Da tempo ormai internet si sta riempiendo sempre più di rumors che vorrebbero un clamoroso ritorno della Bugatti EB110 al prossimo Concorso d’Eleganza di Pebble Beach. Una riedizione in chiave moderna della super sportiva anni ’90, diventata realtà in poco più di 100 esemplari (tra GT ed SS) e scomparsa dopo 4 anni vissuti a velocità da record, con la capacità di lasciarsi alle spalle ben più blasonate concorrenti.

Il merito era soprattutto dell’incredibile V12 quadriturbo a 5 valvole capace di buttare a terra, attraverso tutte e 4 le ruote, 560 o 610 CV (a seconda della versione) per una velocità massima di 351 CV e 0 – 100 km/h in 3,3”.

Cosa si dice

Le voci che si susseguono senza sosta – produzione ridotta a 10 unità e prezzo di circa 8 milioni di euro –non poggiano su dichiarazioni o dati certi. In Bugatti infatti le bocche sono cucite, non c'è traccia di conferme e bisogna seguire i pochi indizi lasciati per strada. Si va da alcuni criptici post comparsi sul profilo Instagram della Casa al fatto che i festeggiamenti per i 110 anni di Bugatti non potrebbero avere miglior regalo di un nuovo (e sempre più esclusivo) modello.

A commentare le indiscrezioni non siamo solo noi ma anche una persona che Bugatti l’ha vissuta per pochi ma intensissimi: Romano Artioli, l’imprenditore italiano che nel 1987 comprò la Casa francese con un solo obiettivo in testa: creare la miglior sportiva del mondo. Un desiderio iniziato con un trasloco dalla sede di Molsheim a Campogalliano, nel cuore della MotorValley, e arrivato al culmine proprio con la EB110. Chi quindi meglio di lui può parlare dell’eventualità di un ritorno della “sua” hypercar?

Fotogallery: Bugatti EB110

Lei è l’imprenditore che ha proiettato Bugatti nell’era moderna con la EB110. Come vede una reinterpretazione in chiave moderna della EB110?

“Ho letto le voci su un nuovo modello Bugatti che verrà presentato a Pebble Beach e ispirato all'EB110. Non so se sia la verità, ma se lo fosse, significherebbe molto per me, per tutta la mia famiglia e per i miei ex collaboratori della Bugatti Automobili.

La EB110SS è stata concepita per durare a lungo nel futuro e per questo motivo sono state anticipate tutte le soluzioni tecniche che sono presenti oggi nelle nuove Bugatti. Mi farebbe molto piacere se anche lo stile delle eventuali nuove Bugatti si ispirasse alla EB110SS che è tuttora attuale.

La fabbrica blu di Campogalliano, la EB110, ma anche la Lotus Elise non erano solo un sogno per me, ma il lavoro della mia vita.”

Cosa pensa se fosse selezionata la EB110SS quale modello di reinterpretazione?

“Come ho già detto prima, non so se le voci siano vere. Quello che posso dire è che la EB110 era un'auto all’avanguardia per il suo tempo e degna di portare il nome Bugatti al 110%. Potrei non essere la persona più imparziale in merito, ma nessun'altra macchina merita un tributo più della EB110.”

Bugatti EB110 Romano Artioli

Quali elementi di design del lavoro di Giampaolo Benedini  vorrebbe vedere nel nuovo modello di tributo?

“Giampaolo Benedini ha terminato la progettazione della EB110 da architetto! Questo è abbastanza raro nel mondo dell’auto e il risultato è un design molto distinto di questa supercar.

Lo stile della EB110 - particolarmente evidente nella versione Super Sport - è molto grafico. Gli elementi grafici memorabili la rendono davvero iconica.

Questa ispirazione in stile Bauhaus prima che quella tendenza artistica diventasse popolare. Anche dal punto di vista del design, la EB110 era in anticipo sui tempi e ha lanciato un nuovo trend.”

Cosa pensa  del taglio delle attuali hypercar Bugatti e la direzione che ha intrapreso il Gruppo Volkswagen nella guida della marca?

“Ferdinand Piëch, forse l'ultima figura di "Patron" del mondo dell’auto di oggi ha preso il controllo del marchio e lo ha modellato secondo la sua idea, ma sempre nel rispetto della lunga e orgogliosa storia di Ettore Bugatti. Penso che questa sia la cosa più importante.

La Veyron e la Chiron rappresentano l'apice assoluto dell'industria automobilistica, le più potenti e le più veloci.

A proposito, il fatto che Loris Bicocchi, il nostro principale collaudatore per la EB110 e il dipendente numero 7 della Bugatti Automobili, abbia contribuito a testare la Veyron e la Chiron, mi rende orgoglioso!“

Bugatti EB110 Romano Artioli

A gennaio Bugatti l’ha invitata a Chateau Saint Jean. E’ stato in quella occasione che le hanno rivelato di voler costruire un modello tributo?

“Non ero mai stato a Molsheim dopo che la Volkswagen aveva acquistato i diritti sul marchio Bugatti. Quindi era ora. È stata un'esperienza straordinaria essere stato ricevuto da Stephan Winkelmann e dal suo team a Château St. Jean e testare la Chiron.

Ci siamo scambiati molte idee e storie, ma nessun progetto di rivisitazione o tributo è mai stato menzionato o presentato a me.”

Sarà presente a Pebble Beach?

“Vorrei poterci essere. Tuttavia, è un viaggio molto lungo che mi porterebbe troppo lontano dai miei progetti attuali. Sicuramente però, mi siederò di fronte al mio pc per guardare il live streaming della conferenza stampa di Bugatti, come un qualsiasi altro appassionato di Bugatti. Credo il più grande in circolazione ...”

Fotogallery: La Bugatti EB110 e Romano Artioli