La definizione è tutto un programma, ma svela molto dell'identità del nuovo QX30. Premium, per identificare subito il posizionamento nella fascia alta del segmento C crossover, quello, per intenderci, dell'Audi Q3, della nuovissima BMW X1 e della Mercedes GLA. Proprio con quest'ultima (oltre che con Classe A e Infiniti Q30), la QX30 condivide il pianale, in virtù degli accordi fra il Gruppo Daimler-Benz e quello Renault-Nissan. Svelata in forma di concept al Salone di Ginevra del 2015, la QX30 debutta in contemporanea al Salone di Los Angeles e a quello di Guangzhou in corso in questi giorni: non si tratta certo di un caso, se Infiniti ha deciso di puntare prima sull'Europa, poi su USA e Cina: proprio in questi mercati il nuovo crossover è chiamato a convincere un gran numero di clienti.

 

Un design molto "active"

 

Tornano alla definizione, basta dare un rapido sguardo al QX30 per comprendere come mai sia stata scelta la parola active: parafanghi muscolosi scolpisono la fiancata, mentre il frontale è a dir poco minaccioso, con quella calandra racchiusa tra due fanali che sembrano guardare con aria di sfida chiunque si pari di fronte alla vettura. Dietro, il lunotto piccolo, il montante spesso e molto "tornito", insieme al doppio scarico che si fa spazio fra la protezione sottoscocca, toglie ogni dubbio residuo. Molto "active" è anche l'abitacolo con design asimmetrico, focalizzato cioè sul guidatore, che è il vero fulcro della QX30 e attorno al quale si sviluppa tutto il resto. A proposito di interni, da sottolineare i sedili con "supporto spinale" per minimizzare lo stress sulla schiena, mentre l'interfaccia uomo-macchina è assolta dal sistema InTouch con schermo da 7", riconoscimento vocale e connettività avanzata verso gli smartphone. Numerosi, infine, gli accostamenti e i materiali fra i quali poter scegliere: inserti neri, bianchi o beige, pelle Nappa o tessuto...

 

Una meccanica 100% "crossover"

 

Molto difficilmente il cliente tipo di una vettura come la QX30 si prenderà mai la briga di andare in fuoristrada. Ecco perché il team di 750 ingegneri coinvolti nello sviluppo della vettura, sulle strade europee e giapponesi, si è concentrato prima di tutto sulla messa a punto di un setup in equilibrio fra piacere di guida e comfort. Il risultato, secondo Infiniti, è che la vettura restituisce un feeling molto diretto attraverso il volante e risponde immediatamente agli input del guidatore, senza però risultare estrema, anzi. Se poi ci si vuole avventurare in offroad, non mancano le versioni con la trazione integrale, con una ripartizione che può arrivare fino al 50:50 fra avantreno e retrotreno. Amate la "vita comoda"? C'è anche il cambio automatico, volendo: un sette marce a doppia frizione.



Infiniti QX30 e Q60| Salone di Ginevra 2016



I parafanghi muscolosi della Infiniti QX30 scolpiscono la fiancata, mentre il frontale è a dir poco minaccioso. La nuova Q60, invece, porta una ventata di freschezza nel settore delle sportive del Marchio giapponese di lusso di Nissan e lo fa con uno stile aggressivo e dinamico molto vicino a quello della sorella a quattro porte Q50.

Fotogallery: Infiniti QX30, il "premium active crossover" [VIDEO]