Non è vero che l'auto elettrica non inquina niente! Oppure Sapete quanto è complesso produrre le batterie? E poi vanno pure smaltite... Obiezioni di questo tipo le leggiamo tutti i giorni quando si parla di auto elettriche e si scontrano correnti di pensiero più o meno favorevoli a questa accelerazione politica-normativa per una mobilità a zero emissioni. Le prime risposte arrivano direttamente dall'industria dell'auto che a questo "passaggio" sta lavorando con l'ambizione di azzerare le emissioni di CO2 nell'intero ciclo di vita dell'auto.
Per avere una prima visione su scelte e programmi avviati per la produzione di un'auto elettrica di seconda generazione, più sostenibile e neutra nelle emissioni di CO2 abbiamo incontrato ingegeri e manager di Volkswagen che ci hanno anticipato di volerlo fare con la ID. che sarà in vendita nel 2020. L'obiettivo è produrre già dalla fine di quest'anno la prima auto elettrica del gruppo Volkswagen con una "carbon footprint" neutra, ovvero senza emissioni di quella anidride carbonica che contribuisce al riscaldamento globale.

Un milione di tonnellate di CO2 risparmiate ogni anno
Nelle intenzioni della Casa di Wolfsburg la Volkswagen ID. che sarà in vendita nei primi mesi del 2020 dovrà ridurre le emissioni di CO2 di 1 milione di tonnellate all'anno e questo nella sola fase produttiva. Per fare un esempio concreto, è la stessa quantità di anidride carbonica emessa da una centrale elettrica a carbone per fornire elettricità a 300.000 case. Questo è solo il nuovo impulso dato da Volkswagen (dopo il modello di fabbrica Think Blue del 2011 e dopo il caso Dieselgate) alla futura decarbonizzazione del settore trasporti che da solo incide per un 14% sul totale delle emissioni di gas serra.
L'intero ciclo di vita dell'auto, dalle materie prime, all'uso su strada e alla rottamazione, non dovrà impattare sul nostro clima e questo, lo dice Thomas Ulrich responsabile della e-mobility Volkswagen, "è una delle sfide più grandi dei nostri tempi". Ciò significa che oltre alla CO2, gas climalterante responsabile per circa il 15% dell'effetto serra, occorre ridurre tutti i livelli di emissioni della filiera auto, dai fumi delle fabbriche passando per le fasi di verniciatura e smaltimento, senza dimenticare che al momento l'auto elettrica è quella che per viaggiare non emette nulla allo scarico.
Insomma, per Volkswagen l'auto elettrica, a differenza di quella con motore a combustione interna, ha grandi margini di miglioramento in termini di impatto ambientale, un potenziale ancora poco sfruttato che il costante calo del prezzo dell'elettricità da energie rinnovabili promette di rendere sempre più economicamente ed ecologicamente vantaggioso.

9 miliardi di euro di investimento
Il piano industriale per l'auto elettrica Volkswagen parte con la ID. che sarà in produzione dal prossimo autunno nello stabilimento di Zwickau e nella fabbrica di vetro di Dresda, un piccolo impianto modello che con l'attuale e-Golf è la vetrina della mobilità sostenibile firmata VW. Dal 2022 saranno a pieno regime per la ID. anche le fabbriche di Emden e Hannover.

A seguire ci sarà il SUV ID. Crozz, la monovolume in stile "Bulli" ID. Buzz e la berlina elettrica ID. Vizzion. In tutto, entro il 2025, i modelli elettrici Volkswagen saranno 20, con un investimento di 9 milioni di euro nella "e-mobility" entro il 2023.
ID. L'elettrica che cambierà la storia VW
Meno anidride carbonica in tutta la vita dell'auto
Oltre alla fase produttiva in fabbrica che utilizza energia da fonti rinnovabili, la Volkswagen ID. adotta programmi di compensazione in progetti climatici (come la riforestazione) per bilanciare le emissioni di CO2 ineliminabili. A questo si aggiunge poi la produzione in Europa di batterie con energia 100% green e materie prime come manganese, litio e cobalto ottenute in maniera sostenibile e certificata da organismi internazionali. Tutti i fornitori di metalli ed elementi chimici per le batterie devono rispondere a rigorosi e trasparenti protocolli di sostenibilità ambientale ed etica per le fasi di estrazione, condizioni di lavoro e trasporto standardizzate attraverso la Global Battery Alliance.
Un altro aspetto importante è quello della ricarica "pulita" dell'auto elettrica, il pieno che Volkswagen propone con la sussidiaria Elli. Questa è in grado di offrire, per il momento in Germania, una fornitura di elettricità da fonti 100% rinnovabili chiamata Naturstrom, sia da wallbox domestiche che da colonnine pubbliche con l'app dedicata.
Non meno importante è la fase di smaltimento e riciclo delle celle batteria agli ioni di litio nell'impianto pilota di Salzgitter; queste possono avere una seconda vita come accumulatori domestici o per apposite colonnine di ricarica veloce, oppure riciclate fino a separare metalli ed elementi chimici necessari a costruire nuove batterie. Al momento lo stato dell'arte nel riciclo batterie di trazione auto prevede un recupero del 53% del peso, mentre lo stabilimento di Salzgitter parte con un obiettivo di 72% di riciclo e tende alla possibilità di raggiungere in futuro il 97% di recupero.

Autonomia fino a 550 km
A questo punto non ci resta che dare appuntamento fra circa un anno alla Volkswagen ID., quando i primi esemplari saranno su strada e processi e tecnologie si saranno evoluti in chiave "zero CO2". Prima di allora possiamo ricordare che la ID. di serie avrà dimensioni simili alla Golf e anche un prezzo vicino a quello di una Golf TDI di oggi, anche inferiore ai 25.000 euro di base. La batteria sarà disponibile con diverse capacità e con autonomia massima (ciclo WLTP) compresa fra 330 e 550 km.
Per la ricarica è prevista sia quella più lenta domestica che quella più veloce a corrente alternata, con wallbox (11kW AC, 22kW DC) o colonnina; come sulle altre elettriche Volkswagen resta disponibile la carica fast a corrente continua sino a 100 kW.