Il Gruppo Volkswagen archivia la prima metà dell'anno con consegne di veicoli elettrici a batteria (BEV) in aumento del 27% (217.000 veicoli) e si prepara a fare di più. Il colosso tedesco, leader in Europa nella vendita di veicoli a basse emissioni (LEV), mira ad aumentare la capacità produttiva dell'ID.4 a Chattanooga (negli USA) a 7000 veicoli al mese entro la fine dell’anno, con l’obiettivo accrescerla ulteriormente fino al 2023.
Allo stesso tempo, ad Hannover è partita la produzione dell'ID. Buzz e Volkswagen Veicoli Commerciali prevede di produrre fino a 15.000 ID. Buzz Pro e ID Buzz Cargo quest'anno. Una volta che la produzione sarà a pieno regime ad Hannover potranno essere prodotti 130mila veicoli all'anno.
In questo modo il Gruppo intende sostenere la domanda di BEV (solo in Europa occidentale gli ordini raccolti nel primo semestre sono stati superiori del 40% rispetto al 2021). Nonostante le strozzature dell'offerta, un arresto temporaneo della produzione in Europa e le chiusure legate a Covid in Cina, nel secondo trimestre sono stati consegnati 118.000 BEV, pari a una quota del 6 percento delle consegne totali.
"Nonostante le sfide globali senza precedenti, Volkswagen ha dimostrato una notevole solidità finanziaria. Il margine operativo del primo semestre riflette la forte sostanza dei prodotti e le vendite proporzionalmente più elevate nel segmento premium. Inoltre, il gruppo ha dimostrato di poter ottenere buoni risultati anche in un contesto difficile", ha dichiarato il CFO, Arno Antlitz.
I modelli BEV più venduti nel primo semestre 2022
Come anticipato nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Volkswagen ha registrato un incremento del 27% sulle consegne di veicoli 100% elettrici. In Cina sono state consegnate ai clienti 217.100 BEV, in crescita rispetto ai 170.900 dell’anno precedente. Considerando le consegne BEV per regione, l’Europa si è confermata al vertice, con 128.800 unità nel primo semestre (il 59% sul totale delle consegne BEV del Gruppo Volkswagen). Le più vendute nel primo semestre 2022 sono state:
- Volkswagen ID.4/ID.5: 66.800 unità
- Volkswagen ID.3: 26.000 unità
- Audi e-tron (inclusa Sportback): 24.700 unità
- Skoda Enyaq iV (inclusa Coupé): 22.200 unità
- Porsche Taycan (inclusa Cross Turismo): 18.900 unità
- Audi Q4 e-tron (inclusa Sportback): 18.200 unità
Numeri e previsioni
Nonostante i venti contrari a livello globale e i problemi della catena di fornitura, il Gruppo ha dimostrato una buona tenuta finanziaria: fatturato stabile nel periodo di riferimento, a 132,3 miliardi di euro (+2% rispetto all'anno precedente, incluso il primo consolidamento di Navistar).
Nel primo semestre risultato operativo ante voci straordinarie pari a oltre 13 miliardi di euro (+16,1% rispetto al 2021). Questo risultato è stato determinato dalle forti performance dei gruppi di marchi Premium e Sport, nonché dai miglioramenti del Gruppo Volume che ha raggiunto un margine del 5% nel primo semestre.
Per il resto dell'anno il Gruppo conferma le previsioni già annunciate. "La fornitura di cablaggi - si legge nella nota - è stata gestita con successo ed è tornata per lo più a livelli normali. Il Gruppo prevede che il mix di prodotto si normalizzi nel secondo semestre, grazie al miglioramento della situazione legata ai semiconduttori e all’ampio portafoglio ordini. Una notevole ripresa in termini di volumi di vendita mensili verso la fine del secondo trimestre fa ben sperare anche per le vendite del secondo semestre".
Tuttavia, gli effetti della guerra in Ucraina o quelli della situazione relativa al Covid potrebbero sempre rimescolare le carte in tavola. Problemi a cui in Europa si somma la preoccupazione per l'approvvigionamento energetico. "Nonostante la cautela dettata dalla volatilità del mercato e dai rischi geopolitici, siamo fiduciosi di poter accelerare ulteriormente la trasformazione del Gruppo", ha aggiungo il CFO Antlitz.