C’è un’azienda a San Cesario sul Panaro, di cui conoscerete certo il nome, che apre la nuova stagione di “Storie di Motori”.

È la Pagani, l’azienda nata dal sogno di un uomo nato in Argentina, ma con l’Italia dei suoi avi nel sangue e che un bel giorno ha deciso che avrebbe costruito automobili da sogno – e che lo avrebbe fatto in Italia. Luca Dal Monte ci fa sognare ancora una volta in questa nuova stagione di "Storie di Motori".

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La passione per Fangio e Leonardo

Da ragazzo Horacio è affascinato da Juan Manuel Fangio, che all’epoca detiene un record che in molti pensano che non verrà mai superato – vale a dire cinque titoli mondiali di Formula Uno.

Per Horacio, Fangio è l’uomo che ha avuto successo, un argentino come lui amato ed onorato in tutto il mondo, un modello da seguire. Non solo per le sue imprese sui campi di gara, ma anche per la grande correttezza e umanità.

Ad appassionare il giovane Horacio è anche la figura di Leonardo. Rimane affascinato da una sua affermazione in particolare:“Arte e scienza sono discipline che possono lavorare mano nella mano.” Per Horacio è una vera e propria illuminazione.

Inizia così a leggere qualsiasi cosa gli riesce di trovare a proposito di Leonardo da Vinci. Più legge, più scopre, più rimane affascinato dal genio poliedrico di Leonardo.

Horacio Pagani, la storia

La svolta ad inizio anni '80

Horacio conosce Fangio nel 1981. Il pilota argentino scriverà cinque lettere di presentazione perché il giovane Pagani ha deciso che vuole andare in Italia per lavorare nel mondo dell’automobile.

Una lettera è per Enzo Ferrari, una per Carlo Chiti, un’altra per Enzo Sella, una quarta per Alejandro De Tomaso. La quinta è quella che sortisce l’effetto desiderato. È per Giulio Alfieri, un grande passato con la Maserati, adesso alla Lamborghini.

E Horacio inizia a lavorare con la Casa di Sant’Agata Bolognese. Incomincia come operaio, ma presto svilupperà uno stretto rapporto di lavoro proprio con Alfieri, insieme e per conto del quale inizierà la sperimentazione dei materiali compositi.

Tempo di Zonda

La gestazione della sua prima automobile sarà lunga. La Zonda debutterà al Salone di Ginevra del 1999. Ma stupirà per tutta una serie di fattori, non ultima il fatto di essere motorizzata Mercedes, altro lascito, per modo di dire, del grande Fangio, che purtroppo non riuscirà a vederla, ma al quale qualche anno dopo Horacio dedicherà un modello particolare, la Zonda F – dove ‘F’ sta, per l’appunto, per Fangio.

Horacio Pagani, la storia

Il motore Mercedes, dice oggi Horacio pensando al suo primo modello, fu una sorta di biglietto da visita. Furono in molti a quel Salone di Ginevra a pensare che, se questo semi-sconosciuto argentino era riuscito ad avere il motore dalla Mercedes, beh, forse stava davvero facendo qualcosa di serio.

 

Chi è Luca Dal Monte

Nato a Cremona, giornalista, ha ricoperto il ruolo di responsabile della comunicazione Ferrari negli Stati Uniti e, successivamente, direttore della comunicazione di Maserati dal 2005 al 2015. Luca Dal Monte è autore, tra le altre opere, di La Scuderia (2009), Ferrari Rex - Biografia di un grande uomo del Novecento (2016) e de La Congiura degli innocenti (2019).

Il nuovo racconto dello scrittore cremonese si intitola “Belli e Dannati. Vivere e morire nella Formula 1 degli anni 70” e fa parte della collana "Grandi corse su strada, pista e rallies" edita da Giunti e Giorgio Nada Editore. Il libro è già in vendita al prezzo di 24 euro.

Fotogallery: Horacio Pagani, la sua storia