La McLaren Senna è l’emblema dell’esagerazione secondo Woking, con una leggerezza estrema – appena 1.198 kg di peso – e il mostruoso V8 biturbo di 4 litri portato a 800 CV. L’auto regina dell’Ultimate Series (quella delle McLaren più estreme) pronta però a cedere lo scettro a un modello ancora più estremo, sia nelle forme sia nella potenza. Il suo nome è McLaren Elva, non ha tetto né parabrezza ma in compenso può contare su 815 CV e il titolo di “auto stradale più leggera mai prodotta dalla Casa inglese”.

Fotogallery: McLaren Elva

Omaggio al passato

Un nome che pesca negli anni ’60, quando Bruce McLaren progettò e vendette alcuni modelli stradali derivati direttamente dalle auto che correvano nel Gruppo 7. Modelli estremi che puntavano prima di tutto su una leggerezza estrema e carrozzeria ridotta ai minimi termini.

Basta guardare le foto della McLaren Elva per rendersi conto di come tale concetto sia stato ripreso in pieno. Un look minimal che fa il paio con un peso estremamente contenuto ma non ancora reso noto, ottenuto tramite l’eliminazione di alcuni elementi e l’adozione di materiali leggeri, come ad esempio il titanio per l’impianto di scarico, realizzato anche tramite processi di stampa 3D. Non manca naturalmente la fibra di carbonio, utilizzata per telaio e carrozzeria.

Sappiamo però che consente alla nuova roadster inglese di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 3” e da 0 a 200 in 6,7”, vale a dire 0,1 in meno rispetto alla Senna. Il merito è naturalmente anche del solito V8 biturbo portato a 815 CV e 800 Nm di coppia, tutti trasferiti alle ruote posteriori tramite un cambio 7 rapporti. Per tenere a bada tanta esuberanza è stato sviluppato un impianto frenante carboceramico realizzato seguendo un processo particolare, che permette di utilizzare dischi più piccolo (390 mm) diminuendo così le masse non sospese.

Parabrezza invisibile

Se avete 1.737.731 di euro (a tanto ammonta il prezzo base di ciascuna delle 399 McLaren Elva prodotte, salvo le quasi infinite personalizzazioni disponibili) ma siete indecisi se mettervi o meno in garage la roadster inglese per via del vento in faccia che potrebbe arrivarvi, potete stare tranquilli grazie all’Active Air Management System.

Si tratta di un sistema ideato da McLaren che permette di convogliare l’aria anteriore, tramite appendici aerodinamiche in fibra di carbonio, ed evitare che finisca addosso ai 2 occupanti, facendola passare al di sopra del cockpit. L’AAMS si attiva automaticamente al crescere della velocità, ma può anche essere gestito manualmente dal guidatore.