SP1
Junichiro Hiramatsu non è una star in senso stretto ma lo è senz’altro per gli appassionati del marchio, che lo conoscono come uno dei più importanti collezionisti di Ferrari viventi. E non stupisce dunque più di tanto che sia stato proprio lui a inaugurare il programma Progetti Speciali o Special Projects aperto dalla Casa nel 2008.
La SP1 è una rielaborazione della F430 che non sembra ricercare particolari ispirazioni nel passato, anche se la fascia inferiore nera che si allarga nella zona posteriore ricorda il motivo della SP12 EC. Il disegno si deve a Leonardo Fioravanti, ex designer di Pininfarina sotto cui ha firmato diversi modelli del Cavallino, che ha riletto le linee della 430 “tirandole” un po’ di più secondo un gusto vagamente orientale.
P540 Superfast Aperta
Una speciale nata da una speciale: quest’auto ultimata nel 2009 è stata voluta dal produttore cinematografico Edward Walson per rievocare, a distanza di quarant’anni dopo, una Ferrari 330 LM carrozzata Fantuzzi e verniciata in oro utilizzata per le riprese del film a episodi “Tre passi nel delirio” uscito nel ‘68.
La base è una 599 GTB Fiorano, ma la carrozzeria è stata reinterpretata soprattutto nella parte posteriore, con il look delle GT Anni ’60, incluso lo spoiler integrato in coda, feritoie laterali e questa configurazione tipo Targa.
SP12 EC
Una delle più suggestive in assoluto, quest’auto è stata costruita nel 2012 per il musicista Eric Clapton (da qui la sigla EC) sul telaio della 458 Italia. Lo stile della carrozzeria rievoca quello delle “BB”, le berlinette con motore “piatto”, in particolare la 512 BB, a cui si rifanno il disegno dei fari, le feritoie sul cofano anteriore, la copertura del motore, le fanalerie e le fiancate a due toni che richiamano appunto i fascioni a contrasto delle prime BB.
Clapton avrebbe voluto anche un motore 12 cilindri, cosa che tuttavia non è stata possibile visto che il vano del modello di partenza non avrebbe potuto ospitarlo, tuttavia crediamo si sia consolato a dovere con i 570 CV e il sound dell’ultimo V8 aspirato prodotto in Casa Ferrari prima del passaggio al turbo…
P4/5
Allestita nel 2012 partendo dalla Enzo Ferrari, è il desiderio speciale di James Glickenhaus, anche lui produttore cinematografico (e oggi anche costruttore di automobili che portano il suo nome) appassionato di vetture Sport e proprietario, tra le altre cose, di una P3/4 originale. Proprio a questa, e alla concept 250 P5 del ’68, ha voluto rendere omaggio facendo carrozzare il bolide moderno con un look ispirato appunto alle Sporto Prototipo Anni ’60.
La carrozzeria è opera di Pininfarina, che l’ha affinata nella galleria del vento ottenendo un’aerodinamica ancora migliore di quella della Enzo Ferrari originale e completata con dettagli esclusivi tra cui gli incredibili cerchi da 20” in lega d’alluminio fresati partendo da blocchi pieni.
SP3JC
John Collins ha un rapporto particolare con Ferrari che potremmo definire di reciproca clientela in quanto titolare della Talacrest, azienda che si occupa di compravendita di vetture del Cavallino di ogni epoca e tipo.
Anche il suo desiderio speciale è stato doppio, in quanto ha commissionato al reparto SP di Ferrari non uno ma due distinti esemplari di questa specialissima barchetta. Modellate partendo dalla già esclusiva F12tdf, le scoperte "gemelle" sono le sole fuoriserie mai realizzate su questa base, cosa che aggiunge un ulteriore tocco di unicità
Perché due? Perché Collins non sopporta di dover guidare vetture con volante a sinistra nei paesi anglosassoni e viceversa, rischiando piccoli danni contro i marciapiedi quando si trova nella posizione non ottimale. Per questo all’esemplare Azzurro e Giallo Modena con guida a destra nella foto, il primo consegnatogli nel 2018, ne è seguito un altro con guida a sinistra rifinito in Grigio Silverstone con fasce lucide di Bianco Bianco e Rosso Magma ha la guida a destra.
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