"Non posso farmi sfuggire quel cappellino. Devo trovare un modo per averlo". Da qui è partita la sfida all'ultimo metro, fra Aaron Durogati - campione mondiale di parapendio, ma soprattutto possessore di quel cappellino Red Bull - e il nostro Lorenzo, a bordo di una Lamborghini Urus.
La competizione si è accesa subito, quasi trasformandosi da una semplice "amichevole" per un cappello, a un confronto diretto fra due mondi: qui è un 4.0 V8 che sfida un parapendio, praticamente la benzina che vuole sfidare il vento. E secondo voi, chi vincerà nella picchiata che attraverserà Madonna di Campiglio? Scopritelo nel video qui sopra!
Chi è Aaron Durogati?
Aaron Durogati, classe 1986, è una figura di spicco nel mondo del parapendio. A 6 anni ha fatto il suo primo volo con il padre e a 15 per la prima volta ha volato da solo. Poi, a 26, è diventato campione del mondo della disciplina.
Parliamo di un uomo che è riuscito a percorrere in volo addirittura 510 km, rimanendo in aria per 11 ore. E non è tutto: oltre al parapendio, le gare a cui prende parte lo portano a scalare montagne, fare biking di alta quota e percorrere a piedi ore e ore su sentieri impervi. La sua grande serie di trofei vinti l'ha portato ad aprire una scuola di volo tutta sua: TirolFly.it.

La corsa "terra contro aria"
La sfida contro una Lamborghini non è un caso: la Casa supporta da tempo Aaron per il parapendio, con il marchio del Toro in bella vista sulla tela superiore. Il claim è "Unlock Any Road" (letteralmente "Sbloccare ogni strada") - anche dove la "road" non c'è, visto che si tratta di volare.

E anche la Urus ha un suo perché in questa gara: al di là che si tratti della Lambo più venduta di sempre, la corsa è su strade di montagna con tratti non asfaltati ma pieni di fango ed erba. La trazione integrale e la guida rialzata sono praticamente obbligatorie... altrimenti il cappellino non lo si può mica vincere.

Per la Urus il tragitto è di circa 130 km, con un tratto più lento inziale e uno più rapido a seguire. Per Aaron invece la distanza è di 90 km, ma lo aspetta prima una "scalata" per arrivare in quota e iniziare a volare. Ed è fondamentale per lui calcolare bene dove partire in base alle correnti d'aria: salire troppo o troppo poco potrebbe significare una sconfitta quasi assicurata.
E i premi in palio? Per Lorenzo ovviamente è il cappellino da cui è nato tutto. Ma in caso di sconfitta avrà una maglietta di Motor1.com pronta per Aaron.
Allora, secondo voi chi vincerà? Godetevi il video della corsa, e fate il tifo: a Lorenzo quel berretto piace davvero!