Le ultime notizie riguardanti la Fabbrica Blu ex Bugatti Automobili di Campogalliano (MO), ferme a quasi un anno fa, ci davano lo stabilimento emiliano alle prese con una trasformazione piuttosto imponente e altrettanto discussa, destinata a farla diventare una grande officina e polo museale per auto storiche.
Dalla Francia arriva però una notizia che sembra gettare ombre preoccupanti sul destino della Fabbrica Blu: che quello che doveva diventarne il nuovo proprietario, il miliardario e appassionato di auto storiche Adrien Labi, ha appena subito un sequestro record di 461 milioni di euro per evasione fiscale.
Un futuro sempre meno certo
L'immobiliarista, che ha acquistato attraverso una sua società lussemburghese gli impianti di Campogalliano venduti all'italiana La Fabbrica Blu S.r.l., è infatti ancora in causa con l'ex proprietario in un contenzioso per mancati pagamenti. Questo maxi sequestro (più 30 milioni di euro di cauzione) rischia però di mettere ulteriormente in crisi un progetto di rinascita che è ancora nella sua fase embrionale.

Bugatti EB110, il raduno dei 30 anni a Campogalliano
Ricordiamo infatti che Labi aveva annunciato a settembre 2021 di voler trasformare la Fabbrica Blu italiana in un museo multimarca aperto al pubblico dove custodire e "accudire" auto d'epoca di grandissimo valore, insomma un polo culturale per tutto il territorio.
La Fabbrica Blu, ecco com'era
Dopo un anno e mezzo la fabbrica è "svuotata"
Da allora è passato ormai un anno e mezzo e le uniche novità sulla Fabbrica Blu di Campogalliano vengono dal suo aspetto esterno, ormai stravolto rispetto a quello che era il progetto originale dell'architetto Giampaolo Benedini.
Degli oltre cento alberi che circondavano la fabbrica ne restano solo due perché tutelati, mentre gli edifici hanno subito una serie di svuotamenti interni che avrebbero portato allo smantellamento della ex catena di montaggio e altre parti legate alla storia di Bugatti Automobili.

Gli ex Custodi della Fabbrica Blu Bugatti di Campogalliano
Anche la sala tonda dove è stata presentata sia la prima Bugatti EB110 che la nuova Bugatti Centodieci, risulta ormai completamente "spogliata", così come la sala caldaie e gli iconici sfoghi d'aria bianchi che spiccavano di fronte e sopra la Fabbrica Blu. Anche gli storici custodi dell'ex stabilimento, la famiglia Pavesi, non sono più presenti a presidiare quei luoghi che hanno visto nascere la famosa Bugatti della rinascita firmata Romano Artioli, dal 1991 al 1995.