Era il marzo 2011 quando fu presentata, al Salone di Ginevra, la Lamborghini Aventador. Dopo più di dieci anni è quasi giunto il momento dell'uscita di scena per la supercar bolognese, che avrà il suo canto del cigno con i 600 esemplari della versione Ultimate svelata di recente. Sarà l’ultima auto di serie di Sant’Agata Bolognese con un motore V12 non elettrificato.

Il nuovo modello arriverà nel 2023, avrà ancora l'iconico motore V12, questa volta con tecnologia ibrida plug-in, e sarà affiancato da una serie di altri modelli elettrificati, tra i quali una quattro posti completamente elettrica.

Futuro elettrico

A questo proposito il sito inglese Autocar ha intervistato il Presidente e AD di Lamborghini, Stephan Winkelmann, per conoscere le strategie che porteranno il marchio verso una progressiva elettrificazione della gamma.

Lamborghini Aventador LP 780-4 Ultimae

Secondo il manager tedesco la rivoluzione "elettrica" che si che sta verificando nel mondo dell’automobile impone un adattamento necessario, soprattutto nell’ottica di riduzione delle emissioni di CO2. Nonostante ciò la nuova supercar plug-in manterrà un filo diretto con l'Aventador:

“Avrà un motore V12, quindi il suono e la sua storia rimarranno vivi”.

Ai dubbi legati al peso extra che le batterie portano inevitabilmente con sé e su come questo aspetto possa influire sulla percezione di guida, Winkelmann assicura che il concetto fondamentale rimarrà quello del rapporto peso-potenza favorevole. 

Sarà ibrido "tradizionale"

Un aspetto rilevante riguarda la modalità con la quale la supercar subirà il processo di elettrificazione, visto che Lamborghini in passato ha usato una tecnologia a supercondensatori sul modello Sian.

“A nostro avviso, è una tecnologia ponte che non soddisfa le esigenze che abbiamo in futuro di ridurre le emissioni. Nel 2023-2024, ibrideremo tutta la nostra gamma di prodotti per ridurre le emissioni di CO2 fino al 50% entro il 2025. Un condensatore non sarebbe in grado di raggiungere questo obiettivo. Penso che l'ibrido sia una buona soluzione". 

Che ne sarà del V10?

E se il motore V12 sarà ancora sull’erede dell’Aventador, per il V10 al momento non c’è certezza che possa rimanere nella nuova gamma ibrida del marchio del Toro dopo il 2024, anno di sostituzione della Huracan. Al tempo stesso introduzioni di propulsioni inedite, come un V6 ibrido, non sono escluse.  

I prossimi lanci prevedono quest’anno, oltre alla Aventador Ultimae, la presentazione di un nuovo modello, mentre nel 2022 sarà il turno di due auto su base Huracan e Urus, per poi concludere nel 2023 e nel 2024 la gamma ibrida. 

Urus ibrida e 2+2 elettrica

La Urus non sarà, almeno inizialmente, destinata a una elettrificazione totale, ma manterrà un motore termico con sistema ibrido, con un occhio particolare all’eventuale utilizzo di carburanti sintetici che consentirebbero di ridurre le emissioni e mantenere in vita al temo stesso i motori tradizionali:

“Prevediamo un quarto modello per la seconda metà di questo decennio che sarà la prima vettura completamente elettrica, e qui si tratta di una carrozzeria che non sarà la stessa della Urus, ma almeno un 2+2, quindi un'auto che viene guidata quotidianamente.”

Winkelmann prevede che con l’arrivo dei modelli ibridi ed elettrici il marchio avrà al suo interno due proposte diverse. Una legata alle supersportive che manterranno il più possibile i motori a combustione interna, l’altra legata a modelli come la Urus e il prossimo modello in uscita che sono state pensate per un uso più quotidiano.

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