La maggior parte dei Costruttori punta a semplificare al massimo i processi di produzione delle proprie vetture. Contenere i costi e ridurre le tempistiche (anche di consegna) sono il mantra che guida tantissimi brand, con la sola eccezione di una piccola élite che assembla alcune delle auto più esclusive del Pianeta.
A questo ristretto club appartiene Bugatti che ha svelato il maniacale processo artigianale del suo reparto di verniciatura.
Cura per i dettagli
La prima differenza tra una Bugatti e (praticamente) qualsiasi altra auto riguarda il metodo di applicazione. Se nella maggior parte delle vetture, la vernice viene applicata da robot o comunque tramite processi meccanizzati, in Bugatti ogni passaggio è eseguito a mano.

Il processo di verniciatura di una Bugatti Chiron

Ad aggiungere complessità al lavoro di Bugatti è il fatto che ogni esemplare è interamente personalizzabile dal cliente
Non solo: invece di colorare l’intera Chiron, la Casa preferisce concentrarsi su un pannello alla volta. Quest’ultima accortezza consente di verniciare attentamente ogni piccolo dettaglio della vettura e di verificare con grande attenzione eventuali imperfezioni.
La carrozzeria di una Bugatti, infatti, si compone di vari materiali, ognuno con le sue proprietà: è per questa ragione che prima di ognuno degli otto strati di vernice, un artigiano verifica (a mano e a occhio nudo) che non ci siano differenze nelle sfumature di colore e che non vi siano piccole bolle o micrograffi sui pannelli.
Alla fine dei conti, per ogni esemplare sono necessarie tra le 600 e le 700 ore.
Test estremi
In realtà, questi numeri non ci sorprendono particolarmente se si considera i test rigidissimi a cui sono stati sottoposti i modelli più esclusivi di Bugatti.

Bugatti Centodieci, i test a -20 gradi
Pensiamo alla Centodieci, che ha trascorso 12 ore a una temperatura di -20°C per verificare le imperfezioni sulla carrozzeria e a livello elettronico, per poi essere guidata per 30.000 chilometri a tutta velocità. Senza dimenticare che gli interni di ogni Centodieci richiedono 16 settimane di lavoro. In mezzo, ci sono stati dei “caldissimi” collaudi nei deserti di California e Arizona dove si toccano i 50°C.