BMW i8
La sportiva ibrida BMW ha introdotto un percorso stilistico completamente nuovo per la Casa dell’Elica e nonostante le grandi porte con superficie in vetro della cocnept car non siano state mantenute sulla versione di serie, la i8 ha conservato almeno l'apertura a farfalla offrendo anche tra le opzioni i finestrini privi di cornice.
Anche nel suo caso esiste una variante Roadster con lo stesso meccanismo.
Donkervoort D8 GT - GTO
Anche il produttore olandese Donkervoort, famoso per la reinterpretazione delle Lotus Seven, è tra le sorprese della nostra lista. Il modello D8 GTO, lanciato nel 2013 e tuttora a listino, è equipaggiato con un motore Audi turbobenzina 5 cilindri da 2,5 litri capace di erogare fino a 375 CV.
Tra le peculiarità di questa macchina c’è sicuramente il peso che non supera i 700 kg grazie all’utilizzo di materiali compositi e al telaio in fibra di carbonio.
Ferrari LaFerrari
All’interno di questa lista non poteva mancare quella che è stata la regina delle Ferrari prima dell’arrivo della SF90 Stradale. Stiamo parlando della LaFerrari, la hypercar ibrida, prodotta dal 2013 al 206 per sostituire la Enzo Ferrari.
Equipaggiata con il motore V12 da 6,3 litri, LaFerrari ha una potenza massima di ben 963 CV che le fa raggiungere i 100 km/h da ferma in meno di 3 secondi. L’apertura delle porte a farfalla è presente sia nella versione tradizionale sia nella versione Aperta con tetto retrattile.
Ford GT
La Ford GT di prima generazione, lanciata nel 2004, aveva porte che si aprivano in modo normale, salvo per il fatto che includevano una sezione del tetto, esattamente come sulla leggendaria GT40 a cui rendeva omaggio e che fu disegnata così per agevolare l'accesso vista la ridottissima altezza.
La seconda generazione prodotta dal 2016, invece, si è concessa alcune divagazioni tra cui, appunto, le porte a farfalla. Equipaggiata con un 6 cilindri a V da 3,5 litri twinturbo, eroga una potenza di 600 CV.
McLaren F1
Non serve ricordare che la F1, la prima vettura stradale di McLaren, è stata a lungo l'auto di serie più veloce del Mondo. Il motore V12 firmato BMW da 6,1 litri produce una potenza massima di 627 CV.
A proposito, quella che vedete nella foto è la McLaren F1 XP5 nata nel settembre 1993 e un'edizione speciale limitata a un solo esemplare.
Mercedes-Benz SLR McLaren
Passiamo da una McLaren con motore BMW a una McLaren con motore Mercedes. Prodotta in Inghilterra, la SLR McLaren entra a far parte della lista, riportando alla luce le caratteristiche porte a farfalla. Anche le versioni speciali Roadster e barchetta "Stirling Moss", nonostante non siano dotate di un montante anteriore, utilizzano questo tipo di apertura delle porte.
Porsche 911 GT1
Ecco il modello più raro della nostra lista: prodotta per le gare automobilistiche, la Porsche 911 GT1 è stata prodotta anche per l’uso stradale in poche unità equipaggiate con un 6 cilindri boxer da 3,2 litri a doppia sovralimentazione per un totale di 563 CV e una coppia massima di 600 Nm.
Sulla versione del '98, prodotta in soli due esemplari stradali, le porte sono a farfalla e agevolano un minimo l'ingresso a bordo, che è piuttosto scomodo...
Saleen S7
La prima auto originale prodotta interamente dalla factory americana Saleen, nota per le sue elaborazioni di modelli Ford Mustang, è stata la S7. Le porte a farfalla hanno rafforzato l'aspetto già di per impressionante di quest'auto, introdotta nel 2000 e alimentato da un V8 Ford da 7 litri che, nella successiva versione biturbo produceva 760 CV.
Toyota Sera
Presente sul mercato giapponese al 1990 al 1996, la Toyota Sera era una hatchback 3 porte derivata dalla concept AXV-II presentata nel 1988. L'abitacolo, nonostante le dimensioni contenute della vettura, era spazioso e luminoso grazie all’ampia superficie vetrata. +
Le porte a farfalla della Sera erano incernierate nella parte superiore centrale del parabrezza e poco ingombranti, tanto che l’apertura completa richiedeva soltanto 43 cm di spazio laterale.
Volkswagen XL1
Completiamo la nostra lista con uno dei modelli più interessanti di Volkswagen. La XL1 era una vettura-laboratorio prodotta in soli 250 esemplari dal 2013 al 2016, e concentrava soluzioni per abbattere i consumi tra cui la struttura essenziale e il design studiato per minimizzare l'attrito dell'aria, infatti il coefficiente era di appena di 0,189.
L'auto, a trazione posteriore, aveva un powertrain ibrido plug-in con motore Diesel bicilindrico da 0,8 litri e 48 CV abbinato ad un’unità elettrica da 20 kW alimentata da una batteria da 5,5 kWh. L’autonomia in modalità 100% elettrica era di 40 chilometri.
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