Il Governo prova a rispondere alla gravissima sofferenza del settore auto, testimoniata - se ancora ce ne fosse bisogno - dai numeri impietosi del mercato di gennaio.

"Nonostante le difficoltà”, spiega in particolare il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, “sono ottimista sul fatto che nelle prossime settimane insieme con il Mef presenteremo delle proposte per incentivi al settore dell'automotive”. E chissà che qualcosa non possa muoversi anche grazie all'ipotesi di scostamento di bilancio di cui si parla sempre più insistentemente.

Tutti al Mise

La promessa del ministro arriva con una nota ufficiale diramata a valle di una riunione di oggi al Mise, con i rappresentanti di Confindustria, Anfia e le imprese della filiera.

Giorgetti, si legge, avrebbe già chiesto nelle scorse settimane al Governo (in particolare nella legge di Bilancio e nel decreto Sostegni ter) di attivare un sistema di incentivi per il settore, in crisi a suo avviso anche per effetto della transizione in atto.

Una filiera strategica

“L'incontro di oggi”, conclude la nota, “è stato anche occasione per fare una ricognizione sugli strumenti e risorse messe a disposizione del Mise per sostenere una filiera strategica del sistema produttivo del Paese, con l'obiettivo di garantire l'equilibrio tra esigenze economiche ambientali e sociali”.

Salvini spinge sul gas

La risposta del leader della Lega (partito di cui Giorgetti fa parte) Matteo Salvini è arrivata pochi minuti dopo con un tweet in cui critica - in maniera tutt'altro che velata - la voglia di elettrico spostando l'attenzione sull'aumento del prezzo del gas. Prezzo che, stando alle ultime quotazioni, sembra però in ribasso rispetto alle quote record toccate nelle scorse settimane.

 

Il leader leghista si dimostra quindi ancora una volta fortemente scettico nei confronti dell'auto elettrica, sottolineando anche come ciò avvantaggi la Cina e penalizzi il mercato. Eppure lo stesso Salvini a dicembre 2021 aveva proposto un nuovo finanziamento da 150 milioni di euro per gli incentivi auto, con 4 differenti fasce divise in base a emissioni, prezzo o immatricolazione. 

La partita incentivi comunque non è chiusa e alla luce del pessimo inizio 2022 delle immatricolazioni le associazioni di categoria spingeranno sicuramente, con maggior forza, per ricevere un adeguato sostegno da parte del Governo.