Subaru BRZ vs Volkswagen Golf GTi: la scorsa settimana abbiamo messo a confronto le due anime dell'automobilismo, tra fedeli alla trazione posteriore ed adepti alla trazione anteriore. Insime e a Giuliano Daniele, vi abbiamo spiegato quali sono i comportamenti dinamici e le sue reazioni, tra sottosterzo e sovrasterzo. Approfondimento che permette di far coincidere sensazioni, piacere di guida e tecnica. E' chiaro che, per cercare di offrire una situazione quanto più omogenea possibile, abbiamo utilizzato le stesse calzature, gli stessi pneumatici per entrambe le auto: gli Hankook Ventus V12 Evo II. Già, ma quali sono le loro caratterstiche?


Ad ognuna la sua
Le Hankook Ventus V12 Evo II possono essere montate su cerchi che variano dai 16 ai 19 pollici di diametro con misure comprese tra i 205 ed i 255 mm come larghezza di battistrada, e tra 30 e 50 come rapporto di aspetto, o per meglio dire, l'altezza. Uno pneumatico dotato di disegno direzionale, con una struttura a blocchi tridimensionali ed una impronta a terra pensata per evacuare acqua in aggiunta. La funzione di drenaggio dei canali centrali e le cinque inclinazioni diffenenti, consentono di avere sempre un'area di contatto utile anche a ridurre la rumorosità di rotolamento e le vibrazioni. Interessante il sistema di controllo dell'usura di questo battistrada, con gli indicatori di diverse profondità che permettono di capire se il consumo della gomma è più o meno omogeneo. Si tratta di quattro segni presenti sulla spalla che, con il passare dei chilometri, permettono di notare il consumo. Qualora siano regoalri, gli indicatori centrali tenderebbero a sparire, lasciando solo quelli esterni. In caso contrario, il consumo sarà superiore da un lato piuttosto che al centro.


Questione di aerodinamica
Siamo sempre stati abituati a valutare il concetto di aerodinamica abbinato alla complessità dell'auto, a cominciare dalla carrozzeria, ed invece, anche una gomma può essere aerodinamica. Con l'aria infatti, si può migliorare il raffreddamento degli pneumatici grazie a delle lamelle all'interno dei canali del battistrada. Il disegno degli stessi permette di ridurre il rumore di rotolamento alle alte velocità. C'è poi un fattore essenziale, quello del peso. I tecnici hanno lavorato per togliere peso nella zona di quelle che in gergo tecnico vengono chiamate cinture - che tra l’altro sono accoppiate senza giunzioni - e così, grazie ad un’area di contatto con il suolo più uniforme, è migliorata in particolare l’agilità. La carcassa invece è stata costruita con polimeri ad alta densità per avere più rigidezza laterale, mentre il cosiddetto cerchietto del tallone è a singolo filamento, per far aderire meglio la gomma al cerchio e migliorare soprattutto la risposta dello sterzo.