Spesso certi numeri si danno per scontati nonostante, senza farci caso, ce li abbiamo proprio sotto al nostro naso, tutte le volte che prendiamo la macchina.

Gli pneumatici sono fondamentali per la nostra (e altrui) sicurezza, ci trasmettono tutto quello che l’auto ha da comunicarci e la responsabilità delle loro prestazioni è sempre la nostra. Quindi, sarebbe cosa buona e giusta saper leggere il loro “libretto di istruzioni”, fatto di numeri ed etichette.

Classi di efficienza

Se avete acquistato pneumatici nuovi dal vostro gommista oppure on-line vi sarete di certo imbattuti su di una etichetta adesiva che riportata sul battistrada della gomma o nella tabella riassuntiva del sito web che state consultando. I parametri riportati sono tre: la resistenza al rotolamento, l'aderenza su bagnato e il rumore esterno da rotolamento.

La resistenza al rotolamento è espressa attraverso una scala di sette classi: dalla più efficiente "A" alla "G", la peggiore. Migliore è la classe di resistenza al rotolamento, più bassi sarà il consumo di carburante.

La differenza tra un prodotto di classe "A" ed uno di classe "G" si traduce in un miglioramento del consumo che può raggiungere il 7,5%. Anche l'aderenza sul bagnato è espressa con una scala formata da sette classi, da "A" a "G". In questo caso a differenza tra un prodotto di classe A ed uno di classe G può tradursi in un minor spazio di frenata fino al 30%.

Ad esempio per una vettura che viaggia a 80 km/h la riduzione potrebbe essere fino a 18 mt in meno. Per quanto riguarda il rumore da rotolamento i valori sono espressi in decibel e sono previste tre classi in relazione al numero delle barre.

Il livello di rumorosità con tre barre nere è quello peggiore perché supera il futuro valore limite europeo obbligatorio. Due barre piene identificano il prodotto intermedio che avrà un numero di decibel di rumorosità fino a 3 db in meno del valore limite futuro.

Una barra sta a significare che il livello di rumorosità del pneumatico è inferiore di oltre 3db rispetto al valore limite futuro. Una diminuzione di 3 db equivale a dimezzare l'intensità del rumore.

Dimensione pneumatici

Ora che sappiamo (tutti) cosa si intende per “spalla” dello pneumatico, è proprio li che andremo a trovare la marcatura della gomma coi suoi dati che, per semplicità, esemplificheremo nella dimensione 225/55 R 17 97 W, dove:

  • 225 : corrisponde alla larghezza nominale della sezione del pneumatico in mm. Il
    “nostro” pneumatico ha 225 mm di larghezza di sezione.
  • 55 : questo numero indica, in %, il rapporto tra l'altezza del fianco e la larghezza di sezione del pneumatico. Nell'esempio, l'altezza del fianco è il 55% della larghezza di sezione. Meno il rapporto è elevato, minore è l'altezza del fianco rispetto alla larghezza di sezione.
  • R : Questa lettera indica la struttura della carcassa del pneumatico. La 'R' indica la struttura "radiale". Quasi tutti i pneumatici attualmente in circolazione hanno una struttura radiale. Ciò significa che i cavi tessili della carcassa attraversano il pneumatico da un tallone all'altro.
  • 17 : indica il diametro interno del pneumatico, cioè il diametro del cerchio. Questo diametro è espresso in pollici. Nel nostro esempio, il diametro è quindi di 17 pollici.
  • 97 : L'indice di carico dei pneumatici è un codice numerico che corrisponde, su una specifica tabella, al carico massimo, espresso in chilogrammi, che il pneumatico può sopportare alla velocità indicata. Nel nostro esempio, secondo la tabella di corrispondenza il carico massimo supportato è di 730 kg/pneumatico.
  • W : Categoria di velocità: questa lettera indica la velocità massima alla quale il pneumatico può portare il carico indicato. Le categorie di velocità vanno da A (il più basso) a Y (il più alto), con una sola eccezione: H si trova tra U e V. Come per l'indice di carico, ogni lettera corrisponde a un equivalente in km/h:

Q  

160 km/h
R 170 km/h
S 180 km/h
T 190 km/h
H 210 km/h
VR > 210 km/h
V 240 km/h
ZR > 240 km/h
W 270 km/h
Y 300 km/h

Come leggere la data degli pneumatici? La marcatura DOT

La data degli pneumatici è indispensabile per comprendere quando lo pneumatico è stato prodotto. Sino a qualche anno fa tale dato era essenziale per valutarne anche il grado di usura ma, oggi, esso è abbastanza irrilevante, sempre che gli pneumatici siano stati conservati in condizioni ottimali.

Prima di scoprire come leggere la data degli pneumatici è indispensabile individuare la sigla DOT che sta per Department of Transportation. Subito dopo questa marcatura si trovano ulteriori informazioni, fra cui il codice dello stabilimento (prime due cifre), il codice delle misure (successive due cifre), l’identificativo del costruttore (opzionale e composto da 4 lettere) e la data di produzione del singolo pneumatico (ultime quattro cifre).

Le altre informazioni: come leggere le sigle degli pneumatici

Fra le sigle presenti sul fianco del pneumatico troverete anche:

  • il marchio: identificato nel nome del brand;
  • il modello: proprio del singolo pneumatico;
  • la destinazione d’uso: indicata da lettere o combinazioni di lettere, subito dopo il nome del produttore;
  • TWI: indicatore di usura;
  • Tubeless: sottolinea la possibilità di utilizzare lo pneumatico senza camera d’aria;
  • M/S: pneumatico invernale, il cui montaggio è regolato dalla legge.

Saper riconoscere la marcatura degli pneumatici invernali è importante per non incorrere in sanzioni.

Come riconoscere l’anno di costruzione degli pneumatici

Per sapere esattamente quando un pneumatico è stato costruito basta leggere le ultime quattro cifre che compongono la marcatura DOT. Ad esempio, se il numero è il 2415, vorrà dire che il pneumatico è stato prodotto nella 24° settimana del 2015. Semplice no? Basta saperlo.