Mentre BMW si prepara a realizzare un modello che i fan desideravano da anni, ossia la M3 Touring, in arrivo sulla generazione G80 nel 2021, la memoria corre alle altre M3 che sarebbe stato divertente avere ma che non sono mai andate più in là di uno studio o un prototipo

Tra queste ce n'è una davvero curiosa che rimarrà probabilmente soltanto un'idea ma che ha stuzzicato la Casa stessa in più di un'occasione, la M3 Pick-up. Che ha visto la luce per la prima volta negli Anni '80 con un prototipo marciante utilizzato anche a lungo ma mai uscito dai cancelli della sede di BMW Motorsport a Garching, vicino a Monaco...

Una base di successo

Nel 1986, BMW ha introdotto la prima M3, versione ad alte prestazioni della Serie 3 che ai tempi già arrivata alla seconda generazione siglata E30. Per essere omologata e poter competere nel DTM e nei vari campionati per vetture Turismo Gruppo A, doveva essere originariamente prodotta in 5.000 unità anche se a causa del grande interesse suscitato questo numero è stato raggiunto rapidamente e addirittura superato di oltre 3 volte, per un totale di 17.970 unità prodotte.

1986 BMW M3 Pick-up, il bolide

L'auto ha dato soddisfazioni non soltanto per la risposta del pubblico ma anche per i risultati agonistici. Il team che l'ha realizzata ci ha visto anche un potenziale ottimo mezzo per movimentare parti all'interno dello stesso reparto BMW M di Garching, anche se le carrozzerie disponibili, berlina e Cabrio, non erano particolarmente adatte a quello scopo.

Quindi, si è deciso di allestirne una speciale prendendo come base una normale Serie 3 Cabrio e trasformandola in una M3 con allestimento pick-up. Jakob Polschak, che ha trascorso più di 40 anni nel team BMW M e ai tempi era responsabile dei prototipi, ricorda così quei giorni:

"Abbiamo scelto il tipo di carrozzeria decappottabile per due motivi. Primo, perché ne avevamo una in ottime condizioni a disposizione. Secondo, perché gli elementi di rinforzo della scocca e del telaio la rendevano ideale per la conversione in pick-up".

1986 BMW M3 Pick-up, il bolide

Un po' meno "M" delle altre

Che la M3 Pick-up non sia "nata M" si capisce subito dall'assenza dei parafanghi allargati tipici dei modelli sportivi. Anche per la meccanica inizialmente è stata scelta una soluzione per così dire "soft", montando il motore 2.0 da 192 CV delle M3 vendute in Italia e Portogallo dove la tassazione sulle cilindrate rendeva questa soluzione preferibile al 2.3. Successivamente, il prototipo è stato aggiornato con il "vero" motore M3 da 200 CV.

1986 BMW M3 Pick-up, il bolide

Cambio turno

Nel 2012, dopo 26 anni di "lavoro in fabbrica", durante i quali ha anche consentito al team e agli apprendisti impegnati nello sviluppo dei successivi M3, questo prototipo è stato pensionato. Poco prima però, nel 2011, BMW lo ha omaggiato dandogli un erede, allestito stavolta sulla base della più moderna M3 serie E92.

Quest'ultimo è stato mandato dal costruttore bavarese a girare al Nürburgring senza maschere affinché le "spie" appostate lungo il percorso lo vedessero e per divertirsi a vedere le reazioni del pubblico e degli appassionati. Come il suo predecessore però era essenzialmente un modello "su misura" da utilizzare in fabbrica, nata fondamentalmente come uno scherzo del 1 aprile .

Ora che sulla nuova generazione vedremo la tanto attesa M3 Touring, si può sperare che la Casa prenda in considerazione anche un modello Pick-up, soprattutto per i mercati in cui c'è un forte interesse per questo tipo di auto come l'Australia? La risposta è no al 99,9%, ed è uno dei motivi per cui abbiamo voluto ricordare gli esperimenti passati in questa rubrica dedicata alle concept dimenticate.

Fotogallery: BMW M3 Pick-up, il bolide "di servizio"