Dopo che avrete visto il video #SaveTheManuals capirete perché facciamo questo mestiere: passione per l'automobile in qualunque sua forma e declinazione, voglia di guidare. Sono queste due forze che ci muovono. E se si parla di guidare con la "G" maiuscola siamo convinti che una cosa non possa mancare: il cambio manuale.

Sì, quello che vi costringe a premere il pedale della frizione e prendere in mano la leva, per accordare i giri del motore con quelli delle ruote, per cercare il regime di massima potenza o quello del picco di coppia, o magari per starne leggermente al di sotto, perché in quel momento è meglio così, ai fini dell'equilibrio dinamico della vettura.

Lo sappiamo anche noi che le moderne trasmissioni a doppia frizione e persino quelle con convertitore di coppia non sono solo più rapide persino del miglior pilota al mondo, ma hanno anche logiche di gestione che capiscono all'istante ciò che si vuole fare, assecondando alla perfezione lo stile di guida di ciascuno.

Eppure... Eppure siamo dell'idea che il manuale sia una "razza" da salvaguardare dall'estinzione: #SaveTheManuals appunto.

Opinioni personali

Quello che ci serviva per dimostrare la "sacralità" del cambio manuale era il paesaggio giusto (le colline toscane), qualche curva come si deve, tre sportive manuali di quelle che sanno emozionare e, ovviamente, tre tester col manico: Andrea, Davide e Giuliano, in rigoroso ordine alfabetico.

Spazio dunque alle loro impressioni e alle loro opinioni. Lo avrete capito: siamo nel campo delle impressioni personali, persino dei ricordi che legano ciascuno di loro al movimento coordinato del piede sinistro e della mano destra, ma il bello è proprio questo: non si vive di soli numeri - siano essi i g/km di CO2, i litri del bagagliaio, i CV, ecc. - ma anche (soprattutto?) di emozioni. Per fortuna.

Tre modi di intendere la guida sportiva

Le auto scelte, nel dettaglio, sono Ford Mustang 5.0 V8, Mazda MX-5 1.5 e Porsche Cayman GT4? Cos'hanno in comune? Nulla. Per questo le abbiamo messe insieme e "date in pasto", rispettivamente, a Davide, Giuliano e Andrea.

Anzi, a dire il vero ad accomunarle c'è più di una caratteristica: la voglia di far divertire chi le guida, innanzitutto, anche se in modi non solo diversi ma per certi aspetti opposti. E poi tutte sono disponibili con cambio manuale. E questo, dal nostro punto di vista, è bastato a renderle le candidate ideali per la "campagna" #SaveTheManuals.

Nel dettaglio, la prima nasce come pony car, ma con tanto motore là davanti (421 CV) entra di diritto fra le muscle car. La giapponese è sinonimo stesso del piacere di guida e del concetto di cambio manuale, visto che il suo è considerato praticamente all'unanimità uno dei migliori in assoluto fin da quando è nata. La tedesca, beh, è l'arma "letale" per la pista, un mostro di equilibrio dinamico capace di tenere il passo di mezzi molto più potenti, grazie a un grip eccezionale e a una facilità di guida senza pari, accompagnati dal sound metallico del flat six e dai "clack", guarda caso, del cambio manuale.

Ringraziamenti

Ciò che avete visto (o che vedrete) non sarebbe stato possibile realizzarlo senza la preziosa collaborazione del Comune di Montepulciano, che non solo ha ospitato la produzione del video, ma ha anche patrocinato l'iniziativa, permettendoci di regalarvi i panorami mozzafiato della Val D'Orcia, fra Monticchiello e il Comune di Montepulciano stesso.

Ci sono inoltre dettagli, apparentemente ininfluenti, ma che invece fanno una grande differenza: le scarpe, per esempio. Perché se uscite a correre scegliete un modello tecnico e se dovete guidare (ma sul serio...) non dovreste fare lo stesso? Per questo motivo Giuliano ha indossato delle specialistiche (ma utilizzabili tutti i giorni) Sparco, che avete visto apparire, seppur fugacemente, durante la ripresa stretta di una cambiata; guarda caso...

E che dire di Brembo? Leader mondiale nella produzione di impianti frenanti e fornitore di Ford e Porsche per i freni di due auto del nostro dossier: Mustang e Cayman GT4. Siccome la passione è l'anima di questo lavoro (e di tutto il nostro lavoro) e il sound di scarico è un elemento fondamentale per viverla fino in fondo, anche Ragazzon ha voluto essere della partita.