Manca sempre meno al debutto della nuova generazione dell’Audi RS 3, che viene presentata ufficialmente verso metà luglio 2021 e la cui commercializzazione parte da ottobre, con i pre ordini che si aprono ad agosto. Da Ingolstadt, però, hanno rilasciato alcune succulente informazioni che anticipano l’aspetto che più stuzzica la curiosità degli appassionati, e cioè la dinamica di guida del nuovo modello.
Immancabile, ovviamente, l’iconico 2.5 cinque cilindri turbo benzina che, pur mantenendo una potenza analoga a quella della precedente generazione, cresce nel valore di coppia. Ciò che più conta, però, è che questa coppia, gestita dalla trazione integrale Quattro, viene scaricata a terra con un nuovo e inedito sistema, denominato Torque Splitter, che debutta proprio sulla RS 3.
Cos'è e come funziona il Torque Splitter
Gli ingegneri della divisione RennSport hanno messo a punto un inedito sistema di torque vectoring attivo e a taratura variabile che viene installato tra le ruote dell’assale posteriore della RS 3. Tramite due frizioni a disco multiplo posizionate sui semiassi, la distribuzione della coppia può variare per garantire una stabilità di livello superiore ma anche una tenuta di strada sportiva.
Così, inviando più motricità alle ruote esterne in curva, la nuova RS 3 riesce a ridurre il sottosterzo e ad aumentare agilità direzionale e stabilità, seguendo in modo preciso gli input che arrivano dallo sterzo. Il Torque Splitter è un sistema controllato da una centralina elettronica e perciò il suo comportamento è variabile a seconda di parametri come l’accelerazione laterale e longitudinale, l’angolo di sterzo, la marcia selezionata, la velocità, l’intensità con cui si preme sul pedale del gas, e ancora le modalità di guida impostate tramite l’Audi drive select.
Nelle mappe Comfort ed Efficiency la coppia viene in maniera preferenziale inviata all’asse anteriore. Con la posizione Dynamic inizia il divertimento: tutta la motricità possibile viene trasferita all’asse posteriore. È, però, con le modalità RS Performance e RS Torque Rear (per intenderci, la modalità “drift”) che la nuova tecnologia dà il meglio di sé, visto che fino al 100% della coppia può arrivare ad una singola ruota, per un comportamento che, a giudicare dalle foto che Audi ha rilasciato, promette di essere estremamente appagante.
Il controllo di stabilità, ovviamente, è stato conseguentemente tarato al Torque Splitter e può anche essere settato nella modalità Sport oppure disinserito del tutto.
Il cinque cilindri guadagna più Nm
A proposito di coppia motrice, è cresciuta: il 2.5 cinque cilindri ora eroga 500 Nm tra i 2.250 e 5.600 giri/minuto. La potenza, al contrario, non si discosta da quella della generazione precedente, e cioè 400 CV tra i 5.600 e 7.000 giri. A gestire questi valori è un 7 rapporti a doppia frizione che supporta la modalità Launch Control per uno 0-100 km/h in 3,8” (0,3” in meno di prima).
La velocità è autolimitata a 250 km/h, ma volendo si può sbloccare fino a 280 km/h e 290 km/h con l’RS Dynamic Package, che aggiunge anche i freni carboceramici.
Aspettando la RS 3
Dinamica affinata sotto tutti i punti di vista
Sulla nuova Audi RS 3 niente è stato lasciato al caso, e allora ecco che è l’assetto è stato irrigidito e ribassato ulteriormente rispetto alla S3 (-2,5 cm rispetto ad una A3 tradizionale) e un angolo di camber incrementato.
Lo sterzo è tipo progressivo, variabile a seconda dell’angolo di sterzata e perciò via via sempre più diretto, mentre l’assetto può contare, come optional, su ammortizzatori a controllo elettronico che vanno ad adattarsi al fondo stradale e alle modalità di guida.