I giapponesi sono persone di parola quando fanno una promessa la mantengono. Non stupisce quindi che guardando le prime foto ufficiali della nuova Mazda3 sembri quasi di trovarsi davanti dalla Concept Kai, prototipo presentato lo scorso anno con l’intenzione di mostrare lo stile della nuova compatta giapponese. Promessa mantenuta: tra la concept e la sua versione di serie le differenze all’esterno sono davvero poche e riguardano particolari come gli specchietti retrovisori, le maniglie delle portiere (non più a filo con la carrozzeria) e il disegno dei fari, lievemente modificato.
La compatta un po’ coupé
C’è quindi il muso lungo che termina con una mascherina a nido d’ape praticamente perpendicolare al terreno, con ai lati i gruppi ottici sottili caratterizzati dal disegno circolare delle luci. Disegno circolare che torna anche nelle luci posteri, sempre a sviluppo orizzontale.

Proprio il posteriore è la parte che varia maggiormente rispetto alla generazione attuale di Mazda3, con i montanti che mettono su muscoli e assumono dimensioni taglia XXL, dando vita a linee quasi da coupé, col lunotto che scende dolcemente verso la coda. Un disegno che ricorda, alla lontana, l’Alfa Romeo Brera.
Una carrozzeria fedele al Kodo Design, il linguaggio stilistico che accompagna tutte le auto firmate Mazda, fatto di linee semplici e dinamiche, con un contrasto tra linee nette e rotondità, che danno vita a una carrozzeria lunga 4,45 metri, larga 1,79, alta 1,44 e con passo di 2,72.
Less is more
Oltre a Kodo Design l’altra “parola magica” che dà vita a tutte le Mazda è Jinba Ittai, termine giapponese che indica il rapporto di simbiosi tra cavallo e cavaliere che sui modelli della Casa giapponese si traduce in semplicità di design e comandi.
L’impostazione generale rimane quella della Mazda3 attuale, col monitor dell’infotainment in posizione rialzata e ora con diagonale di 8,8”. Anche la grafica è stata ridisegnata, così da risultare più intuitiva. Sotto rimangono i comandi per il climatizzatore e nient’altro, così da creare un’estrema pulizia stilistica.

Varia anche l’impostazione del tunnel centrale: la rotella per gestire l’infotainment ha un diametro maggiorato e la leva del cambio, sia manuale sia automatico, sistemata in posizione più avanzata così da essere più comoda. Aumenta la comodità anche l’aumentata escursione del volante in profondità.
Il rapporto tra automobilista e auto passa anche attraverso l’udito e così i tecnici Mazda hanno migliorato l’impianto stereo, sistemando casse e subwoofer in posizioni strategiche così da migliorare la diffusione del suono.
Ancora più sicura
Come ogni nuova generazione di auto anche la nuova Mazda3 aumenta considerevolmente quantità e qualità dei propri sistemi di sicurezza e aiuto alla guida, a partire dal Driver Monitoring System. Grazie a una telecamera e led a infrarossi il sistema può capire quando il guidatore presenta segni di stanchezza, avvertendolo e pre-allertando l’impianto frenante, così da ridurre lo spazio d’arresto.
Della squadra fanno parte anche la frenata d’emergenza, il Cruising & Traffic Support che unisce cruise control adattivo e mantenitore di corsia.
Il benzina come il diesel
Altra promessa mantenuta: la nuova Mazda3 sarà la prima auto a montare i nuovi motori Skyactiv-X, ovvero unità a benzina che funzionano (e consumano) come i diesel. Una quadratura del cerchio che sfrutta lo scoppio della miscela aria – carburante innescato sia per compressione, sia grazie a candele e monta anche il nuovo sistema ibrido M Hybrid. Tecnologia innovativa che Giuliano ha provato a raccontato in un test drive di qualche mese fa.

Per i più tradizionalisti ci saranno poi i classici motori benzina di 1,5 e 2 litri e diesel di 1,8 litri, tutti riveduti e corretti per assicurare minori consumi ed emissioni. Al loro fianco ci saranno trasmissioni manuali o automatiche a 6 marce.
Probabilmente abbinata unicamente al 1.8 Skyactiv-D ci sarà la nuova trazione integrale AWD i-Activ, con sistema di rilevamento del carico verticale sulle 4 ruote che, grazie al lavoro congiunto col G-Vectoring Control Plus, gestisce la distribuzione della coppia tra anteriore e posteriore.