Ho visto la MG Cyberster dal vivo. Ho visto questa roadster inglese a Londra, all'interno del centro stile di Marylebone, il giorno antecedente la salita al trono ufficiale di Re Carlo III.
Una proclamazione vera e propria quella di Morris Garages sotto il segno della Union Jack dunque, perché questa Cyberster è erede della storica MG F (o della TF), pur tracciando una nuova strada grazie ai capitali del gruppo cinese Saic.
Nelle dimensioni certo, ma anche e soprattutto nella tecnica visto e considerato che sarà elettrica. Ora ve la racconto meglio.
All'interno del London Studio
Carl Gotham ci ha aperto le porte di casa propria in una - insolitamente - soleggiata giornata londinese. La Cyberster è ancora coperta da un telo, mentre il direttore del centro di Design di Londra spiega velocemente la genesi di questo progetto: il "London Studio" nasce nel 2018.
"Abbiamo deciso di attingere da ragazzi provenienti da vari college, ma non solo inglesi. Abbiamo influenze da Germania, dall'Est asiatico e anche dall'Italia" racconta mentre lascia scorrere i bozzetti che raccontano la genesi di questa Roadster.
Sì perché, fin dai primi disegni, la Cyberster nasce addirittura come barchetta, con le influenze stilistiche di tre progenitrici, quali la MG Number One del 1925, la MG F del 1995 e la TF del 2002 sono palesi.

Il London Studio di MG, con designer pronti a mostrarci qualche bozzetto in anteprima
L'interfaccia degli interni invece, viene sviluppata partendo da due concetti: una cabina di un aereo caccia e le HUD, le interfacce dei videogiochi per sviluppare strumentazione e head-up display.
"Il primo manichino è stato realizzato a Shanghai. Lo abbiamo mostrato nel 2021 al Salone ma solamente per vedere la reazione degli appassionati". Ora però, il passo in avanti è stato compiuto.
E mentre lo stesso Gotham fa da Cicerone portandoci lungo il secondo piano all'interno della stanza dei bottoni del design MG, vediamo, tra modellini in scala che rappresentano i flussi d'aria di una MG TF e della Cyberster, ragazzi di poco più di trent'anni che disegnano bozzetti su un foglio di carta o al computer. Poco dopo scendiamo per vedere finalmente la show car definitiva.

Carl Gotham spiega la genesi della MG Cyberster

Il modellino presente all'interno del London Studio che mostra la differenza tra MG F e Cyberster
MG Cyberster: gli esterni
Tolti i veli, l'impatto è di rottura. La Cyberster è davvero un oggetto di stile ben riuscito, con un design che raccorda diverse realtà del mondo dell'automotive ma con armonia.
E' una roadster di 4,54 metri, larga 1,91 metri e alta 1,33 metri, com un passo di 2,69 metri. Dimensioni non confermate del tutto ma - seppur non ufficiali - molto vicine alla realtà. E' pulita nel design, con richiami - a mio modo di vedere - abbastanza evidenti con la Jaguar F-Type nella zona frontale e con la nuova Corvette C8 per quanto concerne i proiettori.

La MG Cyberster dal vivo. Stile d'impatto e portiere con apertura a forbice
Le fiancate pulite la rendono elegante, e non stona il deflettore posto subito davanti alla ruota posteriore. Dietro, la personalità che avevamo già visto con la MG4 si ripropone con quel finto estrattore con colore a contrasto e anche i fanali ricordano delle frecce o - perché no - parte della Union Jack.
Ma gli elementi caratterizzanti rimangono due: la capote in tela certo, ma soprattutto l'apertura delle portiere a forbice. Sarà che siamo figli dello stile italiano e quindi (anche) di Lamborghini, ma vedere aprire una portiera in questo modo lascia sempre a bocca aperta. Influirà sul peso della vettura questo schema? Certamente, ma la Cyberster - per sua natura elettrica - di per se non sarà leggerissima.
Siamo in un centro stile dunque i dati non ci vengono offerti, ma tra le righe si parla di un peso intorno ai 1800-1900 kg (i 1985 kg che girano come dato dunque, potrebbero essere reali).

Il posteriore della MG Cyberster dal vivo al London Studio
MG Cyberster: gli interni
Gli interni mantengono le promesse di una sorta di cabina di pilotaggio. E questi - al contrario del design esterno dell'auto - cambieranno ma non si sa quanto o in che modo. Allo stesso modo, anche la cloche (che ricorda molto lo Joke di Lexus) non è definitiva, mentre il triplo monitor rimarrà anche sull'auto di produzione di serie.
Un'auto che vuole attaccare il mercato fornendo più allestimenti dal punto di vista tecnico. E qui si apre il capitolo delle motorizzazioni perché - secondo quanto raccolto anche nei mesi precedenti - la Cyberster avrà due motori elettrici: il primo sarà posizionato nell'asse anteriore e sarà in grado di produrre una potenza continua di 101 CV e una potenza di picco di 201 CV.
Il secondo, invece, sarà posizionato nell'asse posteriore e sarà in grado di produrre una potenza continua di 215 CV e una potenza di picco di 335 CV.

Gli interni non sono ancora definitivi, ma lo stile della vettura non cambierà
MG Cyberster: i prezzi
Eppure, parlando tra le righe con i ragazzi MG, scappa fuori la possibilità anche di una versione monomotore a trazione posteriore. L'imbeccata mi arriva nel momento in cui chiedo di un eventuale frunk anteriore ma soprattutto quando chiedo il prezzo: "50.000 sterline bene o male, quella a trazione posteriore".
Ecco, il dado è tratto, secondo fonti vicine alla casa riportate da Autocar UK, il prezzo di partenza dell'MG Cyberster nel Regno Unito sarà proprio di 55.000 sterline (63.245 euro) per l'entry-level.
Alla stessa maniera, il pacco batteria dovrebbe avere una capacità variabile tra i 70 e i 90 kWh. Ipotesi certo, senza troppe risposte al momento, ma con una certezza: la MG Cyberster si farà, arriverà sul mercato europeo nell'estate del 2024.