Nella mia personalissima classifica dei lavori più stressanti del mondo, quello di “addetto allo sviluppo della nuova Porsche 911” è in cima alla lista. Intendiamoci, non penso che in quel di Zuffenhausen si lavori male e credo che far parte della squadra responsabile di un’icona dell’automobilismo sia incredibilmente stimolante. La 911 però non è un’auto normale e da più di 50 anni rappresenta la quint’essenza della sportività in tutte le salse, da quella “per tutti” della Carrera normale, a quella capace di portarsi a casa il record sul giro sul Nurburgring come la GT2 RS. Ecco perché dare vita alla nuova generazione deve essere la madre di tutti gli stress.

Perché è un'auto amata da ogni parte del Globo. Perché si tratta di un modello con uno stile che negli anni si è sempre evoluto senza mai stravolgersi, con quel motore a sbalzo che ha subito 2 principali passaggi rivoluzionari (e molto discussi): l’abbandono del raffreddamento ad aria prima e la sovralimentazione poi. Oggi, come ampiamente anticipato, al Salone di Los Angeles 2018 la Porsche 911 si presenta con la nuova generazione, l’ottava, sulla scia di quelle che l’hanno preceduta: uno stile inconfondibile e tante rivoluzioni sotto pelle.

Porsche 911 Carrera (992) 2019

Si inizia con la “S”

La prima rivoluzione è forse quella più scontata: l’aumento di potenza che porta il 6 cilindri boxer della nuova Porsche Carrera S a quota 450 CV, vale a dire 30 CV in più rispetto all’attuale generazione, grazie a una nuova iniezione ed efficienza di turbo (si, la 911 è turbo) e impianto di raffreddamento.

Così, dicono i dati ufficiali, lo 0-100 si conclude in 3,7” secondi per la Carrera S e 3,6” per la 4S, ben 0,4” secondi in meno ai modelli pronti per la pensione. Se poi si opta per il Chrono Package si limano ancora 0,2”, per chi non si accontenta. Rimanendo in tema di numeri, la scheda tecnica dice che la 911 S a trazione posteriore tocca i 308 km/h mentre la versione a trazione integrale a 306, con consumi medi (calcolati secondo il ciclo NEDC) rispettivamente di 8,9 e 9 litri ogni 100 km.

Ad accompagnarlo c’è un nuovo cambio automatico a 8 rapporti, lo stesso PDK della Panamera. Addio definitivo al cambio manuale quindi, a meno che la Carrera “normale” non voglia fare un regalo ai nostalgici, ma non c’è da scommetterci.

Gioco d’abilità

A prima vista la gallery qui sotto potrebbe sembrare quella della 911 attuale oppure a un leggero restyling. È la dura legge del mito, sempre fedele a sé stesso ma capace di rinnovarsi volta dopo volta, generazione dopo generazione. Basta sapere dove guardare.

E allora ecco il frontale più largo di 45 mm, con prese d’aria più generose e i passaruota più muscolosi. Ci sono poi le nuove luci anteriori a LED e il nuovo disegno del cofano. Tutto nato per dare una migliore aerodinamica alla 911, ed ecco allora che anche le maniglie delle portiere cambiano ed ora, quando l’auto è in movimento, rientrano a filo con la carrozzeria.

Il posteriore è forse la parte che cambia di più, allineandosi allo stile della Casa con la sottile linea luminosa a LED che unisce le altrettanto sottili luci ai lati. In mezzo il grosso spoiler a scomparsa che, nei listelli del radiatore, integra altre 2 corte barre luminose.

Porsche 911 Carrera (992) 2019

La 911 dell’era digitale

Se siete mai saliti a bordo di una moderna Porsche 911 avrete notato la selva di pulsanti e pulsantini che ne addobbano plancia e tunnel centrale. Clima, scarico, infotainment: un pulsante per ogni cosa. Ora guardate l’abitacolo della nuova 911. I designer hanno dato un netto colpo di spugna, mantenendo solo lo stretto indispensabile, lasciando al grosso monitor da 10,9” il compito di mostrare ogni volta il comando giusto.

Volume, climatizzatore, (nuova) leva del cambio e poco altro: ecco cos’è rimasto dalla bonifica di pulsanti, donando così alla sportiva tedesca una pulizia estrema. Subito sotto il monitor del PCM (Porsche Communication Manager, l’infotainment di Zuffenhausen) ci sono altre 5 levette per richiamare i principali menù.

Una novità in linea con le sorelle maggiori che si accompagna a una prima assoluta su una 911: la strumentazione (quasi) completamente digitale. “Quasi” perché al centro del monitor sopravvive il contagiri analogico. Tutto il resto è affidato a minuscoli pixel che danno vita agli altri 4 elementi circolari.

Carico di tecnologia che di serie offre navigatore satellitare online e Porsche Connected Plus e come optional può contare anche su un sistema di telecamere a infrarossi, per vedere anche al buio grazie alle immagini proiettate direttamente sul monitor.

La 911 intelligente

In un mondo di aiuti alla guida sempre più evoluti anche la Porsche 911 non può fare a meno di sistemi che veglino su guidatore e passeggero, sempre però nel rispetto del piacere di guida. Nell’attesa di sapere come e quanto sia bella da guidare la nuova generazione, ci accontentiamo di prendere nota delle nuove tecnologie che la abitano.

Prima di tutto debutta il Wet Mode, ovvero la modalità di guida che permette alla 911 di capire in autonomia se la strada davanti a lei è bagnata e si adatta alle condizioni del terreno, avvertendo il guidatore. Ci sono poi la frenata d’emergenza, il cruise control adattivo con funzione stop&go e il mantenimento di corsia. Tutti sistemi offerti di serie.

Porsche 911 Carrera (992) 2019

Il pacchetto di tecnologie comprende anche 3 differenti app: Road Trip, 360+ e Impact. La prima mostra itinerari particolari da percorrere con la propria 911, mostrando punti di interesse e hotel selezionati dove soggiornare, mentre la seconda offre un “personal lifestyle assistant” per la vita di tutti i giorni.

La più particolare però è la terza: la app Porsche Impact infatti calcola l’impatto ambientale della nostra 911 in termini di emissioni di CO2 e propone differenti associazioni ambientaliste cui fare donazioni, così da compensare il nostro livello di inquinamento.

Dove, come e quando

Il debutto al Salone di Los Angeles segna per la nuova Porsche 911 anche il “via” alle prenotazioni, ma solo ed esclusivamente per le versioni Carrera S e 4S, con listino che in Italia parte da 123.999 euro per la trazione posteriore e 132.051 per l’integrale.

Più avanti arriveranno le altre versioni della 911, con diversi step di potenza e (con ogni probabilità) anche l’inedita versione ibrida plug-in. Ma questa è un’altra storia.

Fotogallery: Nuova Porsche 911