Lunedì 27 maggio 2019 sarà il grande giorno. O quello più triste, per una nicchia di appassionati del marchio, visto che la nuova BMW Serie 1 dà l’addio alla trazione posteriore in favore di quella anteriore (o integrale). Una “rivoluzione copernicana” nota ormai da molto tempo, ma che non rappresenta l’unica novità portata dalla terza generazione del modello.
BMW Serie 1, una lunga serie di avvistamenti
Addio, motori a 6 cilindri
L’addio alla trazione posteriore coincide con la rotazione di 90° del motore all’interno del cofano: da longitudinale a trasversale. Il che significa, tra le altre cose, dover rinunciare alle unità a 6 cilindri in linea.
Fotogallery: BMW Serie 1, le foto spia
Dal punto di vista numerico, non si tratta certo di un problema: per le versioni top di gamma, il 2.0 sovralimentato toccherà livelli di potenza capaci di soddisfare persino gli esigenti clienti M, di certo oltre i 300 CV. Detto questo, nulla potrà eguagliare la fluidità e il sound del 6 in linea.
Non tutti i “mali” vengono per nuocere
Detto che l’unicità del 6 cilindri in linea andrà persa, è anche vera un’altra cosa: di tutta la gamma Serie 1, in realtà è solo una “derivazione” come la Serie 2 Coupé, nello specifico la cattivissima M2 Coupé, a poterla vantare. Tutte le altre versioni hanno infatti propulsori e 3 e 4 cilindri.
Quanto alla trazione posteriore, un’integrale fatta come si deve la fa (quasi) dimenticare:
il caso della Ford Focus RS, con le frizioni a controllo elettronico al posto del differenziale posteriore e la modalità Drift, è un caso esemplare.
Un abitacolo più spazioso
Il giudizio definitivo lo potremo dare solo quando ci saliremo, ma si può affermare con ragionevole certezza che la nuova Serie 1 sarà più generosa di centimetri sia per i passeggeri sia per i bagagli. Il motivo? Sempre quello: la nuova architettura.
Fotogallery: Nuova BMW Serie 1, le foto spia degli interni
Il motore trasversale, prima di tutto, lascia più spazio (a parità di lunghezza della carrozzeria) per l’abitacolo. Strettamente legata alla posizione del motore è quella del cambio: quando il primo è longitudinale, il secondo “ruba” altri cm all’interno. Continuerà a esser presente, invece, il tunnel per il passaggio dell’albero di trasmissione.
Abitacolo ripreso dalla Serie 3
Grandi cambiamenti anche dal punto di vista dell’ergonomia. La plancia è stata completamente ridisegnata, e la disposizione degli schermi e dei comandi ricorda molto da vicino quella che si è vista sulla nuova BMW Serie 3.

Molto simile anche la strumentazione digitale, contornata però da due cornici cromate che vanno a creare una sorta di mix tra analogico e digitale.