Prima della guida autonoma c’è probabilmente il parabrezza “intelligente”, il passo successivo all’Head-up Display che utilizziamo oggi. Hyundai ne dà un assaggio molto interessante con il primo sistema di navigazione olografico a realtà aumentata (AR), installato su una Genesis G80 al CES 2019; un’idea concreta di cui però avevamo avuto qualche assaggio in passato, come nel 2010 con General Motors.
Il vantaggio è innanzitutto nella sicurezza, perché chi guida ha tutte le informazioni necessarie per seguire il percorso a colpo d’occhio e non ha scuse per distrarsi, anche quando compaiono avvisi.
Come funziona il sistema
Il display di WayRay, nato dalla collaborazione tra Hyundai e appunto l’omonima startup svizzera di tecnologia avanzata, proiettata a una distanza di 15 metri dagli occhi del guidatore un’immagine virtuale di 1.310 mm x 3.152 mm. In evidenza ci sono la corsia di guida, la destinazione e la velocità… ma anche le funzioni di guida assistita come l’avviso di superamento di corsia o di collisione frontale.
Altre innovazioni dal CES 2019
Obiettivo 2022
Il sistema di navigazione olografico a realtà aumentata è solo il primo frutto della collaborazione tra Hyundai e WayRay, in programma ci sono anche le evoluzioni di sistemi come il rear side warning system e l’Highway Driving Assist (HDA). L’obiettivo principale è essere pronti a lanciare l’auto intelligente e connessa entro il 2022, anno in cui l’auto dovrebbe integrarsi con la tecnologia V2X (Vehicle to Everything), almeno in Paesi stranieri come gli Stati Uniti, dove Las Vegas ha già avviato la sperimentazione.
“Puntiamo ad avere 10 milioni di utenti connessi a livello globale - ha detto Jungsik Suh, Vicepresidente senior della Divisione ICT di Hyundai Motor Group -. Hyundai non si sforza solo di diventare il fornitore numero uno delle auto connesse a livello globale, ma anche di fornire servizi di connettività che superano l’attuale proposta di servizi attraverso una piattaforma aperta”.