Il segmento C in formato premium mescola ancora una volta le carte con l'arrivo della nuova generazione di Mercedes Classe C.
Una delle vetture di punta della gamma della Stella, soprattutto a livello di volumi, tanto che dell'attuale generazione ne sono state vendute oltre 2,5 milioni di unità. Un'auto di rilevanza globale, che sarà prodotta in tre continenti: a East London (Sud Africa) a Brema (Germania) e a Pechino (Cina).
Più S che C
Il design, pur conformandosi ad uno stile classico, negli anni si è fatto via via più morbido, ma soprattutto sempre più allineato a quello dell'ammiraglia Classe S. Gli elementi in comune sono davvero tanti e non si limitano ad una questione di forma.
Ciò detto il passaggio alla nuova generazione di Classe C ha prodotto una vettura di poco più grande rispetto al passato. Tutte le quote sono aumentate, fatta eccezione per l'altezza. Segnale di quanto si sia lavorato sul fatto di rendere il corpo vettura il più possibile slanciato.
La calandra anteriore presenta la consueta Stella a tre punte al centro, mentre la grembielatura si configura in maniera diversa a seconda della versione, con il “taglio” più sportivo riservato all'edizione AMG Line.
Fotogallery: Nuova Mercedes Classe C (2021)
Righello alla mano la nuova Classe C berlina è lunga 4.751 mm (+65 mm), mentre la versione wagon, al debutto unitamente alla tre volumi, mantiene la stessa lunghezza della quattro porte, solo che in questo caso il vantaggio si misura in +49 mm.
Il passo è aumentato di 25 mm. L'incremento dimensionale non ha comportato un peggioramento del coefficiente aerodinamico, che è rimasto lo stesso per entrambi i modelli: 0,24 per la berlina e 0,27 per la station. Vettura quest'ultima che nella porzione posteriore ravvisa una certa somiglianza con la più grande Classe E.
Fotogallery: Nuova Mercedes Classe C Station Wagon (2021)
Quanto alle corrispondenze con Classe S, la nuova C può essere equipaggiata dei nuovi gruppi ottici Digital Light (di serie i fari Led High Performance). Dispositivo che non si limita ad illuminare la strada, ma proietta mediante il fascio luminoso sia segnali che linee guida. Ciò avviane in situazioni come quelle tipiche di una strada soggetta a lavori in corso. In questo caso verrà proiettato il simbolo dell'escavatore che avvisa il conducente dell'approssimarsi di un ostacolo.
Classico digitalizzato
La vita di bordo è palesemente ispirata a quella di Classe S. La disposizione dei comandi è similare, così come la domotica di bordo. Il digitale è il tratto dominante dell'abitacolo della vettura della Stella. Le informazioni passano attraverso due display. Il primo, ovvero il quadro strumenti, ha una diagonale di 10,25 pollici oppure da 12,3. Le differenze variano in base all'allestimento e alle opzioni disponibili per il cliente.
Non è inserito nella plancia, bensì sembra quasi profilarsi in modo autonomo. Stesso discorso per lo schermo touch da cui è possibile sovrintendere all'apparato multimediale e non solo. Le misure in quota sono 9,5 pollici oppure 11,9 pollici. Le differenze dipendono dalle medesime variabili di cui sopra.
Ovviamente sono a disposizione del passeggero una serie di opzioni e possibilità decisamente importanti, e il quadro strumenti è configurabile anche dal punto di vista grafico, optando magari per modi più sportivi. Non bastasse, è poi disponibile in opzione l'Head-Up Display, che permette di visualizzare le informazioni da una fonte ulteriore.
L'aumento di passo ha permesso di migliorare anche la volumetria di bordo. Un vantaggio sia per per gli occupanti ma pure per il vano di carico. Ad esempio su Classe C wagon l'aumento di volume è stato quantificato in 30 litri, la capacità è salita quota 490 litri (1510 litri con le sedute abbattute).
La soglia di carico è leggermente più bassa, e lo schienale posteriore della familiare ha un frazionamento 40:20:40. Di serie il portellone ad aperture elettrica.
MBUX di ultima generazione
Cuore pulsante dell'universo multimediale made in Mercedes è naturalmente il sistema MBUX. Proprio come su Classe S anche su Classe C si tratta di quello di seconda generazione. L'interazione con la frase “Hey Mercedes” non sempre è necessaria, dipende dal tipo di operazione che bisogna eseguire, come ad esempio rispondere ad una telefonata.
Il numero di funzionalità disponibili è cresciuto notevolmente. Così come la capacità di apprendimento, amplificata dalla app Mercedes me, da installare sul proprio smartphone.
Oggi MBUX è in grado di interagire con l'abitazione di conducente e passeggeri, grazie alla nuova funzione Smart Home, diventando un vero e proprio centro di controllo mobile. Ovviamente anche la casa deve essere altrettanto “smart”.
Attualmente i dispositivi esterni che supportano tali funzioni di MBUX sono realizzati da Bosch Smart Home e Samsung SmartThings. Seguiranno altri fornitori che saranno annunciati in una fase successiva. In parole povere potreste far accendere l'aria condizionata mentre vi state avvicinando a casa o chiedere alla vostra Classe C se avete chiuso il gas. Oppure ancora l'auto è in grado di segnalarvi se c'è stato qualche movimento sospetto all'interno dell'abitazione.
Non si tratta di fantascienza, bensì della praticità offerta dalla connettività di bordo. Una presenza determinante per accedere ai servizi di aggiornamenti OTA (over-the-air). Mentre con il servizio "Online Music", Mercedes-Benz ha ora integrato completamente i principali servizi di streaming musicale.
Altro aspetto determinante della piattaforma MBUX è certamente l'accesso alla realtà aumentata, utile essenzialmente durante le fasi di navigazione. La telecamera frontale registra le immagini che vengono poi riportate sul display centrale. Questa funzionalità era presente pure in passato.
Nel caso la vettura venga guidata da più persone e si volesse un accesso personalizzato ed esclusivo dei dati condivisi con il sistema MBUX (con cui è possibile effettuare pure dei pagamenti) è presente uno scanner di impronte digitali sotto il display centrale. Ciò consente agli utenti di accedere al “proprio” profilo MBUX in modo rapido. Così i dati sensibili sono sempre protetti.
Ovviamente elettrificata
La nuova Classe C fa dell'elettrificazione la conditio sine qua non per mantenere un certo status di efficienza. Di serie su tutte le versioni il cambio automatico 9G-Tronic ulteriormente migliorato, ma soprattutto reso ancora più leggero dal punto di vista meccanico, e veloce da quello pratico.
Il sistema di elettrificazione a cui facciamo riferimento è quello mild hybrid (del plug-in parleremo successivamente) noto anche come EQ Boost. Sistema del tipo a 48 Volt, che sfrutta un motore elettrico denominato ISG.
La nuova generazione dell'Integrated Starter Generator non muta le carte in tavole rispetto al passato. Il dispositivo provvede a recuperare l'energia durante le fasi di decelerazione, che viene immagazzinata in una compatta batteria agli ioni di litio. Tale energia viene poi restituita all'ISG quando è necessario fornire maggiore spunto all'unità endotermica.
Protagonista del fronte alimentato a benzina, è il nuovo M 254: un quattro cilindri di due litri. Unità che già presenzia su Classe E. Tale motorizzazione è realizzata secondo gli standard più recenti della Casa della Stella, come il rivestimento dei cilindri NANOSLIDE®, e la levigatura dei cilindri CONICSHAPE®, oltre al sistema di post-trattamento dei gas di scarico. Tutto l'impianto di sovralimentazione è stato aggiornato.
La potenza massima erogata della nuova C 300 (questo la denominazione corretta) è pari a 258 CV, con un picco di altri 20 grazie all'intervento dell'ISG. Tale motorizzazione può essere equipaggiata pure con le quattro ruote motrici 4Matic.
A sistema ci saranno anche la C 180 la C 200 (questa pure in edizione 4Matic). Ovvero delle versioni provviste di motorizzazione da 1,5 litri turbo. In questo caso le potenze in gioco sono rispettivamente pari a 170 e 204 CV. Naturalmente il sistema ISG a 48 Volt è standard per entrambe.
Sul fronte a gasolio, a farla da padrone l'unità OM 654 M. Motore provvisto di un nuovo albero motore, che ha aumentato la corsa a 94,3 mm e la cilindrata a 1992 cc (in precedenza la cubatura era di 1.950 cc). Anche la pressione di iniezione è salita, passando da 2.500 a 2.700 bar.
In tema di post-trattamento dei gas di scarico, si affida ad un catalizzatore ad accumulo di NOx per la riduzione degli ossidi di azoto, ad un filtro antiparticolato DPF, ad un convertitore catalitico SCR e ad un catalizzatore SCR aggiuntivo posizionato nel sottoscocca. I livelli di potenza offerti dal nuovo due litri turbodiesel sono parti a 163 CV sulla C 200 d, 200 sulla C 220 d (anche 4Matic) e 265 CV sulla C 300 d. La potenza aggiuntiva fornita dal sistema EQ Boost è sempre pari a 20 CV.
Plug-in che sembra elettrico
Un ruolo da protagoniste nella definizione del piano commerciale di Classe C l'avranno sicuramente le versioni ibride plug-in. Vetture che arriveranno subito dopo il lancio. A tal proposito la vettura tedesca sarà ordinabile dal 30 marzo e arriverà nei concessionari in estate.
Non sono ancora stati rilasciati dettagli circa la variante a gasolio, ma solo di quella a benzina. L'auto sarà dotata del motore M 254 di cui sopra, abbinato ad un motore sincrono a magneti permanenti, ma soprattutto ad un pacco batteria con una capacità praticamente raddoppiata (25,4 kWh).
La potenza di sistema sarà di 313 CV e la coppia di 550 Nm. Numeri da sportiva di razza che celano un dato ancora più interessante: l'autonomia nel solo modo elettrico sarà di 100 km (140 km/h la velocità massima raggiungibile). Un dato che dovrebbe tranquillamente garantire gli spostamenti nel quotidiano.
E poi, caso più unico che raro, il pacco batteria agli ioni di litio sarà ricaricabile presso le colonnine veloci in corrente continua, fino a 55 kW, consentendo una carica completa in 30 minuti. In corrente alternata il caricatore di bordo è “operativo” sino ad una potenza di 11 kW. La versione wagon non presenta più alcuno scalino nella porzione del bagagliaio, e unitamente al modello berlina è dotata di sospensioni pneumatiche di serie.
Fatta eccezione per la modalità di guida Sport, il conducente potrà servirsi dei vantaggi della guida “one pedal”. Ovvero usufruire degli effetti derivati dalla frenata rigenerativa.
Gira pure dietro
Gli aggiornamenti che hanno toccato il comparto delle sospensioni, hanno portato ad una prima importante per la nuova Classe C: l'asse posteriore sterzante. Una rarità in questo specifico segmento di mercato. Un sistema che riduce virtualmente il passo. A velocità superiori a 60 km/h le ruote posteriori sterzano fino a 2,5° nella stessa direzione di quelle anteriori, a velocità inferiori in direzione opposta.
Un elemento che accresce la sicurezza su strada, unitamente a tutta quella serie di dispositivi di assistenza alla guida presenti su Classe C. Non si tratta di novità assolute, piuttosto di sistemi ulteriormente migliorati. Ad esempio l'Active Steering Assist aiuta il guidatore a rimanere in corsia a velocità fino a 210 km/h. Le nuove funzionalità includono il riconoscimento della corsia aggiuntivo con la telecamera a 360 °.
Oltre ai limiti di velocità convenzionalmente indicati, il Traffic Sign Assist riconosce sostanzialmente ogni tipo di segnale, anche le istruzioni condizionali (ad es. "Se bagnato"), completando così la serie di novità che distinguono la nuova Mercedes Classe C.
Mercedes Classe C