Normalmente, gli anniversari importanti si celebrano allo scadere di "cifre tonde", di solito una decina alla volta. Tuttavia, in questo 2022 che vede Opel festeggiare già un buon numero di compleanni, tra cui i 160 dalla fondazione dell'azienda non ancora dedita alle auto, la prima Patent-Motorwagen di Russelsheim si può rievocare per una scadenza molto particolare e non temporale.

Proprio nel 2022, infatti Opel ha raggiunto il traguardo dei 75 milioni di automobili prodotte da quel 1899 in cui, appunto, è scesa in strada la sua prima vettura. E se di anni ne sono passati 123, un numero poco adatto a una celebrazione in pompa magna, l'altro risultato merita senz'altro una rievocazione.

Dalle macchine per cucire alle auto

La storia Opel abbiamo detto inizia 160 anni fa, nel 1862, quando Adam Opel (a cui verrà poi dedicato anche un modello oltre un secolo dopo) fonda la sua azienda produttrice di macchine per cucire. L'approccio al mondo dei trasporti avviene oltre vent'anni dopo, nel 1886, quando si decide di estendere l'attività alle biciclette. 

Per una pura coincidenza, quello è esattamente l'anno in cui altri due gentiluomini tedeschi, Gottlieb Daimler e Karl Benz, brevettano e costruiscono quasi in contemporanea la prima automobile propriamente detta. Cosa che, tuttavia, sulle prime non sembra interessare Opel.

Opel Patent-Motorwagen 1899-1901

Una Opel Patent-Motorwagen in una ricostruzione d'epoca

Il fondatore non crede infatti eccessivamente nel nuovo mezzo di trasporto, che giudica "un passatempo da ricchi" e senza futuro, a differenza dei suoi figli che invece hanno tutt'altra opinione.

Alla morte di Adam, avvenuta per tifo nel 1895, essi prendono il controllo dell'azienda e iniziano a pianificare l'ingresso nel settore del trasporto motorizzato, dapprima rilevando la Lutzmann (attiva appena da un anno) e poi, dal 1899, producendo la loro prima automobile.

Opel Patent-Motorwagen 1899-1901

Opel Patent-Motorwagen del 1899

La Patent-Motorwagen

La prima Opel, ancora senza il simbolo del fulmine, nasce dunque dall'esperienza e dai brevetti Lutzmann, sula base di modelli già esistenti e per questo sarà soprannominata successivamente Opel-Lutzmann.

Si tratta di una vis-à-vis, ossia una vettura in cui i passeggeri viaggiano davanti al conducente seduti su una panca dando le spalle al senso di marcia, soluzione ereditata dalle carrozze a cavalli a cui la maggior parte delle auto di questo periodo somiglia ancora molto.

Opel Patent-Motorwagen 1899-1901

Opel Patent-Motorwagen, la meccanica "tuttodietro"

Il motore è un monocilindrico da poco più di un litro e mezzo, collocato posteriormente e in posizione orizzontale, dalla potenza massima di 3,5 CV a un regime di appena 650 giri/min.

La trazione è posteriore, con trasmissione a catena, e la velocità massima di 20 km/h, non particolarmente elevata nemmeno per il periodo. Quello che però ostacola maggiormente il successo della Patent-Motorwagen sono i difetti di gioventù, che la rendono poco affidabile causando la rottura del rapporto con Lutzmann e costringendo i fratelli Opel a fermare la produzione già nel 1901 dopo soli 65 esemplari costruiti.

La storia della Casa, per fortuna, non si ferma a questo insuccesso, ma prosegue dal 1902 con un nuovo accordo, questa volta con la francese Darraq, la stessa che, con un altro accordo di produzione su licenza, darà presto vita alla futura Alfa Romeo.

Opel Patent-Motorwagen 1899-1901

La Patent-Motorwagen accanto alla penultima generazione della sua pronipote, la Corsa, che nel 2022 festeggia i suoi 40 anni

Una crescita "fulminea"

Oggi, esattamente 120 anni dopo, Opel è un costruttore di fama solida, parte di un colosso come Stellantis, che ambisce a imporsi sul panorama mondiale, e soprattutto, ha alle spalle ben 75 milioni di auto. Il dato davvero impressionante tuttavia, è che la prima cifra a sei zeri nella produzione complessiva della Casa tedesca risale "appena" al 1940, con la Kapitan, mentre i 10 milioni sono arrivati nel 1971 con una Rekord C e raddoppiato solo otto anni dopo, nel 1983, con un esemplare di Senator.

Una crescita esponenziale che porta al raggiungimento dei 50 milioni nel 1999 (Opel Omega). Quindi si può dire che un terzo di tutte le Opel mai costruite abbia visto la luce in appena 25 ani a ritmo di circa un milione l'anno e di questo paso, la Casa potrebbe festeggiare i 100 milioni di vetture con il fulmine entro il prossimo ventennio. E quelle, il fulmine lo avranno quasi certamente sia sopra sia sotto il cofano, visto che entro qualche anno anche Opel si dedicherà interamente alla produzione di auto elettriche.

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