Per adesso la percorrenza è l'unico dato certo relativamente alla Dacia Spring, il concept che avremmo dovuto vedere dal vivo al Salone di Ginevra. Sul piatto ci sono 200 km secondo il ciclo WLTP, ma per quanto riguarda tempi di ricarica, uscita e prezzi ci sarà ancora da aspettare.
Attraverso le foto ufficiali abbiamo cercato di teorizzare alcuni aspetti della nuova arrivata nella famiglia, cominciando dal numero di occupanti che può ospitare, cioè 4. Numero che apre la strada ad una teoria che vedrebbe questa elettrica una stretta parentela con un'altra auto a batteria della Casa francese.
Pochi dubbi
Partiamo proprio dall'autonomia per avanzare queste ipotesi, visto che i 200 km secondo il ciclo WLTP ci ricordano da vicino la percorrenza di una delle ultime arrivate nella gamma francese la Twingo Z.E. Lei è basata sulla una piattaforma pensata in origine per l'elettrificazione e fino ad oggi non sfruttata al massimo, visto che è condivisa solo dalla smart forfour.
Scommettere che sotto questo B-SUV a zero emissioni potrebbe esserci lo scheletro della citycar francese non è poi così azzardato, visti i 4 posti e l'autonomia, che potrebbe derivare dal pacco batterie da 22 kWh che troviamo anche sotto la Twingo.
Fotogallery: Dacia Spring
Altri indizi
Le foto che vi proponiamo sono dei rendering, ma sembra che l'auto immortalata poggi su ruote e gomme del tutto stradali, guarda caso da 16", le stesse dimensioni di quelle della Twingo. Con un trucco non troppo ortodosso si può anche stimare la lunghezza del corpo vettura, convertendo i pollici in centimetri (40 nel nostro caso) e riportando l'unità lungo il corpo vettura da paraurti a paraurti (operazione da approssimare visto che non ci sono foto delle fiancate).
All'incirca risulta che la lunghezza non dovrebbe essere superiore ai 4 metri o aggirarsi intorno a questo numero. Si tratterebbe di 40 cm in più rispetto alla Twingo, stretch plausibile dal punto di vista tecnico.
Altre notizie su Dacia
Rivoluzione?
Tanta è l'attenzione che si è riversata su questo modello visto che si tratterebbe da un certo punto di vista di una vera e propria novità per il marchio. Non solo, negli ultimi anni Dacia ci ha abituato a delle proposte oneste e concrete, senza fronzoli ma non spartane e la testimonianza sono i numeri che un'auto come la Duster fa segnare da anni in tutta Europa.
Se la stessa filosofia fosse applicata anche un modello come questo potremmo, per la prima volta, trovarci di fronte ad un'elettrica accessibile con abbastanza autonomia da garantire una vita tranquilla in città senza l'ansia da colonnina.