Porsche prepara il futuro non solo su strada, ma anche su pista. Al Salone di Monaco, la Casa tedesca presenta il concept Mission R che racchiude le innovazioni che vedremo sui prossimi modelli di serie e da competizione pensati anche per i campionati monomarca.
Grazie ai suoi quasi 1.100 CV, il prototipo è un’anticipazione di quello che sarà il motorsport dei prossimi anni.
Aerodinamica ed ecosostenibile
Il design della Porsche Mission R è estremo, ma al tempo stesso legato agli elementi stilistici del brand. I fari LED anteriori, infatti, si richiamano alle forme dei modelli Taycan, mentre la “barra” posteriore con effetto 3D è un omaggio alle 911. In generale, il look risente delle influenze “racing” con superfici elaborate e aerodinamiche e un enorme alettone.



La Mission R, però, è molto di più. Si tratta, di fatto, di un’auto da corsa ecosostenibile con componenti realizzate con parti di fibre naturali come quelle derivate dal lino. Questo speciale materiale si ritrova nello splitter, nel diffusore, nelle minigonne e nel sedile.
La monoscocca, invece, è in fibra di carbonio per aumentare il livello di protezione dell’abitacolo e per ridurre il peso complessivo.
Fotogallery: Le foto in anteprima da Monaco della Porsche Mission R
Cambia “carattere” tra qualifiche e gara
La tecnologia della Porsche è al servizio delle informazioni di gara e del pilota. Lo schermo posto di fronte al guidatore mostra le visuali delle telecamere esterne installate ai lati e sul posteriore, mentre sul volante viene evidenziata la telemetria. In aggiunta, è possibile installare uno schermo supplementare che monitora le informazioni biometriche del guidatore.

Il powertrain della Mission R è composto da due motori elettrici (uno anteriore da 435 CV e uno posteriore da 653 CV) di nuova concezione in grado di sprigionare 1.088 CV e di portare l’auto ad oltre 300 km/h con un’accelerazione inferiore ai 2,5 secondi. Questo livello di prestazioni è raggiunto nella “modalità Qualifica”, mentre nella configurazione da gara tocca i 680 CV per aumentare l’affidabilità.
Grazie all’architettura da 900 Volt e alla tecnologia Porsche Turbo Charging, la Mission R può passare dal 5 all’80% di carica in soli 15 minuti sfruttando una rete da 340 kW.
Infine, Porsche assicura che il prototipo garantisce gli stessi tempi in pista dell’attuale 911 GT3 Cup. Non solo efficienza e attenzione all’ambiente, quindi: con la Mission R, la mobilità elettrica trasforma anche il mondo del motorsport.
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Fonte: Porsche