Ci sono auto che alimentano costantemente i nostri sogni, modelli che per tanti appassionati rimarranno un mito, per tutta la vita. La Subaru Impreza STi, tanto per fare un esempio, per il nostro Andrea-neopatentato era tra le macchine per cui non dormiva la notte e ora, grazie al “Perché Comprarla Classic”, il sogno si è trasformato in realtà. Pronti a salire a bordo di una rarissima WRX STi Spec C Team Arai?
Storia
Annunciata nel 1992 per sostituire la Leone, l’Impreza di fatto viene lanciata dal 1993 con le due varianti previste per l’Italia, berlina e compact wagon, con la 2.0 Turbo da 211 CV che arriva nel ‘94, ma è nel '95 che si festeggia il primo titolo nel mondiale Rally, con al volante il leggendario Colin McRae, seguito da Sainz. Le vittorie nel WRC e la fenomenale trazione integrale 4WD fanno innamorare i fan dell’Impreza che tra nel tra il ‘97 e il ‘98 si concede un lieve restyling, sia fuori che dentro, con la potenza che nel 1999 sale a 218 CV.


La seconda generazione di Impreza arriva invece nel 2001, più voluminosa e pesante, con la WRX che annovera 218 CV (225 CV col restyling), mentre la Subaru Tecnica International torna a far parlare di sé con la STi da 265 CV, commercializzata in Italia all’inizio del 2002. Di lì a breve invece è il momento di un restyling che dice addio ai fari tondi, mentre sempre nel 2003 Petter Solberg agguanta un altro titolo e in Subaru lo ringraziano dedicandogli una edizione limitata.
Nel 2005/2006 invece il look si aggiorna ulteriormente, ma è sotto al cofano che le cose cambiano, anzi crescono, con la cubatura che arriva a duemila e cinque, mentre la potenza tocca i 280 CV sulla STi, 230 per la WRX. Fanno ovviamente eccezione le celebri e ultra raffinate SPEC C, come la S204 e la RA-R oltre a quella nostra prova, tutte con specifiche racing, alleggerimenti, rinforzi e soprattutto, motore 2.000 di cilindrata.


Tutto poi cambia radicalmente in quel di Francoforte nel 2007 con un rinnovamento importante della gamma e l’Impreza che si trasforma in Hatchback, arrivando con la STi a ben 300 CV di potenza. Offerta poi anche in variante 4 porte dal 2011, questa STI ci accompagnerà poi all’ultima generazione di Impreza WRX STi, che saluta il motore Boxer EJ20 e gli appassionati italiani coi 55 esemplari della Final Edition destinati al nostro mercato e che vengono venduti rapidamente tra il 2018 e il 2019 con la quinta evoluzione di questo modello che apre un nuovo capitolo per il Costruttore giapponese.
Pro & Contro
Per molti, una Version Limited come quella della nostra prova è la quint’essenza del significato STi, un’auto che in questa specifica configurazione è fatte per andare forte e basta.
Motore boxer 2.0 turbo da 280 CV, cambio manuale a 6 rapporti e, come tutte le SPEC C, qui si sono risparmiati circa 100/120 kg di peso rispetto alla STi standard facendo a meno di materiali fono assorbenti, vernici pesanti, ma adottando al contempo rinforzi sulla scocca e sugli attacchi dei duomi.
L’erogazione è piena, anche in basso, ma è da metà del contagiri che si percepisce l’irruenza di questa nipponica di razza che, tra le curve, è davvero intuitiva. Parte del merito di un handling così appagante, oltre all’assetto più basso di 10 mm, va poi allo sterzo più diretto, un’esclusività delle WRX STi destinate al mercato giapponese che vantano un rapporto di 13:1 e non 15:1 come per le STi europee.


Prezzo
Se fino a qualche anno fa per una “old” (ovvero le pre-2001) bastavano poche migliaia di euro, oggi per delle WWW, Plus, LTD o WRX3 possono non bastare 20.000 euro, idem per una primissima limited edition dedicata a Colin McRae. A poco di più invece si trovano delle STi di seconda generazione, mentre nell’orbita dei 30.000 si passa alle 2.5 WRX STi hatchback o berline di terza generazione.
Oltre alle my 2006 e 2007 che si stanno avvicinando ai 35/40.000 euro, ricercatissime sono poi le 2.0 Turbo restyling, con la Petter Solberg per cui si è arrivati a cifre da capogiro, mentre per delle Spec C di importazione (come Team Arai, S203, 204 o Ra ed Ra-R) il prezzo lo fa letteralmente chi vende, considerando la rarità di queste versioni limitate in Europa e anche i costi di conversione in guida a sinistra.