Ha praticamente le dimensioni di una Golf, ma non è una Golf. E’ un’auto di grande serie con prezzo base inferiore ai 30.000 euro (in Germania), ma non va né a benzina, né a gasolio. Parliamo della Volkswagen ID.3, l’elettrica della Casa tedesca con un’autonomia massima di 550 km che al Salone di Francoforte sfida la Nissan Leaf, best seller delle compatte a batteria, e vuole diventare il terzo modello epocale di Wolfsburg, dopo Maggiolino e Golf.
Basata sulla nuova piattaforma elettrica modulare MEB, la Volkswagen ID.3 arriverà sul mercato a metà 2020 con tre diverse capacità di batteria: 45, 58 e 77 kWh con autonomie rispettive di 330, 420 e 550 km secondo il ciclo WLTP.
Chiaramente VW, ma elettrica
Passando all’argomento che ancora guida la maggioranza dei clienti nella scelta dell’auto, lo stile, vediamo che la ID.3 è stata progettata per dimostrare la sua appartenenza alla famiglia Volkswagen, ma con inediti elementi formali che ne evidenziano la sua natura di compatta a zero emissioni.

La nuova cinque porte elettrica tedesca è lunga 4,26 metri, larga 1,80 metri, alta 1,55 metri e con un passo di 2,76 metri e questo significa che rispetto all’attuale Golf 7 è più sviluppata in altezza e ha più spazio interno con sbalzi ridotti.
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza | Passo | Peso a vuoto |
ID.3 | 4.261 mm | 1.809 mm | 1.552 mm | 2.765 mm | 1.719 kg |
Golf 1.0 TSI | 4.258 mm | 1.790 mm | 1.492 mm | 2.620 mm | 1.240 kg |
Con un peso a vuoto di 1.719 kg la Volkswagen ID.3 è di circa 470 kg più pesante della Golf 1.0 TSI (e 179 kg più della e-Golf), ma ha un piccolo vantaggio aerodinamico, con Cx di 0,26 contro lo 0,27 della Golf.
I fari fanno l'occhiolino
Del tutto nuovo è il trattamento dei dettagli e delle finiture esterne che dicono addio alle cromature e danno il benvenuto a tanti particolari illuminati con luci a LED. Anche il logo Volkswagen è tutto nuovo e rappresenta un’evoluzione minimalista di quelli visti nel passato (qui la storia del logo).

I fari anteriori sfruttano la tecnologia a matrice di LED che permettono col Dynamic Light Assist di attivare selettivamente solo alcune lampade dei fari abbaglianti per illuminare solo la strada e non le altre auto. La speciale versione di lancio ID.3 1st è anche in grado di “sbattere le palpebre” dei fari, come per salutare il proprietario dell'auto che si avvicina.
Portellone vetrato
Il frontale ha prese d’aria ridotte al minimo e la stessa calandra è ridotta a una sottile linea che unisce i fari anteriori e il logo, mentre il montante posteriore della Volkswagen ID.3 ha una grafica a diamanti che crea una transizione ottica verso il tetto scuro (apribile e in cristallo sulla 1st) e il portellone in vetro che si unisce allo specchio di coda nero. Anche i fari posteriori hanno un forte sviluppo orizzontale.
Imperano i comandi a sfioramento
L’abitacolo della Volkswagen ID.3 si caratterizza per l’assenza del tunnel centrale, cosa resa possibile dal motore elettrico posteriore e dalla batteria sotto il pianale. Ne consegue uno spazio a bordo definito “da record” per la categoria, progettato per cinque persone e con un bagagliaio da 385 litri (380 litri la Golf) di capacità. Guidatore e passeggero hanno a disposizione un compatto quadro strumenti digitale e un più grande schermo touch centrale da 10”, oltre ad un sistema di luci interne che cambiano colore e servono per allertare chi guida in caso di pericolo.

Quasi tutti i comandi sono del tipo touch a sfioramento, partendo dal volante per passare al climatizzatore e alla selezione delle luci, mentre gli unici pulsanti fisici restano quello dell’hazard e degli alzacristalli. I comandi vocali rispondo alla frase “hello ID.”. La leva del cambio, rotativa, è integrata nel cluster della strumentazione e somiglia molto a quella già vista sulla BMW i3.
Fotogallery: Volkswagen al Salone di Francoforte 2019
204 CV dietro
A Livello meccanico la Volkswagen ID.3 propone un motore elettrico sincrono a magneti permanenti integrato col cambio a marcia singola sull’asse posteriore. La trazione è ovviamente sulle ruote dietro è può contare su una potenza di 204 CV (150 kW) e una coppia massima di 310 Nm; questi dati sono relativi alla ID.3 1st.

La velocità massima è di 160 km/h per tutte le versioni della ID.3. Le componenti dei servizi, compresa l’aria condizionata e il servosterzo sono state alloggiate sotto il cofano anteriore.
La strada dell'elettrificazione per Volkswagen
Garanzia di 8 anni o 160.000 km per la batteria
La batteria, garantita per 8 anni o 160.000 km, ha una capacità effettiva di 58 kWh nel caso della ID.3 1st, un caricatore di bordo da 11 kW e la capacità di ricarica a corrente continua fino a 100 kW.

Questo significa che collegando la nuova elettrica tedesca ad una colonnina ultra veloce a corrente continua da 100 kW si ottengono 290 km di autonomia aggiuntiva in circa 30 minuti. L’autonomia complessiva è invece pari a 420 km.
Versione | Capacità batteria | Autonomia | Carica max. CA | Carica max. CC |
Entry level | 45 kWh | 330 km | 7,2 kW | 50 kW (100 kW opzionale) |
Intermedia | 58 kWh | 420 km | 11 kW | 100 kW |
Top | 77 kWh | 550 km | 11 kW | 125 kW |
Tre versioni, tre batterie
In un secondo momento la ID.3 sarà offerta anche in versione entry level con batteria dalla capacità ridotta a 45 kWh effettivi e autonomia di 330 km. In questo caso la potenza del caricatore di bordo a corrente alternata scende a 7,2 kW e quella a corrente continua è limitata a 50 kW (100 kW opzionale).

La top di gamma è la Volkswagen ID.3 con batteria da 77 kWh effettivi di capacità - al momento la più alta del mercato - che garantisce un’autonomia dichiarata di ben 550 km; la potenza massima di ricarica è di 11 kW (CA) e 125 kW (CC).