Arriverà a primavera 2022 la Maserati Grecale, il tanto atteso SUV medio del Tridente, e nel corso degli scorsi mesi di foto spia che la ritraggono ne abbiamo viste in quantità. Oggi se ne aggiungono di nuove che la mostrano alle prese con neve e freddo del nord Europa, così da mettere alla prova ogni suo aspetto nelle rigide temperature invernali.
Ultimi test prima del debutto, rimandato a primavera 2022 per colpa della crisi dei chip, con la carrozzeria ancora una volta completamente nascosta dalla pellicola mimetica che ne copre le forme, lasciando però scoperti alcuni dettagli che rivelano la natura particolare di questo muletto. Non si tratta infatti una Grecale qualsiasi, ma della versione Trofeo, quella destinata a rappresentare il top di gamma del nuovo SUV modenese.
La più potente
A svelare la carte di identità della Grecale protagonista delle foto ci pensano i cerchi dalle dimensioni generose, le pinze freno rosse e scarichi dal disegno particolare. Tutti elementi che portano a pensare che si tratti della Maserati Grecale Trofeo e che quindi sotto al cofano si nasconda il V6 della Maserati MC20, il motore battezzato "Nettuno" che sulla sportiva tocca i 630 CV, mentre sul SUV dovrebbe scendere di potenza assestandosi di poco sotto i 580 CV del V8 che muove la Levante Trofeo.


Una potenza comunque buona per superare la "cugina" Alfa Romeo Stelvio, con la quale la Grecale condivide la piattaforma Giorgio, per prestazioni da far impallidire sportive di razza e tenere testa alle future concorrenti come Porsche Macan, BMW X3M e Mercedes GLC 63 AMG.
Come va la Maserati Grecale
In attesa di vederla dal vivo la Grecale, tra le novità Maserati più attese del 2022, l'abbiamo già guidata col motore 2.0 mild hybrid da 300 CV e 450 Nm di coppia. Unità che rappresenterà la motorizzazione d'ingresso per il SUV medio modenese e che, per citare le parole di Giuliano
Il risultato in termini di piacevolezza sonora lo potete giudicare da voi, quello che posso aggiungere è che il compressore elettrico collegato alla turbina riempie l’erogazione del motore con una spinta sempre decisa, anche a bassi giri.