Per il lancio della sua inedita coupé con motore V8, la Ferrari Roma, la Casa del Cavallino rampante punta tutto sull’idea di una “Nuova Dolce Vita”, ovvero incarnare in una sportiva “2+” tutta la voglia di vivere e divertirsi espressa dalla Capitale fra la fine degli Anni ‘50 e i primi Anni ‘60 del secolo scorso.
Ma quali erano le auto della dolce vita? Quali Gran Turismo e "fuoriserie" hanno ispirato lo stile e la tecnica della Ferrari Roma? Scopriamolo assieme.
Le "fuoriserie" in Via Veneto
La Roma della dolce vita, quella fatta di memorabili feste, attori più o meno famosi (sia italiani che stranieri), dei primi paparazzi e del fermento culturale che ha fatto emergere importanti scrittori e poeti era anche attraversata dalle più belle auto dell’epoca.
Fotogallery: Ferrari Roma
C’era chi si faceva vedere a bordo delle coupé e cabriolet americane più grandi e vistose, ma c’era già chi puntava sulle supercar del tempo, GT e coupé 2+2 che potevano all’occorrenza accogliere amici e compagni di scorribande notturne in Via Veneto.
Motore davanti, trazione dietro
Nel suo avere il motore centrale-anteriore e la trazione posteriore la Ferrari Roma riprende in pieno lo spirito delle auto sportive 2+2 dell’epoca, tutte invariabilmente legate a questo schema meccanico.
Le prime supercar a motore centrale-posteriore sarebbero arrivate solo pochi anni più tardi, ma a due posti secchi, con la Lamborghini Miura del 1966 che però è già oltre la fine della dolce vita e del cosiddetto boom economico che l’accompagnava.
Ferrari 250 GT Berlinetta lusso
La vera antenata spirituale della Roma è una coupé del 1962, ma a due posti: è la Ferrari 250 GT Berlinetta lusso che nel periodo 1962-1964 incarna lo spirito delle linee filanti unite alla vera sportività e alle finiture di pregio.
Sono 351 le “lusso” prodotte in quattro anni con stile Pininfarina e carrozzeria Scaglietti caratterizzata dal lunghissimo cofano motore e coda tronca in stile 250 GTO.
Ferrari 250 GT 2+2
Un’ispiratrice della Ferrari Roma è la Ferrari 250 GT 2+2 (nota anche come 250 GTE, 250 GT/E) la prima vettura di Maranello in grado di ospitare quattro persone e prestigiosa protagonista della dolce vita romana. E’ stata prodotta fra il 1960 e il 1963 in 957 esemplari.
La Ferrari 250 GT 2+2 è una coupé con motore V12 da 3 litri e 240 CV che tocca i 212 km/h ed è diventata famosa anche per essere stata la prima Ferrari della Polizia. Era quella del maresciallo Armando Spatafora che l’aveva chiesta per inseguire i criminali romani, fin giù dalla scalinata di Trinità dei Monti.
La 2+2 cresce e diventa 330 GT
La sua erede è la Ferrari 330 GT 2+2, prodotta dal 1964 al 1967 in 1.099 esemplari, quando ormai la dolce vita era svanita, ma resta famosa per il frontale a quattro fari tondi della prima serie.
Il motore V12 è salito di cilindrata a quattro litri e la potenza tocca i 300 CV per 245 km/h di velocità massima.
Le altre italiane della dolce vita
Uscendo dall’area di Maranello troviamo altre protagoniste della dolce vita su ruote e fra queste non si possono dimenticare le altre 2+2 italiane prestigiose e potenti.
Fra queste ci sono la Maserati 3500 GT da 220-235 CV, la meno potente, ma apprezzatissima Alfa Romeo Giulietta Sprint, la spettacolare Lancia Flaminia GT Coupé e la rara Lamborghini 350 GT, arrivata però sul finire dell'epoca d'oro della dolce vita.
Hollywood sul Tevere
Dall’Inghilterra arriva invece nel 1961 un’altra mitica 2+2, la Jaguar E-Type che inizia a frequentare la dolce vita romana, un po’ meno rara dell’Aston Martin DB4 destinata a pochissimi appassionati.
I più facoltosi ed eccentrici vivevano invece la dolce vita romana a bordo di maestose Rolls-Royce Silver Cloud, ma soprattutto su “pinnatissime” cabriolet americane come Cadillac Eldorado, Chevrolet Impala e Ford Thunderbird, perfette ambasciatrici della Hollywood sulle rive del Tevere.