Chissà cosa c'è nel futuro di Lancia, pronta a ripartire in grande stile con modelli sviluppati assieme ad Alfa Romeo e DS, a formare il trittico premium dell'universo Stellantis. Il piano industriale è ancora top secret e verrà rivelato non prima della fine del 2021.
Si parla di un piccolo SUV, della nuova Ypsilon e di altro ancora. E chissà se ci sarà spazio per un'ammiraglia, a rinnovare i fasti di un tempo, magari affiancata da un qualche modello con indole sportiva.
Domande che balenano nelle menti dei tanti amanti del brand torinese, ai quali è dedicata la Kimera Automobili EVO37, restomod ad altissimo tasso di effetto nostalgia della Lancia 037, la coupé regina dei rally ed ultima auto a trazione posteriore ad aggiudicarsi il mondiale, poi esclusiva dei bolidi a trazione integrale.
Un progetto nato per passione e messo nelle mani di chi ha reso grande Lancia negli anni '70 e '80.
Nessuno stravolgimento
A guardare le immagini si fa quasi fatica a dire che si tratti di un restomod: forme e linee della EVO37 sono infatti identiche a quelle della celebre antenata e solo elementi come le luci LED, la forma degli specchietti retrovisori (con guscio in fibra di carbonio) o della mascherina aiutano a percepirne le differenze.

Differenze che riguardano le misure (4,05 metri di lunghezza per la EVO37, 3,89 per la Lancia 037) e i materiali usati: se la coupé anni '80 infatti utilizzava la vetroresina per la carrozzeria, il restomod firmato Kimera Automobili adotta la fibra di carbonio.
Dal maxi alettone posteriore all'andamento del tetto è tutto come era, una fedeltà stilistica assoluta sposata a una meccanica che è come dovrebbe essere: trazione posteriore, cambio manuale e motore esagerato. Il tutto frutto della consulenza e del lavoro di nomi come Franco Innocenti, Claudio Lombardi e Sergio Limone, Vittorio Roberti e Miki Biasion.


L'importanza della fedeltà
Come la Lancia 037 anche la EVO37 è basata su una struttura tubolare - come all'epoca della 037 - derivata dalla Beta Montecarlo e con roll-bar disegnato e prodotto da zero, grazie anche alla consulenza dell'ingegnere Sergio Limone. Una struttura portante poggiata su sospensioni a quadrilatero (come sulla 037) con elementi ricavati dal pieno e firmate Öhlins.
In posizione centrale posteriore, sistemato longitudinalmente, c'è il motore di 2,1 litri - firmato Italtecnica - riprogettato e reingegnerizzato da zero sotto la guida dell'ingegnere Claudio Lombardi, nome storico dell'epopea di Lancia nei rally.
Unità con turbocompressore e compressore volumetrico, capace di buttare a terra 505 CV e 550 Nm di coppia. Le prestazioni non sono state rese note, sappiamo però che a tenerla a bada ci pensa un impianto frenante firmato Brembo, disponibile anche con dischi carboceramici.

Una fuoriserie ispirata al passato, come sempre più spesso accade, prodotta in appena 37 esemplari e venduta al prezzo base di 480.000 euro, ai quali poi aggiungere eventuali personalizzazioni. Il debutto dal vivo è previsto in occasione del prossimo Festival of Speed di Goodwood per poi essere consegnata ai suoi primi clienti a partire da settembre.
Il fenomeno dei restomod