A distanza di cinque anni dalla presentazione, la Mazda CX-5 si concede un restyling piuttosto profondo che punta ad aggiornare lo stile esterno, alcuni dettagli dell'abitacolo e ad arricchire la gamma allestimenti con nuove versioni.
È più evoluta anche la dotazione di sicurezza, con fari a matrice di LED e un nuovo assistente per la guida in coda, mentre non cambia la gamma motori che verte su due benzina e un diesel, declinato in due step di potenza. Abbiamo avuto modo di toccarla con mano e di guidarla sulle strade della costa catalana, non lontano da Barcellona, ed ecco le nostre prime impressioni.
Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi
Esterni
Il carattere, alla Mazda CX-5, non è mai mancato. Frontale elegante ma sicuro di sé, posteriore raccolto e, nel mezzo, una fiancata pulita e minimale. Ora, col facelift 2022, il SUV nipponico aggiunge una bella dose di aggressività grazie al nuovo sguardo a LED con luci diurne doppie, lo stesso disegno che si ritrova anche nei gruppi ottici posteriori.


L'impressione generale è dunque di un'auto più matura e tecnologicamente avanzata, e difatti sono disponibili anche dei nuovi fari a matrice di LED con 20 blocchi luminosi indipendenti per singolo proiettore.

Affianco ai colori già noti, tra cui l'iconico Soul Red Crystal, si aggiunge una nuova tinta battezzata Zircon Sand, che riesce a mettere in risalto le proporzioni della CX-5 conferendo loro un carattere elegante. È stata presentata in abbinamento al nuovo allestimento Newground, che vedete nelle foto, e pensato per coloro che vogliono una caratterizzazione più avventurosa. Anche negli interni, come vedremo più avanti.

Le altre due personalizzazioni si chiamano Homura, quella più sportiveggiante che presenta le rifiniture di passaruota, retrovisori, mascherine e cerchi da 19" in nero lucido, e la Signature, la più raffinata, con tutti i dettagli in tinta carrozzeria e i cerchi, sempre da 19", cromati. I dettagli nella griglia anteriore sono in rosso, mentre per la Newground in verde acido.

Nessuno stravolgimento per quanto riguarda le dimensioni: 4,57 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza e un'altezza di 1,68 metri. L'altezza da terra è di 20 cm per le versioni coi cerchi da 19", scende a circa 19 cm per quelle con cerchi da 17".
Interni
Serve più attenzione, invece, per riconoscere gli interni di una CX-5 2022 dalla versione precedente. La grande novità è l'introduzione della piastra di ricarica ad induzione che consente di ricaricare gli smartphone - quelli compatibili - senza la necessità di collegarli via cavo.


A proposito di smartphone, peccato che la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay non sia anche questa senza filo. Ora con l'app MyMazda poi si può avere una panoramica sullo stato del veicolo, come la localizzazione, l'apertura delle porte, soccorso stradale e assistenza e anche inviare direttamente al sistema di bordo un percorso per la navigazione.

Sul display da 10,25 i nuovi caratteri più grandi rendono la consultazione più agevole e, ora, sempre di serie, c'è anche la radio DAB. Comoda anche l'introduzione di un sistema di telecamere a 360°.
Ogni nuovo allestimento ha dei dettagli specifici negli interni, come per esempio le cornici delle bocchette d'aerazione che sulla Newground sono in verde acido. E, se su tutta la gamma, il piano del bagagliaio ora è regolabile su due altezze e sdoppiabile, sulla Newground è anche idrorepellente, così come il pavimento inferiore.


Resta la possibilità di abbattere i sedili in configurazione 40:20:40, così come è invariata la capacità di carico minima che si attesta a 522 litri.
Guida
La CX-5 è sempre stata un'auto votata al comfort e alla naturalezza di guida. La versione del 2022 fa un ulteriore passo avanti su questo fronte, con un'evoluzione della scocca finalizzata a smorzare ulteriormente le inerzie, le vibrazioni e le onde sonore più fastidiose.
Molto buono il livello di assorbimento dell'assetto da 19" che non può contare su sospensioni a controllo elettronico ma che mostra comunque un elevato equilibrio tra compostezza e capacità di attenuare le irregolarità stradali.


La buona insonorizzazione passa anche per un'aerodinamica curata che limita i fruscii alle velocità più sostenute. Lo sterzo, preciso e leggero, dall'impugnatura sottile, consente di instaurare un feeling di guida sincero e preciso, tanto in manovra quanto tra le curve.
Nella prova ci siamo alternati al volante del 2.5 benzina da 194 CV, del 2.2 turbodiesel da 150 CV e del medesimo motore con lo step di potenza superiore, cioè 184 CV.
Partendo dal benzina, abbinato al cambio automatico a sei rapporti e alla trazione integrale, quello che si percepisce al volante è una bella prontezza di risposta, accompagnata tra l'altro da un piacevole sound, basso e rotondo. La guida viene poi esaltata se si utilizza il selettore delle modalità di guida Mi-Drive - un'esclusiva della versione a benzina con trazione integrale - sulla posizione Sport.

Sul nostro mercato hanno però una rilevanza superiore i propulsori a gasolio. Il 150 CV, con cambio manuale, si rivela equilibrato. La trasmissione manuale però non è sempre morbida.
La risposta del 184 CV dunque è nettamente più incisiva. L'automatico aumenta reattività e fluidità di utilizzo, sebbene lasciando percettibili le cambiate, e sfrutta meglio l'erogazione dei 445 Nm a 2.000 giri/minuto.


È dunque sicuramente la versione più adatta per un utilizzo trasversale, nonostante il 2.2 resti comunque un po' ruvido alle basse velocità. Ottima la tenuta di strada grazie poi alla trazione integrale.
La dotazione di sicurezza, di serie, è molto ricca: include la frenata automatica d'emergenza, l'avviso per l'angolo cieco che funziona anche in retromarcia, in uscita dai parcheggi, e il mantenitore attivo di corsia che funziona in maniera puntuale e naturale, contribuendo al senso di comodità di guida.
Curiosità
La CX-5 è la best seller di Mazda in Europa. La sua clientela e in generale quella del suo segmento, nonostante il passaggio verso l'elettrificazione, è ancora fortemente legata ai propulsori diesel. Ecco perché non ci sono segni di ibridazione, nemmeno leggera, cioè di tipo "mild", nella gamma. Ad accontentare chi invece cerca qualcosa di elettrificato, invece, ci penserà la nuova CX-60, con una piattaforma pronta ad ospitare sia soluzioni mild-hybrid che plug-in hybrid. È attesa per la seconda metà del 2022.
Prezzi
Affianco alle tre nuove versioni Newground, Homura e Signature, già "confezionate" con un carattere distinto, restano disponibili i già conosciuti allestimenti Business e Exceed.
Il listino si apre coi 34.200 euro richiesti per il Business con il 2.0 benzina 165 CV con cambio manuale e trazione anteriore. La stessa configurazione in allestimento Exceed costa 36.950 euro, che diventano 39.250 se si opta per l'integrale. Lo step di potenza da 194 CV costa 42.650 euro, sempre in variante Exceed, con 4x4 e cambio automatico.

Venendo ai diesel, il 2.2 con 150 CV col cambio manuale e la trazione anteriore costa 36.700 euro per la Business e 39.450 euro per la Exceed, che costa 41.750 se si sceglie il 4x4. La più potente 184 CV è offerta direttamente col cambio automatico e la trazione integrale per 44.750 euro.

Il cambio automatico, quando non di serie, costa 2.000 euro, e la dotazione si può ampliare col Business Pack (1.200 euro) oppure con l'Exceed Plus Pack (1.750/2.400 euro a seconda dello schema di trazione).
Per quanto riguarda le nuove versioni, la Newground (disponibile col 2.0 benzina da 165 CV e il 2.2 diesel da 150 CV) parte da 36.500 euro, la Homura da 38.700 euro e la Signature da 40.250 euro.
Fotogallery: Foto Mazda CX-5 2022
Mazda CX-5