Se da noi in Italia le elaborazioni auto non vanno certo per la maggiore, per via di leggi che tarpano le ali alle fantasie degli appassionati, negli Stati Uniti modificare le auto è quasi uno sport nazionale al pari di basket, football e baseball. Un modo di vivere l’auto che ha nel SEMA di Las Vegas il proprio paradiso, un salone interamente dedicato al mondo del tuning con preparatori da tutto il mondo e Case auto presenti con modelli pesantemente modificati nelle forme e nella meccanica.

Auto di tutti i tipi, dagli immancabili pick-up – siamo negli USA e non potrebbe essere diversamente – ai SUV, passando per berline, coupé, muscle car e modelli del passato. Un insieme di follie più o meno colorate che non possono lasciare indifferenti. E infatti eccoci qui a parlare di loro, con la nostra personalissima classifica delle elaborazioni più folli e affascinanti viste al SEMA 2019.

Hennessey Resurrection Camaro ZL1 1LE

È la figlia della “Exorcist”, la Camaro da 1.000 CV nata per battere l’indiavolata Dodge Challenger SRT Demon. Ora la potenza è salita a 1.200 CV, pimpando all’inverosimile il V8 LT5 della Corvette ZR1, e la carrozzeria è un fiorire di appendici aerodinamiche, immense prese d’aria e inserti in fibra di carbonio.

Fotogallery: Hennessey Resurrection Camaro ZL1 1LE

Hennessey fa sapere che ne verranno prodotte 24 e che il quarto di miglio (grande classico delle gare di accelerazione yankee) lo si porta a casa in 9,3” mentre lo 0-100 km/h avviene in circa 2,3”. E si può avere o il cambio automatico 10 rapporti o un manuale 6 marce.

Ford Mustang Lithium

Ancora muscle car, ma questa volta silenziosa come non mai. È la prima Ford Mustang elettrica della storia, si chiama Lithium e mette sul tavolo la bellezza di 900 CV e ben 1.350 Nm di coppia, da gestire con un cambio manuale 6 marce. Non si conoscono altri dati, come autonomia, accelerazione o velocità massima.

Fotogallery: Ford Mustang Lithium EV Concept

Si sa solo che è – per ora – rappresenta una concept senza alcun futuro di produzione. Ma un domani, magari non troppo lontano, anche la muscle car dell’Ovale Blu abbandonerà i gloriosi V8 in favore di piccoli (e cattivissimi) motori elettrici.

Toyota GR Supra HyperBoost Edition

Forse la fantasia nel battezzare le elaborazioni non è il punto forte di chi va al SEMA, ma c’è da dire che i nomi sono tutto un programma, come per la Toyota GR Supra HyperBoost Edition, vale a dire la versione più matta che ci sia della nuova coupé giapponese.

Fotogallery: Toyota GR Supra HyperBoost Edition

Nata dalla mente di Rutledge Wood (commentatore NASCAR ed ex ospite di Top Gear USA) ha la carrozzeria – molto elaborata – in fibra di carbonio e 750 CV sotto il cofano, tirati fuori dal 3.0 6 cilindri originale tramite (pesanti) modifiche a scarico, turbo e altri elementi.

Dodge Charger Twin Turbo AWD

Una muscle car con la trazione integrale? Esiste, si chiama Dodge Charger Twin Turbo AWD e fa ricorso alle 4 ruote motrici perché deve gestire la bellezza di 1.525 CV.

Fotogallery: SpeedKore Dodge Charger Twin-turbo AWD

Ma, come potete vedere, le modifiche create dalla Speedkore assieme a MagnaFlow e HP Tuners non si limitano alla meccanica. La carrozzeria widebody è in fibra di carbonio e rende la coupé statunitense ancora più muscolosa.

Kona Ultimate Concept

Tra sportive di tutti i tipi c’è spazio anche per un semplice SUV, che tanto semplice non è visto che sempre di SEMA di tratta. E infatti la Hyundai Kona si trasforma e diventa un’auto pronta per affrontare l’apocalisse.

Fotogallery: Hyundai al SEMA 2019

Poggiata su giganteschi pneumatici da 30” infilati su ben più modesti cerchi da 16”, la Kona sotto steroidi non si sbizzarrisce nelle modifiche meccaniche (è mossa dal 1.6 turbo benzina da 177 CV) ma si concentra sull’estetica, fatta di wrap speciale, luci appollaiate sul paraurti e piccole modifiche all’aerodinamica.

Lamborghini Burntacan

Cosa succede a una Lamborghini Huracan quando finisce sotto i ferri di un preparatore americano? Semplice, prima di tutto perde il suo glorioso V10 aspirato. Perché nel mondo dell’auto a stelle e strisce c’è spazio per un solo frazionamento: il V8.

Fotogallery: Lamborghini Huracan Twin-Turbo V8 SEMA Build

Così anche la coupé di Sant’Agata si piega alla tradizione yankee e monta un V8 di 7 litri firmato General Motors, per una potenza totale di 1.500 CV. Opera del canale Youtube B is for Build, monta un cambio manuale e numerose modifiche estetiche.

Honda N600

A guardare la piccola giapponesina del 1972 viene quasi da sorridere. Starebbe tranquillamente sul cassone di uno dei tantissimi pick-up sparpagliati per il SEMA e la sua candida livrea la fa sembrare così innocente.

Fotogallery: Honda al SEMA 2019

Poi però si apre il cofano ed ecco comparire il V4 di 800 cc della Honda VFR, un signore da 106 CV e 75 Nm di coppia che gira fino a 12.000 giri. Le prestazioni non sono state dichiarate, ma la curiosità di provarla è decisamente tanta.

Chevy E-10 Concept

In mezzo a colorazioni da far sanguinare gli occhi, con tinte sparatissime, il Chevy E-10 Concept colpisce per la sua sobrietà cromatica, con la carrozzeria mono colore e le semplici luci LED anteriori.

Fotogallery: Chevrolet E-10 Concept al SEMA 2019

Giusto l’assetto ultra ribassato sembra essere l’unica concessione stilistica che questo pick-up C10 del 1962 si concede. Ed in effetti è così, perché a stupire ci pensa il motore elettrico che sostituisce il V8 di 4,6 originale ed è in grado (secondo i dati ufficiali) di produrre circa 450 CV, per un’accelerazione 0-100 in circa 5”.

Shelby American Super Snake Sport F-150

Da noi i pick-up sono utilizzati quasi unicamente come mezzi di lavoro, mentre negli USA rappresentano il sogno di molti automobilisti, come dimostrato dalle vendite record del Ford F-150.

Fotogallery: Shelby American Super Snake Sport F-150

E proprio il re dei cassonati arriva al SEMA in versione più arrabbiata che mai, col nome “Shelby” che non può che lasciar presagire un aumento spropositato di potenza. E infatti sotto l’immenso cofano sbarca un V8 da 755 CV, scaricati a terra da cerchi da 22”. A contorno c’è un body kit esagerato, da far impallidire il Raptor.

Ford Bronco by Jay Leno

Non solo istrionico presentatore tv ma anche grande appassionato di auto, Jay Leno ha portato al SEMA la sua Ford Bronco del 1968, donatagli da Craig Ferguson in pessime condizioni.

Fotogallery: Ford Bronco by Jay Leno

Dopo anni di abbandono il fuoristrada statunitense è stato consegnato nelle sapienti mani del reparto Performance di Ford e ne è uscito con carrozzeria rimessa a nuovo e il V8 della Mustang GT500 sotto il cofano.

Fotogallery: SEMA 2019, le 10 elaborazioni più folli