Il 2020 è un anno di grandi cambiamenti nella storia di smart, brand fondato nel 1996 da Daimler (gruppo al quale fa capo anche Mercedes). Non solo perché dal 2020 tutte le smart di nuova produzione saranno elettriche, ma perché la Casa tedesca si riorganizza e diventa per metà cinese.

Come annunciato a fine marzo 2019, infatti, nei giorni scorsi Daimler e la cinese Geely hanno dato via alla nuova joint venture, posseduta al 50% da entrambe, creata versando 700 milioni di euro come capitale sociale. Alla joint venture è stata infine ceduta smart.

Lo stile è tedesco, lo sviluppo cinese

La maggiore presenza della Cina per smart si riflette anche geograficamente; la sede della joint venture è basata a Ningbo, città con 8 milioni di abitanti a circa 220 chilometri a Shanghai. Daimler si occuperà del design e della progettazione dei futuri modelli, mentre Geely avrà la responsabilità del loro sviluppo e produzione.

Dal 2022 i primi nuovi modelli

Ma quali saranno i futuri modelli prodotti dalla “nuova” smart? Per ora sappiamo che verrà realizzata una piccola di segmento B, la prima di sempre per il marchio cino-tedesco, e verranno riproposte anche le citycar.

Per quest'ultime ci saranno grosse novità: infatti fortwo e forfour derivano tecnicamente dalla Renault Twingo mentre a partire dal 2022, con le nuove generazioni, ci sarà una piattaforma completamente nuova e non condivisa con i francesi, ideata per ospitare solo e unicamente motori elettrici.

Fotogallery: smart EQ fortwo e EQ forfour restyling