In casa BMW i restyling di metà carriera sono noti internamente come LCI, che in inglese significa Life Cicle Impulse (traducibile con “impulso nel ciclo vita”). I restyling perciò non sono considerati interventi profondi con i quali far cambiare aspetto all’auto, ma danno nuovi impulsi a vetture già sulla breccia che vanno solo rinfrescate: a cambiare sono il design interno delle luci, i fascioni e pochi altri dettagli. Ci sono però delle eccezioni.
Una di queste è la Serie 5 ibrida plug-in, che in questo periodo sta effettuando i test di sviluppo in vista dell’appuntamento con l’LCI, atteso secondo indiscrezioni all’inizio del 2020.
Con 6 cilindri fa più strada
Il suo LCI sarà quasi sicuramente più corposo rispetto alla tradizione, perché il sistema ibrido plug-in verrà profondamente aggiornato, sulla scia di quanto visto con la 745e: il motore a benzina dovrebbe essere il 6 cilindri di 3.0 litri e le batterie arriveranno a stoccare 12 kWh, mentre il motore elettrico (contenuto nella scatola del cambio) continuerà a sviluppare più di 100 CV.
Oggi invece la Serie 5 ibrida ha un 4 cilindri di 2.0 litri, batterie da 7,4 kWh e sviluppa una potenza combinata di 252 CV, mentre la potenza della versione LCI dovrebbe superare i 280 CV. A migliorare saranno anche le percorrenze nella modalità di guida a zero emissioni, che dovrebbero attestarsi a circa 50 chilometri (un dato in linea con il vecchio modello) nonostante il passaggio al più severo ciclo di misurazione WLTP.
Anche le rivali A6 e Classe E sono ibride
Solo affinamenti per il design
Gli stilisti invece non avranno pari libertà, perché la rinnovata Serie 5 ibrida – dovrebbe chiamarsi 545e – sarà ristilizzata in pochi dettagli esterni. Fra questi ci sarà la mascherina, che diventerà più ampia come già visto per la Serie 7. Dentro invece sarà rinnovato il sistema multimediale.