I marchi scomparsi si ricordano principalmente per i modelli più significativi che li hanno resi famosi, tuttavia quella non è sempre l'unica eredità che possono aver lasciato: nel caso del Gruppo Rover, che ha cessato di esistere nei primi Anni 2000 e che ha visto sopravvivere in altre mani soltanto i brand Mini, Land Rover ed MG, il vero lascito sono stati i motori della Serie K.
Introdotti a fine Anni '80, questi benzina a 4 cilindri con 2 derivati V6 erano infatti ancora validi ed efficienti all'inizio del nuovo millennio, quando hanno equipaggiato le ultime vetture del Gruppo britannico accompagnandole nel loro inarrestabile declino. Ma se i marchi superstiti non fossero finiti sotto autentici colossi come BMW e Ford, che di motori non avevano bisogno, il loro sviluppo sarebbe potuto proseguire a lungo. In minima parte, in effetti, è stato così.
Leggeri e potenti
La Serie K è nata nel corso degli Anni '80 per rimpiazzare famiglie precedenti di motori del Gruppo BMC, diventato British Leyland e controllato dal governo britannico dal '75, con parecchi decenni sulle spalle e tecnicamente ormai datati. Tra questi, il celebre motore Serie A della Mini, con cambio montato in blocco, geniale nel '59 ma con limitate possibilità di sviluppo.
Dopo aver valutato diverse opzioni, tra cui l'acquisto dei diritti di motori più recenti della concorrenza, la divisione Austin-Rover ha infine deciso di investire, con la partecipazione dello stesso governo, nella progettazione di una famiglia interamente nuova di motori a benzina con elevati requisiti di efficienza e la prospettiva di poter essere utilizzati a lungo e adeguarsi facilmente alle future normative sulle emissioni.

Ne è nata una serie di motori in alluminio con cilindrate iniziali di 1,1 e 1,4 litri, a cui si sono poi aggiunti un 1.6, un 1.8 e persino due V6, caratterizzati da distribuzione bialbero e 4 valvole per cilindro ad eccezione delle versioni di partenza dei due motori più piccoli, punterie idrauliche e un originale sistema di assemblaggio con bulloni lunghi che tenevano insieme teste, blocco cilindri e basamento.
Predisposti per funzionare con miscela magre ed essere quindi anche parsimoniosi, i Serie K avevano potenze di rilievo per l'epoca, dai 60 CV del 1.1 fino a oltre 140 CV, valorizzati dal ridotto peso complessivo che superava di poco i 120 kg.

Questo, oltre ad essere un notevole biglietto da visita per le vetture del Gruppo, che li hanno montati per oltre 16 anni iniziando con la 200 del 1989, li ha resi attraenti per i costruttori di vetture sportive artigianali che puntavano tutto sulla leggerezza. Come la Caterham Seven e come la Lotus Elise del '96, che adottava il 1.6 e il 1,8, quest'ultimo realizzato anche in una versione con fasatura variabile e in una turbocompressa da 160 CV.
Difetti, declino, rinascita cinese
Sostanzialmente affidabili, i motori Serie K hanno evidenziato in qualche caso problemi di tenuta alle guarnizioni della testata dovute al raffreddamento un po' tardivo dei cilindri utile a far raggiungere prima la temperatura d'esercizio al motore ma stressanti per i materiali, anche se non si tratta di un problema riscontrato in modo sistematico.
Tuttavia, il 1.8 utilizzato (assieme al 2.5) su Land Rover Freelander ha richiesto a Ford, diventata proprietaria del brand nel 2001, di intervenire con qualche modifica. Lo stesso è successo per l'unità prodotta partire dal 2008 dalla cinese Saic che ha rilevato il marchio MG proseguendo la produzione della roadster TF, evoluzione della MGF spinta proprio da quel propulsore cui è stato concesso altresì un prolungamento di carriera.


I V6
Dal progetto sono nati anche una coppia di 6 cilindri a V da 2 e 2,5 litri a 24 valvole utilizzati sui modelli medie superiori, ossia sulla 400 e sulla 800, sulle loro sostitute 45 e 75 e sulle derivate di queste ultime marchiate MG, la ZS e la ZT, accano ai più potenti 4 cilindri. Il motore KV6 è poi stato prodotto su licenza dal 2005 da Kia, che lo ha utilizzato anche sulla monovolume Carnival.
Motore | Potenza | Produzione | Modelli |
1.1 8/16V | 60-75 CV | 1989-2005 | Rover 100, 200 e 25 |
1.4 8/16V | 75-95/103 CV | 1989-2005 | Rover 100, 200, 25, 400 e 45, MG ZR |
1.6 16V | 110 CV | 1989-2005 | Rover 200, 25, 400 e 45, MG ZR, ZS, F e TF, Caterham Seven, Lotus Elise |
1.8 16V | 120/145 CV
160 CV (versione Turbo) | 1989-2005 | Rover 200, 25, 400 e 45, 75, MG ZR, ZS, ZT, F e TF, Land Rover Freelander I, Lotus Elise, Caterham Seven |
2.0 V6 24V | 150 CV | 1996-2005 | Rover 45 e 75, MG ZS e ZT |
2.5 V6 24V | 190 CV | 1996-2005
| Rover 800, 45 e 75, MG ZS e ZT Land Rover Freelander I |