Aggiungi un SUV a tavola che c’è un’Ateca in più. Si perchè Seat un’auto rialzata non l’aveva ancora fatta, ma il vantaggio di essere gli “ultimi” è quello di aver più tempo per progettare un’auto che sia possibilmente migliore delle altre. In questo senso l’Ateca potrebbe dare fastidio a molte concorrenti affermate, perchè si presenta bene sotto tutti i punti di vista. La taglia è quella giusta, i contenuti tecnici sono di primi livello e il posizionamento di mercato, in termini di prezzo, è interessante. L’ho provata a Barcellona dove quest’auto è stata “concepita” oltre che costruita.


Com'è


Il look tagliente che caratterizza le ultime Seat a me piace, ma l’evoluzione in formato SUV mi convince ancor di più. Dal vivo sembra una Leon palestrata, ma in modo sano, senza anabolizzanti: la macchina ha un design comunque molto pulito. Ed è anche originale, eccenzion fatta per coda che a mio parere è un po’ anonima. Da notare che con una lunghezza di 4 metri e 36 centimetri, l’Ateca è più compatta di tutte le concorrenti dirette (Nissan Qashqai e Hyundai Tucson - i due SUV più venduti della categoria - misurano rispettivamente 4,38 e 4,48 metri), ma non perde abitabilità. Dietro due adulti viaggiano benissimo come spazio per le gambe e per la testa. E c’è un bel bagaglio: sono 510 litri sulla carta che scendono a 480 se si scegliere una versione a trazione integrale. Questi numeri confermano la validità della base progettuale che poggia sull’ormai famosa piattaforma MQB del Gruppo Volkswagen. Per intenderci un’auto più grande come la Hyundai Tucson (+10 cm in lunghezza) ha una capacità di carico analoga. Spazio a parte l’abitacolo è ben fatto con plastiche morbide e ben accoppiate tra loro. Il livello, ma anche l’impostazione della strumentazione è molto simile a quella della Leon che però ha qualche annetto sulle spalle. Ad ogni modo lo sviluppo orizzontale delle informazioni, fra quadro strumenti e impianto di infotelematica con lo schermo che arriva a 8 pollici, è ottimo dal punto di vista ergonomico. Molto furbo è l’alloggiamento per lo smartphone di fronte al cambio, con tanto di sistema di ricarca ad induzione e potenziamento del segnale. Ma in generale gli spazi porta oggetti sono ben studiati. A fare ambiente, invece, ci pensa l’illuminazione a LED personalizzabile nel colore.


Come va


La qualità dell’Ateca che ho apprezzato di più è il confort. L’abitacolo è perfettamente isolato dalla meccanica (motore in primis), ma anche dalla strada. Va detto che ho provato l'esemplare top di gamma, la versione 2.0 TDI 190 cavalli a trazione integrale e cambio a doppia frizione DSG, dotato tra l'altro di sospensioni a controllo elettronico che sono riuscite a non farmi accusare la gommatura esagerata con cerchi da 19 pollici. Per una valutazione completa mi riservo di provare un’Ateca “normale” (dopo l’estate realizzeremo senz’altro un #perchècomprarla) sulle strade italiane. Fra le curve la Ateca rolla poco nonostante l’altezza da terra e ha un livello di tenuta di strada molto elevato. Ma la morbidezza dei comandi a cominciare dallo sterzo non invoglia alla guida impegnata. Ed è giusto così dal momento che stiamo parlando di un SUV. Più che la modalità di guida SPORT dunque, mi sono interessato a quella OFF ROAD (ma c’è anche quella SNOW) che fa lavorare al meglio l’elettronica di trazione (la frizione Haldex è di tipo multidisco a comando idraulico e controllo elettronico) in condizioni anche più estreme e, aggiungo, improbabili per il cliente medio di un SUV. Ad ogni modo se si è capaci (e si ha il coraggio) di mettere le ruote fuori dall’asfalto, con la gomma giusta qualche soddisfazione ce la si può togliere.
Capitolo consumi posso dire che il computer di bordo segnava a fine giornata 8,6 litri ogni 100 chilometri, che sono un buon valore considerando che almeno 1 ora su 3 della giornata di prova l'ho trascorsa in coda nel traffico di Barcellona.


Quanto costa


L’esemplare che ho provato in allestimento Xcellence non fa testo: il listino base parte da 35.500 euro che superano i 40.000 con gli optional. La dotazione è ovviamente completa di tutto o quasi e non ci sono alternative: l'allestimento per questo motore è unico e per spendere meno bisogna scegliere la versione del 2.0 TDI da 150 CV con cambio manuale. Ad ogni modo la maggior parte dei clienti acquisterà il 1.6 TDI da 110 CV a trazione anteriore con un listino di 23.350 euro per l’allestimento base Reference. Ma conviene salire al livello Style (25.400 euro) per avere una dotazione di serie adeguata che comprende fra le altre cose i sensori di parcheggio, i cerchi in lega da 17, il climatizzatore automatico bi-zona. Tutti i dettagli li trovate nel nostro listino.


Scheda


Versione: Ateca 2.0 TDI 4Drive 190 CV XCELLENCE
Quando arriva
: settembre 2016
Quanto costa: 35.500 euro
Quanti cavalli ha: 190 CV
Quanto consuma (combinato): 5,0 litri/100 km
Quanta CO2 emette: 131 g/km
0-100 km/h: 8,5 s
Velocità massima: 212 km/h
Garanzia: 2 anni

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