Sono passati pochi giorni da quando Bugatti ha scioccato la comunità di appassionati con un record devastante che ha visto un esemplare di Chiron, appositamente preparato, infrangere il muro delle 300 miglia orarie: 490,48 km/h, per l’esattezza.
In pratica, la velocità raggiunta con Andy Wallace sul circuito di Ehra Lessien, 98,17 km/h in più rispetto alla punta massima raggiunta dalla McLaren F1 nel 1998 con lo stesso Wallace al volante. Quali sono, dunque, i segreti di questo record che, a quanto pare, non sarà più replicato dalla Casa di Molsheim?
Chi sono le prossime attese per la sfida al record?
Le gomme sono le protagoniste principali
Indubbiamente motore e aerodinamica hanno giocato un grande ruolo, visto che entrambi questi aspetti sono stati modificati in maniera consistente, ma la maggior parte del merito se lo prendono le Michelin Pilot Sport Cup 2.
Gomme che il produttore francese ha sviluppato specificamente per Bugatti, usando tecnologie e metodi che fino ad oggi avevano visto applicazione solo sui pneumatici dello space shuttle. Una delle principali differenze dalla versione di primo equipaggiamento è nelle tele sotto il battistrada, rinforzate in per gestire i 5300 G che devono sopportare a queste velocità elevatissime.
Per Bugatti i 515 km/h erano alla portata
In quel caso però, secondo la Casa, si sarebbe dovuto "barare" un po'. In riferimento al precedente record della Koenigsegg Agera RS, i tecnici hanno spiegato che tentare il record a quote più alte, come i 1600 m della Route 93 in Nevada, avvantaggia in termini di penetrazione aerodinamica visto l’aria più rarefatta.
All'aumentare della distanza dal livello del mare, l'aria si "assottiglia" e il numero di molecole nell'aria per unità di volume diminuisce. La ragione di ciò è il gradiente di pressione dell'aria nell'atmosfera, perché le masse dello strato d'aria superiore agiscono sulle masse dello strato inferiore.

Le molecole dell'aria inferiore sono compresse più che nell'aria ad alta quota, quindi la pressione è più alta. La pressione dell'aria scende di circa 1 hPa ogni 8 metri: a 1.000 metri, quindi, è solo circa l'88% di quella che è a livello del mare, circa 890 hPa. Una descrizione matematica esatta della curva di pressione non è possibile, tuttavia, a causa della dinamica meteorologica e di altri fattori.
Niente tentativi in Nevada in nome della sicurezza
"I nostri calcoli hanno dimostrato che saremmo stati più veloci di circa 25 km/h in Nevada", ha detto Stefan Ellrott, capo dello sviluppo. Ma la Casa ha deciso di non valutare questo tracciato perché: “La sicurezza viene prima di tutto in Bugatti".
Il percorso in Nevada "è molto lungo e va solo in una direzione - ha aggiunto -, i soccorsi avrebbero impiegato troppo tempo per arrivare in un punto in caso di emergenza. Inoltre, la strada ha una pendenza del 3%. Non ci avrebbe soddisfatto allo stesso modo stabilire un record lì".
Dopo il record spazio all’ironia
Come si fa il video a una macchina che sfreccia oltre 400 km/h? Semplice, ne usate una altrettanto veloce e da Instagram arriva un suggerimento ironico che in pochissimo tempo è diventato virale sul social.
Qualche numero interessante
- 136 m per secondo alla massima velocità
- 1600 m coperti in 11,8 secondi
- 1578 CV, i cavalli impiegati
- 25 i cm di lunghezza in più del corpo rispetto alla Chiron normale
- 4100 le rotazioni delle gomme al minuto