Sono anni che ce lo sentiamo ripetere ad ogni nuova analisi sui dati di mercato: l'Italia ha il parco circolante più anziano d'Europa, e questo non fa bene né all'ambiente né alla sicurezza. Ma quanto sono vecchie le auto che si muovono sulle nostre strade e qual è la tendenza?

Ebbene, secondo l'ultimo rapporto pubblicato da UNRAE (l'associazione che riunisce i rappresentanti dei marchi esteri) sulla base dei propri dati e di quelli forniti dal Ministero dei Trasporti, oggi MIMS, l'età media sfiora i 12 anni - con una percentuale di veicoli pre-Euro 4 che supera il 26% - ed è progressivamente aumentata da 12 anni a questa parte.

Colpa delle crisi, ma non soltanto

Malgrado le campagne di incentivazione varate a più riprese sia per sostenere il mercato, l'età media delle vetture circolanti è passata dai 7,9 anni del 2009 agli 11,8, appunto, di oggi, e si accompagna ad una crescita del numero di vetture su strada che nello stesso periodo è passato da 34,3 milioni di unità a oltre 38,8 milioni in modo quasi costante.

Volume ed età media parco circolante 2009-2021
Volume ed età media parco circolante 2009-2021

In sintesi, le nuove immatricolazioni sono cresciute più rapidamente delle rottamazioni, soprattutto in periodi particolarmente difficili come si può notare confrontando il grafico con quello, più completo, delle vendite degli ultimi 20 anni, che mostra un picco di incremento del circolante soprattutto nelle annate 2012-2013 e 2020, funestate da crisi economiche e da quella legata alla pandemia di Covid che hanno fatto crollare le vendite ma ancora di più le rottamazioni.

Mercato italia
Mercato italia 1990-2021

Sempre secondo l'analisi, a questo ritmo occorrerebbero 26 anni per rimpiazzare completamente tutte le vetture attualmente circolanti in Italia, cosa che porta ancora una volta l'associazione a invocare misure di sostegno da parte del governo a 360°.

Parco circolante Italia per normativa Euro

Se infatti questa è la situazione delle auto, anche gli altri comparti, ossia i veicoli commerciali entro le 3,5 t e gli industriali sopra le 3,5 t, non se la passano meglio, con una percentuale di ante-Euro 4 del 43% nel primo caso e addirittura del 53% nel secondo. Per le auto, a colpire è la composizione del mix: nell'attuale parco circolante ci sono infatti un 3,7% di Euro 0, un 4,9% di Euro 1  e un 6,9% di Euro 2.

Media CO2 Italia
Media CO2 Italia

Meno CO2, ma più ibride che elettriche

A migliorare progressivamente, anche se al di sotto del potenziale, è la media delle emissioni di CO2, che negli ultimi 10 anni in cui era in vigore il metodo NEDC per le omologazioni, ossia dal 2008 al 2018, è scesa complessivamente del 20%, passando da 144,3 a 114,7 g/k.

Media CO2 Europa
Media CO2 Europa

Con l'avvento del nuovo e più severo protocollo WLTP, che ha riportato la media reale del 2019 a 143,1 g/km, la riduzione è stata invece del  10% circa anno su anno, fino ai 114,5 g/k del 2021, un dato comunque sotto la media europea di circa 108 g/km con un calo prossimo al 12%.

Quote di vetture elettrificate nei 5 top market europei nel 2021
Quote di vetture elettrificate nei 5 top market europei nel 2021

In questo incide il progresso ancora lento nella diffusione dell'elettrificazione, specialmente dei modelli alla spina che ne rappresentano il livello più elevato: come dimostra il grafico, le immatricolazioni in Italia di vetture elettrificate ammonta a poco più del 38% contro una media degli altri 4 Paesi di riferimento di circa il 40% sostenuta dalle performance di Germania e Regno Unito.

Quote ibride (mild + full hybrid) nel 2021
Quote ibride (mild + full hybrid) nel 2021
Quote ibride plug-in nel 2021
Quote ibride plug-in nel 2021
Quote elettriche nel 2021
Quote elettriche nel 2021

All'interno di questa quota l'Italia ha però la maggior componente di ibride mild e full hybrid, addirittura il 29%, mentre le ibride plug-in (PHEV) e le elettriche (BEV) si equivalgono con poco più del 4,5%.

 

Fotogallery: Le statistiche del rapporto UNRAE sul 2021