Non tutte le auto da corsa si possono dire indimenticabili, ma quando portano lo stemma Ferrari anche le creazioni più bizzarre prima o poi finiscono per tornare sotto i riflettori. Vale anche per la 250 GT Breadvan del ‘62, dall’insolita carrozzeria aerodinamica e tronca soprannominata appunto ”furgoncino del pane”, che oggi un appassionato ha voluto far rivivere facendosi disegnare e costruire una one-off ad essa ispirata.
Il progetto è stato affidato al designer olandese Niels van Roij, che è partito dal telaio di una moderna GT a 12 cilindri adattandoci la particolarissima linea della vettura da competizione Anni ’60, opera dal carrozziere Drogo, di cui conserva proporzioni e suggestioni. E come per tutte le creazioni speciali che si rispettino, è partito da schizzi e bozzetti realizzati interamente a mano.
L’ispirazione è nella matita
Secondo lo stilista: "Il design automobilistico si esprime nella ricerca e nella sperimentazione e questo si può realizzare soltanto iniziando con uno schizzo fatto a mano. Nei disegni di ideazione si possono vedere differenze non solo nelle proporzioni e nelle superfici, nella pelle dell'auto, ma anche nell'applicazione della grafica e di altri dettagli. Come gli scarichi su misura e gli esclusivi fari. Fino ad arrivare al bozzetto finale da sviluppare in forme più elaborate e infine renderizzate”.


Il passo successivo è stato adattare il design alla struttura dell’auto di base, rendendo l’insieme sportivo, ma elegante. Per fare questo, tutte le superfici e i volumi sono stati plasmati virtualmente con moltissime immagini ad alta risoluzione, effettuando poi una nuova selezione da cui modellare la maquette in creta e passare finalmente alla realizzazione vera e propria.
Costruita a mano
La carrozzeria della Breadvan Hommage, che conserva soltanto l'intelaiatura del parabrezza della vettura di serie su cui è realizzata, è stata battuta a mano dal carrozziere specializzato Bas van Roomen, che lavora per collezionisti e officine di restauro ed ha partecipato, tra le altre, alla costruzione di altri esemplari unici su base moderna come la Adventum Coupé e la 612 Shooting Brake.
Interni su misura
Anche gli interni sono realizzati artigianalmente, ovviamente con una finitura molto più ricca di quella dell’originale vettura allestita da corsa. L’abitacolo è rivestito in pelle nera trapuntata che si estende dalla console centrale alla zona inferiore delle portiere e al padiglione. Per completare l’effetto “racing”, le portiere si aprono tirando un cordino rosso, mentre un inserto in Alcantara blu funge da maniglia per la chiusura.

Il particolare profilo della Breadvan Hommage è stato riportato sotto forma di ricamo anche sui sedili, che sono blu con schienale in fibra di carbonio e rivestimento in Alcantara, ma è anche presente sui 7 quadranti della strumentazione in alluminio fresato impreziositi con inserti in argento puro.
Richiami storici anche nell’assetto
Quanto alla meccanica, come da tradizione non è stata toccata dalla trasformazione, che ha invece apportato qualche modifica al telaio, come l’adozione di specifici ammortizzatori Koni a doppia regolazione, per una taratura più confortevole oppure più sportiva.


Questi rappresentano un ulteriore punto di contatto con l’originale, che montava ammortizzatori della stessa marca, in quel caso a taratura singola ma molto all’avanguardia per l’epoca. Le ruote sono invece equipaggiate con pneumatici Vredestein Ultrac Vorti +.