Sembra che grande e piccolo schermo siano in una fase di amore profondo per Enzo Ferrari e la sua incredibile storia. Da una parte infatti i lavori per il film di Michael Mann dedicato al Drake stanno per iniziare, dall'altra Apple da poco annunciato la produzione di una serie TV ispirata a "Ferrari Rex", biografia firmata da Luca Dal Monte e dedicata alla vita del fondatore della Casa di Maranello.

Il colosso di Cupertino si assicura così i diritti di quella che - a tutti gli effetti - è l'opera più completa sulla vita del Drake. Ma non è tutto, perché da una base solida bisogna costruire un qualcosa di valore.

Ed ecco che la sceneggiatura è stata scritta da Steven Knight (creatore dell'apprezzatissimo Peaky Blinders) mentre come produttore esecutivo è stato chiamato da Paolo Sorrentino, e come regista ci sarà un altro italiano come Stefano Sollima, già dietro la macchina da presa per veri fenomeni delle serie TV come Romanzo Criminale, Gomorra e Suburra.

Enzo Ferrari, la serie. Cosa sappiamo

Ancora non ci sono tempistiche sulla messa in onda della serie TV dedicata a Enzo Ferrari, sappiamo solo che sarà un'esclusiva di Apple TV + (il servizio di streaming della Mela) e che si concentrerà - secondo quanto originariamente da Variety - sul periodo compreso tra il 1958 e il 1961. Anni tragici per Ferrari segnati dalla morte del figlio Dino, cui seguì la nascita del Ferrari Spring Team, con cinque giovani piloti "adottati" da Ferrari stesso.

Curioso poi il fatto che una serie TV firmata Apple si concentri proprio sul Drake, che Luca Dal Monte in un'intervista rilasciataci qualche anno fa (e che trovate in fondo all'articolo) accostò al fondatore di Apple, Steve Jobs. "Due persone di grande personalità che sapevano motivare gli altri".

E a proposito di interviste, abbiamo chiesto a Dal Monte di raccontarci qualche "dietro le quinte" della nascita di questo nuovo e avvincente progetto.

D: Dalla carta all’Olimpo dello streaming on demand. Come ci si sente il giorno dopo la notizia e cosa significa per uno scrittore e la sua casa editrice? 

R: Ci si sente un po' frastornati, in realtà. Un po' perchè la cosa è grossa e, anche se naturalmente ero al corrente di tutto, vedere ufficializzato l'annuncio e capire che è tutto vero fa una certa impressione, inutile negarlo. E un po' perché la notizia è uscita a Los Angeles verso le sette di sera ora italiana e dagli USA la notizia è rimbalzata subito dopo in Italia. Come dire, tutti i programmi della serata sono saltati poichè, dall'ora di cena fino a tarda notte, hanno iniziato a scrivere e a chiamare un po' tutti. Insomma, sonno poco la notte scorsa... Una cosa molto bella. Emozioni importanti. Cosa significa per uno scrittore? Per uno scrittore è una soddisfazione incredibile perchè ti apre scenari nuovi e importanti e porta il tuo lavoro all'attenzione di platee semplicemente impensabili per l'editoria. A voler vedere, è anche un bel modo per ripagare la Casa editrice della fiducia che ha avuto in te! 

Enzo Ferrari
Franco Gozzi

D: La storia di Enzo Ferrari è straordinaria, molti la conoscono in tutto il mondo ma Ferrari Rex ha il merito di averla raccontata come nessuno ha mai ha fatto prima. Cosa ha convinto  gli americani a trasformarla in un kolossal? C’è qualcosa che ha fatto scattare la scintilla?

R: Io penso che il pregio della mia biografia di Ferrari sia la documentazione che sta a monte. Il libro è frutto di otto anni di ricerche e di cinque anni di scrittura. Ha 1100 pagine e più di 2.000 note a piè di pagina. Tutto è documentato. Ferrari era già leggendario in vita e la leggenda si è solo accresciuta dopo la sua scomparsa. Ma tutto va verificato perchè l'uomo è sempre più importante - e certamente più interessante - della leggenda che gli viene creata intorno. Era questo il mio intento: raccontare l'uomo oltre il mito, oltre la leggenda, certo come ero che la persona Ferrari ne avrebbe guadagnato. Il mito tende a banalizzare. E Ferrari era tutto fuorchè un uomo banale.

Enzo Ferrari
Enzo Ferrari & F40

D: Il bello è che c’è tanta Italia dietro. Oltre al personaggio protagonista e all’autore della biografia che ha ispirato la sceneggiatura, sono coinvolti Stefano Sollima, Lorenzo Mieli, Nicola Giuliano, Paolo Sorrentino, Giulio Marantonio e Lorenzo De Mai. Un vero dream team. È un caso o a Hollywood piace il modo in cui gli italiani raccontano le storie?

R: Quello che hai nominato è un vero e proprio dream-team! Solo il pensiero di essere associato e lavorare con persone come loro fa venire i brividi. Sono grandi professionisti, artisti incredibili per i quali non è necessaria presentazione. Registi e produttori che il mondo ci invidia e che, non a caso, hanno raggiunto da tempo fama mondiale con le loro opere. Persone dalle quali impari ogni volta che interagisci con loro. Dal mio punto di vista, questa operazione è anche un incredibile accrescimento personale e professionale.

D: Per quello che ha già visto, cosa l’ha sorpresa di più nel vedere il suo libro trasformato in una sceneggiatura per una produzione internazionale?

R: La prima cosa è stata la soddisfazione - stupore, meraviglia, incredulità - per la scelta che Lorenzo, Nicola, Paolo e Giulio hanno fatto dello sceneggiatore, cioè Steven Knight. Pensare che le pagine del tuo libro saranno trasformate in sceneggiatura dall'autore di una serie di incredibile successo e respiro internazionale come Peaky Blinders è francamente incredibile. Arrivi ad un punto nel quale ti chiedi se sia tutto vero! Dialogare con Steven su base regolare è poi un accrescimento professionale straordinario per uno che ha fatto della scrittura il proprio mestiere. Da lui impari tantissimo. Non a caso è tra i migliori al mondo. Persona speciale.

Franco Gozzi
SdM

D: Ci può anticipare qualcosa del cast? Si girerà in Italia e quando?

R: Non posso anticipare nulla del cast. Ma tenetevi forte perché sarà d'eccezione. Confermo invece con orgoglio la regia di Stefano Sollima - altro nome di quelli che ti fanno venire i brividi... E confermo anche quanto reso noto da Los Angeles ieri sera e cioè che la serie sarà girata tutta in Italia nei luoghi in cui si è svolta la vicenda vera - cioè le mie amate Modena e Maranello.

D: Ferrari è stata coinvolta nell’operazione? O cmq ci può dire se da Maranello ha ricevuto telefonate?

R: La Ferrari - per la quale ho avuto il piacere e l'onore di lavorare qualche anno fa - è informata. Così come è naturalmente informato l'ing. Piero Ferrari, il figlio del Drake. E devo dire che ieri sera, ancora prima che la notizia venisse ribattuta dalle testate italiane, ho ricevuto chiamate e messaggi da Maranello, che sono poi continuate ad arrivare fino a notte inoltrata. Sempre un piacere. La Ferrari è un'azienda unica al mondo, con persone straordinarie.

D: Questa serie potrebbe cambiare la percezione di Ferrari nel mondo e se si come?

R: Io francamente penso di sì, un po' come è successo con 'Ferrari Rex.' Il mio intento allora con il libro, e il nostro ora con la serie per Apple TV, è quello di parlare dell'uomo Ferrari lasciando da parte gli stereotipi. Quando parlo di uomo intendo il costruttore, il capitano d'azienda, il responsabile della squadra corse più famosa di sempre o, per dirla con le sue parole, "l'agitatore di uomini e di idee." Enzo Ferrari è diventato leggenda quando era ancora in vita. Ma era soprattutto un uomo, con tante qualità sulle quali spesso non ci si sofferma neppure perchè lo stereotipo lo vuole in una certa maniera. Ecco, il Ferrari che Steven Knight ha scritto e descritto e che Stefano Sollima porterà sul piccolo schermo sarà un uomo a tutto tondo.