Già prima della "separazione" da Citroen, che l"avrebbe portato a diventare una realtà a sé stante, il marchio DS era stato pensato per realizzare le versioni più "chic" del costruttore francese. Ora che ha intrapreso appunto la sua strada da brand indipendente, DS si fa notare con una linea stilistica ben precisa dettata dai tratti muscolosi delle sue vetture, ormai facilmente riconoscibili nel panorama automobilistico moderno.
Sotto esame in questo Pro e Contro abbiamo la DS 7 Crossback in versione PureTech 225 Grand Chic, che monta il motore 1.6 benzina da 225 CV, il più potente della gamma. Guardandola da fuori si fa notare il pacchetto DS Performance Line di cui è dotata, ma la vera sorpresa è all"interno, dove questo allestimento si mostra ricco di Alcantara e altri materiali di alto livello.
A bordo della DS 7 Crossback nulla è stato lasciato al caso, tutte le componenti assumono una forma precisa e geometrica. Le superfici sono morbide al tatto, anche in punti in cui non ce lo si aspetterebbe, come nei vani porta oggetti delle portiere rivestiti in velluto al fine di evitare rumori sgraditi durante la marcia.
Nel nostro allestimento in particolare, il DS Performance Line, il materiale che la fa da padrona è l"Alcantara, spalmata un pò su tutta la plancia, il tunnel centrale, le portiere e i sedili, accoglie gli occupanti con un ambiente dichiaratamente premium, con assemblaggi e dettagli all"altezza delle concorrenti tedesche.
Un"auto di questo segmento non può che essere da viaggio e in questo caso lo spazio proprio non manca, l"abitabilità posteriore è generosa e la seduta risulta essere comoda anche dopo diverse ore di viaggio.
Gli occupanti del divanetto hanno spazio in abbondanza per la testa e per le gambe, oltre ad una buona illuminazione e la presenza delle bocchette dell"aria condizionata. Anche un eventuale quinto passeggero non avrà problemi nei viaggi più lunghi dato che il pavimento è quasi completamente piatto.
La DS 7 Crossback è un "animale" da viaggio e come tale permette di macinare chilometri senza sforzi. Il merito va all"assetto dell"auto, che offre su tutte le versioni le sospensioni "predittive" Active scan, che monitorano il manto stradale, adattandosi in tempo reale alle asperità del terreno.
Il risultato è un effetto "tappeto volante", si viaggia ben isolati da ciò che passa sotto le ruote, anche sui numerosi tratti in pavé di Roma. Peccato solo che l"assetto rimanga leggermente troppo morbido anche in modalità Sport, dove a cambiare drasticamente è solo la risposta al pedale dell"acceleratore.
Il lavoro delle sospensioni unito ad un insonorizzazione dell"abitacolo da ammiraglia, danno origine ad un"isolamento acustico dall"esterno degno di nota, tutto ciò che avviene fuori dall"auto è sempre ovattato e ben smorzato.
Ad farsi sentire nell"abitacolo si è presentato solamente qualche fruscio aerodinamico a velocità autostradali, un fenomeno prevedibile vista l"altezza della carrozzeria tipica dei SUV, ma che stona un po" con l"ottima insonorizzazione generale.
Qui le proporzioni contano, e vanno a penalizzare in modo particolare la visibilità posteriore. Il terzo montante è massiccio e il lunotto piccolo unito all"altezza dell"auto non permette di capire gli ingombri in fase di manovra; meglio dunque affidarsi alla retrocamera.
Le forme estrose degli interni vengono riprese anche nella logica di funzionamento del computer di bordo. Muoversi tra i vari menu e sottomenu non è facile e intuitivo come ci si aspetterebbe e nonostante le scorciatoie siano presenti e a portata di mano, sono touch e "trovarle" senza distrarsi non è semplice.
Lo schermo di grandi dimensioni è scenografico, ma la scorciatoia del clima ai due lati dell"interfaccia, seppur necessaria essendo il clima integrato nell"infotainment, ruba spazio alle informazioni di primaria importanza.
Sulle auto di questo segmento la sicurezza attiva ricopre ormai un ruolo fondamentale. Il nostro modello era infatti dotato di tutti gli assistenti alla guida moderni, come la spia per l"angolo cieco, il cruise control adattivo e il mantenimento attivo della corsia.
Provandoli a fondo per diverse ore però, il cruise e il mantenimento della corsia si sono rilevati poco efficaci. Specialmente utilizzando il mantenitore di corsia, l"auto tende a rimbalzare sulla riga, correggendo la traiettoria con reazioni al volante poco fluide.
Fotogallery: DS 7 Crossback PureTech 225 Grand Chic, pro e contro
DS 7 Crossback PureTech 225 Grand Chic