Sapevate che esiste una versione ibrida della Ford Mondeo? Se siete di quelli che sanno a memoria i listini e a cui non sfugge nulla, probabilmente si, diversamente è più facile il contrario. Non c’è da stupirsi, visto che la stessa Ford Europa non ha mai acceso particolari riflettori su quest’auto, ma forse con l’arrivo della versione Vignale qualcosa potrebbe cambiare. Intanto è l’unica Mondeo che non viene prodotta a Valencia, insieme a tutte le altre Ford di grandi dimensioni, ma arriva direttamente dagli Stati Uniti, precisamente da Flat Rock, che è lo stesso stabilimento dove si costruisce anche la Mustang. Questo perché la hybrid è realizzata sulla carrozzeria a quattro porte della Fusion americana e non su quella a cinque porte o station wagon della Mondeo europea. Quindi, se vi piacciono le berline tre volumi old style la Monde Vignale ibrida è l’auto che fa per voi.

Il Ciclo Atkinsons

Durante la presentazione internazionale della Mondeo Vignale, svoltasi a Roma in uno dei primi Ford Store – i concessionari selezionati Ford dove saranno disponibili la gamma Vignale e la Mustang - della Capitale ho subito puntato la versione ibrida, visto che non l’avevo mai guidata prima ed ero molto curioso di provare il funzionamento di un sistema che ha diverse similitudini con quello classico Toyota, a partire dal motore termico a Ciclo Atkinsons. Infatti la Vignale Hybrid ha sotto il cofano anteriore un 2.0 litri quattro cilindri aspirato a benzina, costruito interamente in alluminio e con testate a quattro valvole per cilindro. La sua potenza non viene dichiarata da Ford, che fornisce solo quella combinata dell’intero powertrain, cioè 187 CV, ma non è certo un “mostro” di coppia motrice, visto che il dato massimo è 173 Nm che vengono raggiunti a 4.000 giri. Ma poco importa, perché in un sistema ibrido come questo è il motore elettrico a erogare la coppia che serve.

Due motori elettrici

In realtà le unità elettriche sono due, una direttamente collegata alle ruote e l’altra che provvede alla ricarica rigenerativa. La prima eroga 48 CV ed è supportata da una batteria agli ioni di litio da 1,4 KWh. Il cambio, come spesso accade su questo tipo di auto, è un CVT a variazione continua di rapporto. Si può selezionare la marcia D (Drive) oppure la L (Low), consigliata nelle discese ripide per avere più freno motore, dopodiché ci pensa l’auto stessa a selezionare il rapporto di trasmissione più idoneo. Le prestazioni, secondo Ford, sono più che dignitose, visto lo 0/100 km/h coperto in 9,2 secondi e la velocità massima di 187 km/h. I consumi, invece, sono molto più interessanti. Stando ai dati dichiarati, la Mondeo Vignale Hybrid in città si accontenta di soli 2,8 L/100 km, mentre nell’extra-urbano ne vuole 5, configurando un consumo medio combinato di 4,2 L/100 km. Le emissioni, infine, sono di 99 g/km di C02, non male per una vettura che pesa 1.579 kg a vuoto.

Viaggiare e veleggiare

Mi metto al volante concentrandomi sul powertrain ibrido, senza lasciarmi distrarre dall’opulenza dell’allestimento Vignale. La Mondeo Hybrid mi ricorda molto da vicino le Toyota, in particolare la Auris station wagon, l’unica paragonabile come mole. Per far rendere al massimo il sistema ibrido bisogna mettere il classico uovo sotto il pedale del gas. Accelerazioni morbide, lineari e prive di fretta. In questo modo il motore termico viene chiamato in causa il meno possibile. E poi bisogna veleggiare, andando molto lontano con lo sguardo e cercando di prevenire il flusso del traffico. L’obiettivo è quello di intervenire sui freni il meno possibile, senza far lavorare dischi e pastiglie ma solo la frenata rigenerativa. Così la Mondeo dà il meglio di sé e si può viaggiare a 60/70 km/h per diverse centinaia di metri senza mai sentire il rumore del 4 cilindri. C'è da dire però che il prezzo della Vignale Hybrid non è proprio in stile Ford, si parte da 41.250 euro.

Fotogallery: Mondeo Vignale Hybrid: silenzio, parla l’elettrico Ford