L’onore di essere le prime Fiat elettrificate della storia spetta a 500 e Panda Hybrid, le versioni mild hybrid che sono già entrate nei listini e nelle concessionarie italiane. Si tratta di due versioni con “l’ibrido leggero”, ovvero con l’aggiunta di un piccolo motore elettrico che funziona da sistema stop-start evoluto e per assistere il motore a benzina in fase di accelerazione.
Fra l’altro le nuove piccole “Hybrid” portano al debutto la versione aspirata del tre cilindri 1.0 Firefly che sviluppa 70 CV e prende il posto del precedente Fire 1.2 da 69 CV. Per scoprire cosa porta di nuovo questa prima elettrificazione della Casa torinese abbiamo scelto la Fiat Panda, l’auto più venduta in Italia, andando a vedere punto per punto in cosa la Panda Hybrid si distingue dalle "sorelle" non elettrificate.
Fuori è solo questione di dettagli
Il primo aspetto da considerare, anche se non il più importante per questa motorizzazione mild hybrid, è quello dello stile e dei dettagli esterni. Com’è facile intuire le differenze sono minime e in pratica si limitano alla presenza sul portellone della scritta Hybrid.


A questo particolare si aggiungono, solo per la versione di lancio Panda Hybrid Launch Edition (16.100 euro), l’esclusiva vernice Verde Rugiada e il logo a forma di H composto da due foglie con foglie di rugiada applicato sul montante centrale. Le altre due versioni di Panda Hybrid a listino sono la City Cross e la Trussardi (17.100 euro), entrambe con le specifiche dei singoli allestimenti. Da ricordare è poi il fatto che la nuova Panda Hybrid City Cross ha lo stesso prezzo di listino della Panda 1.2 City Cross in esaurimento scorte, 15.100 euro, mentre la promozione di lancio con finanziamento valida fino alla fine di febbraio ha un prezzo di 10.900 euro.


Sedili "eco" per la Launch Edition
Passando agli interni vediamo che ancora una volta è la Panda Hybrid Launch Edition a distinguersi dalle altre Panda, visto che per la prima volta su un’auto sono presenti i sedili rivestiti in Seaqual Yarn. Si tratta di un filato ottenuto da plastica riciclata di origine marina (10%) e terrestre (90%) unito ad altre fibre ecologiche che viene certificato da Seaqual Initiative.


La soluzione punta al riciclo e al recupero delle plastiche oltre che al risparmio di acqua ed energia in fase di lavorazione e rientra in una più ampia collaborazione fra FCA e Seaqual Initiative per la pulizia degli oceani.
Nuovo motore Firefly 1.0 aspirato ed elettrificato
Passando al cuore della Panda Hybrid troviamo il nuovo motore 3 cilindri Firefly 1.0 aspirato abbinato al sistema elettrico al sistema elettrico BSG (Belt integrated Starter Generator) che funziona come un grosso motorino di avviamento e può anche recuperare energia in frenata e decelerazione. Il motore a benzina ha un elevato rapporto di compressione (12:1), due valvole per cilindro con distribuzione a catena, condotti di aspirazione “high-tumble" e sviluppa 70 CV e 92 Nm di coppia.
Il sistema BSG è montato sul motore termico e agisce tramite la cinghia degli ausiliari fornendo 3,6 kW (4,9 CV) in accelerazione, immagazzinando l’energia in una batteria da 11 Ah (0,13 kWh) con impianto a 12 volt. Nel quadro strumenti c’è anche l’indicatore che suggerisce quando mettere in folle il cambio per spegnere il motore in veleggiamento (sotto i 30 km/h).
Una promessa di consumi ed emissioni ridotte
I risultati di questa elettrificazione di Fiat Panda Hybrid si possono apprezzare nei numeri di omologazione della piccola cinque porte che promette di ridurre in maniera significativa consumi ed emissioni.
Sulla Launch Edition che utilizza la variante evoluta del cambio manuale a 6 marce C514 e inedito rapporto per la sesta il consumo medio NEDC è di soli 3,9 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 89 g/km. La Trussardi e la City Cross Hybrid segnano invece una media di 4,0 l/100 km (contro i 4,6 l/100 dell’uscente 1.2 69cv City Cross) e gli stessi 89 g/km di CO2. Tutte le nuove Fiat Panda Hybrid sono omologate Euro 6d anziché Euro 6d-TEMP.