Nel 2014 non possiamo più permetterci di sottovalutare i costruttori cinesi di auto. A ricordarcelo ci sono SUV come il Great Wall H6 che sale di un altro gradino nella scala della qualità costruttiva. Sentirselo dire è una cosa, ma provare su strada l'H6 e toccare con mano questa inesorabile evoluzione è impressionante. Intendiamoci, il livello qualitativo deglii costruttori storici europei, dei giapponesi e di alcuni coreani non è ancora raggiunto, ma il Great Wall H6 dimostra di aver imboccato la strada giusta. Non a caso l'H6 è il primo veicolo cinese prodotto in Europa, per la precisione nel nuovo stabilimento di Lovech, in Bulgaria. I pregi più evidenti che ho potuto notare durante la prova in anteprima sono la grande abitabilità, la buona finitura delle superfici esterne ed interne, il motore 2.0 turbodiesel da 143 CV che spinge bene sopra i 2.000 giri/min e l'assetto “piatto” e poco votato al rollio. Il tutto ad un prezzo base di 21.980 euro per la versione 2WD che la rende competitiva sul mercato, anche se non “regalata”. HA IMPARATO MOLTO, MA PUO’ MIGLIORARE Partiamo dallo stile di Great Wall H6, massiccio e moderno al punto giusto da reggere il confronto con la concorrenza, soprattuto quella di SsangYong Korando e Honda CR-V che più le somigliano. Grande è grande e i suoi 4,64 metri di lunghezza non li nasconde, tanto che i cerchi da 17" sembrano piccoli. La versione che ho guidato è la ricca Premium, dotata di interni in pelle, sedili anteriori elettrici e tetto apribile, dotazioni che fanno salire il prezzo della H6 4WD a 27.960 euro. Le finiture interne sono semplici senza sembrare "povere", eccezion fatta per la plastica rigida della plancia e le superfici lucide su console centrale e portiere. Per il resto l'abitacolo supera di slancio la sufficienza e si allinea alla concorrenza, mentre il grande bagagliaio diviso su due livelli ha una capacità di carico da primato per la categoria (max 2.010 litri). Peccato per alcuni dettagli poco curati come i comandi del cruise control poco intuitivi e la grafica "old style" del climatizzatore. ROBUSTA E CON UN BUON FEELING DI GUIDA La guida del Great Wall H6 mi è piaciuta perché non mostra segni evidenti di rollio o beccheggio; insomma, chi soffre il mal d'auto può rilassarsi. Meno confortevole è la sonorità insistente del motore, potente e con buona coppia al di sopra dei 2.000 giri/min, ma non proprio silenzioso. Peccato perché l'insonorizzazione dell'abitacolo è così ben fatta da scongiurare rombositá o risonanze fastidiose; i passeggeri posteriori viaggiano quindi in un ambiente più tranquillo. Le sospensioni multilink dietro aiutano anche ad assorbire meglio buche e dossi della strada, sia per il comfort che per una migliore precisione di guida. Anche lo sterzo dimostra una buona sensibilità e poco sforzo, così come i quattro freni a disco sembrano adatti a fermare in spazi contenuti i suoi 1.800 kg di peso. Qualche nota stonata arriva dalla trasmissione, un cambio manuale a 6 marce che non brilla per velocità di inserimento dei rapporti e che in seconda e terza ha la tendenza ad impuntarsi. Durante il test in autostrada il Great Wall H6 si è dimostrato a suo agio anche ad alta velocità, mantenendo sempre una guidabilità e un senso di sicurezza e solidità eccellente. Purtroppo non ho potuto saggiarne le doti in fuoristrada, dove l’H6 può contare sulle quattro ruote motrici con “Torque On Demand” e discreti angoli di attacco per affrontare i dislivelli di un fuoristrada leggero. Nella breve prova fatta senza curarmi dei consumi ho ottenuto un dato medio di 8 l/100 km. PREZZI SOTTO LA MEDIA, MA NON LOW COST Il Great Wall H6 è già in vendita nelle oltre 60 concessionarie del marchio cinese in quattro versioni, 2WD e 4WD, con prezzi mediamente più bassi rispetto alla concorrenza. Le differenze di listino non sono però così sensibili da renderlo un SUV low cost, cosa che molti si aspetterebbero da un prodotto cinese, ma la crescita qualitativa ha un costo... La 2WD a trazione anteriore sarà disponibile a partire dalla seconda metà del 2014 nei due alletimenti One e Star; il primo è quello base che costa 21.980 euro, mentre l’allestimento Star fa crescere il prezzo fino ai 23.800 euro. Per il Great Wall H6 4WD disponibile da subito il listino va dai 26.960 euro della Star ai 27.960 euro della più ricca Premium. La versione centrale della gamma è proprio l’H6 Star 2.0 4WD, che con i suoi 26.960 euro può essere paragonato ai SUV concorrenti più venduti. L’unica avversaria ad offrire le stesse dotazioni ad un prezzo leggermente inferiore è il SsangYong Korando 2.0 e-Xdi AWD Plus (26.659 euro), una differenza di circa 300 euro che invece sale sensibilmente se si prendono in considerazione altri modelli. Il nuovo Nissan Qashqai 1.6 dCi 4WD costa infatti 1.900 euro in più, la Hyundai ix35 CRDi 4WD è più costosa di quasi 2.600 euro e la cifra supera i 3.000 euro nel caso di Kia Sportage 2.0 CRDi AWD. Suzuki Grand Vitara, Fiat Freemont e Subaru Forester si posizionano invece molto più in alto, nella fascia di prezzo 32/35.000 euro.

Fotogallery: Great Wall H6, il SUV cinese che ha studiato in Europa