Poco prima di volare al di là dell'Oceano per la COP26 il presidente USA Joe Biden ha incassato un importante "via libera" all'immenso piano sulle infrastrutture, con mille miliardi di dollari messi sul piatto per ammodernare strade, ferrovie, aeroporti e per sostenere la mobilità elettrica, con l'installazione di 500.000 colonnine. Un importante assist per l'elettrico che, nascosto da qualche parte, contiene anche un'importante passaggio che mira a ridurre gli incidenti automobilisti dovuti all'abuso di alcol.

Come notato da Carscoops infatti l'articolo 24220 viene chiamato "Tecnologia avanzata per la guida pericolosa", cui seguono descrizioni di quelli che dovranno/potranno (nulla è ancora deciso in maniera definitiva) essere i sistemi per evitare che gli automobilisti si mettano alla guida quando hanno alzato troppo il gomito.

Se bevi non mi accendo

Il inizia snocciolando impietosi numeri del 2019: 10.142 incidenti con coinvolti conducenti con un livello di concentrazione di alcol nel sangue uguale o superiore a 0,08 (il limite oltre il quale si viene ritenuti inabili a guidare, anche se in alcuni stati tale valore scende - come in Italia - a 0,05).

Cifra spaventosa che secondo l'IIHS (Insurance Institute for Highway Safety, ente indipendente il cui obiettivo è quello di ridurre le morti automobilistici) potrebbe essere fortemente ridotta - 9.400 incidenti in meno all'anno - utilizzando tecnologie avanzate a bordo delle auto. Sistemi che, secondo il testo di legge "devono essere un equipaggiamento standard in tutti i nuovi veicoli a motore per trasporto passeggeri".

Il testo continua descrivendo il funzionamento dei sistemi, spiegando come debbano o monitorare il comportamento del guidatore, individuando un'eventuale alterazione dovuta all'abuso di alcol, oppure determinare il livello di concentrazione di alcol nel sangue. Un alcol test da integrare nell'auto, come visto su alcuni prototipi presentati nel corso degli anni. In caso di forte alterazione il dispositivo deve essere in grado di limitare l'utilizzo dell'auto.

C'è una scadenza, forse

Il testo del disegno di legge sottolinea come tali tecnologie dovrebbe diventare operativa entro 3 anni, con altri 3 anni di tempo alle Case per dotare ogni auto nuova commercializzata negli USA di tali sistemi. Naturalmente non essendo ancora una legge definitiva molto potrebbe cambiare ed è quindi difficile dire se davvero negli Stati Uniti bisognerà soffiare in un tubicino integrato nell'auto prima di mettersi alla guida.

E voi cosa ne pensate? Sareste d'accordo se anche in Italia dovesse arrivare una proposta simile?