A guardarla la BMW i4 sembrerebbe una classica berlina coupé che nulla ha di diverso dalla Serie 4 Gran Coupé. Doppio rene XXL, 5 porte (ha un comodo portellone posteriore), cofano lungo e forme classiche. Ma la "i" che la accompagna è invece il simbolo della rivoluzione elettrica di Monaco di Baviera, la lettera che dice come quest'auto non abbia alcun tipo di motore endotermico, preferendogli un sistema a emissioni zero.
È il "Power of Choice" di BMW, la filosofia secondo la quale le auto elettriche della gamma non hanno uno stile proprio (come invece avviene per le rivali Audi e BMW), avvicinandosi il più possibile al design delle loro controparti endotermiche. Solo la calandra chiusa e i dettagli blu "tradiscono" la natura a batterie della i4. Un modello importante per la Casa perché, di fatto, è la prima vera concorrente dell'auto elettrica più venduta del mondo: la Tesla Model 3.
Esterni
Stile tradizionale dunque, una scelta rassicurante e magari terapeutica per tutti quei clienti che ancora hanno difficolta a digerire la parola "elettrico”. i 4,78 metri di lunghezza della BMW i4 sono caratterizzati dunque da linee molto levigate e filanti, come si conviene a una berlina/coupé, con qualche accenno di "muscolosità" nei punti giusti a dare quel giusto tocco di sportività tipico delle vetture bavaresi.

Non mancano naturalmente novità specifiche, come l'aerodinamica migliorata che passa dagli 0,26 della Serie 4 Gran Coupé a 0,24, merito tra le altre cose della calandra chiusa e del fondo quasi completamente carenato. Ci sono poi cerchi in lega specifici, anche loro con funzione aerodinamica.
Interni
Se all'esterno dunque cambia poco, gli interni della BMW i4 riprendono parte dell'arredamento dell'ammiraglia elettrica iX, anticipando quanto vedremo tra non molto anche a bordo della Serie 3 restyling.

La plancia quindi è dominata da un doppio monitor curvo con 10,4" per la strumentazione e quasi 15" per l'infotainment, leggermente rivolto verso il guidatore. Ad animarli c'è il sistema operativo firmato Google, quell'Android Automotive sempre più protagonista su molti modelli recenti di vari costruttori.
Non mancano la connettività 5G per scaricare velocemente gli aggiornamenti OTA (Over the Air), la compatibilità con Android Auto ed Apple CarPlay e tante funzioni dedicate alla marcia elettrica. Tra queste la pianificazione del viaggio che tenga conto di autonomia e soste per la ricarica.
La sensazione generale è quella di trovarsi a bordo di un'auto più moderna rispetto alla gamma endotermica, anche perché sono stati eliminati molti tasti fisici, che trovano posto ormai unicamente sul tunnel centrale, dove rimane la comoda manopola per gestire l'infotainment, per chi ancora non ha confidenza con comandi vocali evoluti o gesture. Detto della tecnologia, il resto è "da BMW": grande cura per i materiali e gli assemblaggi, senza sbavature anche là dove non cade lo sguardo.

La pecca riguarda lo spazio posteriore: condividere la piattaforma con modelli endotermici significa non avere un pavimento perfettamente piatto (il tunnel centrale c'è e si fa sentire), col risultato che sul divanetto si sta comodi in 2, con sufficiente spazio per le gambe mentre la forma spiovente del tetto penalizza i passeggeri più alti.
Come detto la BMW i4 è una berlina 5 porte e il portellone posteriore è davvero comodo quando si tratta di caricare e scaricare bagagli, con una "bocca" generosissima e spazio che pur non essendo a livello della Tesla Model 3 e suoi 540 litri di capacità, si difende bene con 470 litri, 1.300 se si abbattono gli schienali posteriori.

Guida
Sembra forse strano per un brand come BMW, ma la i4 rappresenta la prima elettrica non rialzata della Casa: tutto è iniziato infatti con una compatta/multispazio come la i3 per poi proseguire con i SUV iX3 e iX. La berlina emissioni zero dunque è quella che, per piacere di guida e sensazioni, ha davanti la sfida più ardua perché i termini di paragone sono Serie 3 e Serie 4. Modelli - anche - a trazione posteriore, come posteriore è la trazione della i4 in prova.

Si tratta infatti della versione i drive40, mossa da un singolo motore accoppiato all'asse posteriore, con 340 CV e 430 Nm a disposizione. Numeri che la avvicinano alla Serie 4 Gran Coupé M440i xDrive, rispetto alla quale il peso aumenta considerevolmente (siamo a quota 2.125 kg) e lo 0-100" è di 1" superiore: 5,7" contro 4,7". Differenze di cronometro e basta, perché la BMW i4, complice anche l'assetto piatto, il baricentro estremamente basso (le batterie sono sotto il pavimento) e la prontezza intrinseca del motore elettrico è bella da guidare.
Certo, la fisica è un elemento che non si può non prendere in considerazione e l'inerzia delle 2 tonnellate e passa si fa sentire in curva - occhio quindi a non esagerare e chiedere più del dovuto - e se guidata a dovere restituisce piacevoli sensazioni. Anche a livello di comfort.


Se infatti un'auto elettrica è già di per sé silenziosa, il lavoro dei tecnici BMW è stato certosino, annullando fruscii aerodinamici e le asperità del terreno. Una capacità di smorzare e filtrare le asperità del terreno, merito di una messa a punto esemplare di telaio e sospensioni.
Nota di merito anche per la taratura degli ADAS, con i vari cruise control e mantenitore attivo della corsia a dare vita alla guida assistita di Livello 2, i cui sensori permettono anche di gestire la rigenerazione attiva: quando si è imbottigliati nel traffico al rilascio dell'acceleratore l'intensità della frenata rigenerativa ha un livello particolarmente intenso, mentre su strada libera lascia che la BMW i4 scorra maggiormente.
E a proposito di efficienza, durante la prova (tra Roma e il lago di Bracciano, per un totale di 118 km) il consumo medio è stato di 18,1 kWh/100, pari a circa 490 km di autonomia, a fronte dei 590 dichiarati. Non c'è invece stato tempo di testare la ricarica delle batterie, agli ioni di litio da 81,5 kWh effettivi, ma potenze e tempi dichiarati sono in linea con la concorrenza: parliamo di 11 kW in AC e 205 kW come picco in DC.

Curiosità
Come sulla iX3 anche la i4 dispone degli "iconic sound", suoni elettronici che accompagnano la guida, simulando l'andamento che avrebbe un motore endotermico, messi a punto scomodando Hans Zimmer, compositore tedesco famoso per aver creato la colonna sonora (premio Oscar) del Re Leone e della trilogia di Batman di Nolan.
Prezzi
I prezzi della BMW i4 partono dai 60.900 della eDrive 40 Sport, circa 2 mila euro in più rispetto a una Serie 4 benzina da 245 CV, mentre per la MSport ci vogliono 66.000 euro. Al top c'è la i4 M50 Sport, con 2 motori elettrici (uno per asse), 544 CV, 800 Nm e 0-100 in 3,9".
Guardando alla concorrenza, in attesa della Mercedes EQE che è un filo più grande, la vera rivale diretta è la Tesla Model 3 in versione long range, proposta a partire da 58.600 euro con quasi tutto di serie.