È ufficiale, la Specialty Equipment Market Association - meglio nota come SEMA - ha confermato la cancellazione del SEMA Show 2020. E il che è quasi una sorpresa, perché per mesi ha sostenuto che l'esperienza dal vivo si sarebbe tenuta nonostante il Coronavirus.

Stando a quanto detto da Chris Kersting, Presidente e CEO di SEMA, i lavori sono andati avanti fino all'ultimo per realizzare uno Show eccezionale a novembre, ma la crescente incertezza ha reso sconsigliabile un evento dal vivo.

Cambio di programma improvviso

Come detto poco sopra, è quasi una sorpresa, perché fino a pochi giorni fa il SEMA stava facendo pressioni affinché lo show si tenesse - come al solito - a novembre. Lo stesso Tom Gattuso, Vice Presidente degli Eventi, ha detto questo il 15 giugno:

Gestire la densità e la distanza sociale è un fattore chiave per garantire la salute e la sicurezza dei visitatori del SEMA Show. Stiamo lavorando con i funzionari statali e comunali per determinare quali siano i livelli ideali. Con più di tre milioni di metri quadrati fra spazio interno ed esterno al centro congressi, siamo sicuri di poter dirigere efficacemente il traffico e gestire in sicurezza la folla.

Fra i numerosi post social e le dirette livestream, tutti i segnali indicavano chiaramente che il SEMA Show 2020 si sarebbe svolto "regolarmente", nonostante eventi di dimensioni paragonabili come il CES sia passato al digital (un po' come il Motor Valley Fest Digital), mentre altri come il Salone di Ginevra siano stati direttamente cancellati in toto.

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Clima di "preoccupazione"

La contea di Clark - dove sorge Las Vegas - ha visto una notevole tendenza al rialzo nei casi accertati di Coronavirus, soprattutto da quando settimane fa ha riaperto hotel e casinò. Secondo gli ultimi dati, i casi confermati totali sono oltre 52.000 per la contea, e tra gli 800 e i 1.000 nuovi casi al giorno.

Il SEMA non cita alcun motivo in particolare per l'annullamento della fiera, anche se il comunicato menziona un recente sondaggio sul livello di "tranquillità" degli espositori. Secondo l'associazione non è da escludere una possibile esperienza digitale, ma per ora sembra si sia giunti alla decisione giusta - anche dopo mesi di allusioni.

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