La Volkswagen Golf 4 Variant R32 non è mai stata prodotta ufficialmente. Nei primi Anni 2000, infatti, l'era delle wagon potenti e veloci era soltanto all'inizio e il Gruppo tedesco era impegnato alla progettazione e alla costruzione delle ben più potenti RS4 e RS6 di prima generazione.

Un appassionato danese, però, ha ben pensato di colmare questa mancanza con una one-off senza precedenti. Prendendo come donatrice una R32 non più funzionante, ha trasportato tutto quello che poteva sulla sua vecchia Variant per un risultato finale senza precedenti.

Potente e stabile

L'obiettivo era quello di creare una station wagon senza compromessi, che fosse sì molto potente ma anche stabile e relativamente gestibile nel quotidiano, mantenendo tutto lo spazio interno e il bilanciamento dei pesi originali.

Per farlo si è affidato al motore VR6 dell'epoca, un 3.2 litri 6 cilindri a V stretta tipico delle auto VAG contemporanee alla Golf 4 e originariamente montato anche sulla stessa R32. L'appassionato si è però preso la libertà di compiere sul motore una modifica sostanziale e sostanziosa; aggiungere un'enorme turbina e tutte le altre parti meccaniche a corredo.

La scelta è ricaduta sulla Garrett G42-1450, tra le più grandi a catalogo del produttore americano, che ha comportato anche la necessità di effettuare alcuni piccoli upgrade meccanici al blocco motore. Per esempio sono stati montati dei nuovi alberi a gomiti rinforzati e delle bielle e dei pistoni forgiati. Lavorando poi il blocco, la cilindrata originale è stata aumentata fino a 3.3 litri, per genere un totale di 1.095 CV.

Per gestire tanta potenza, l'appassionato ha apportato alcune modifiche anche alla trasmissione originale della Golf R32 donatrice. All'anteriore e al posteriore sono stati montati dei differenziali Haldex a slittamento limitato presi in prestito da una RS4 del 2006, abbinati a un nuovo cambio manuale a 5 marce, con rapporti lunghi, di derivazione Golf 5. Infine l'assetto, un KW V3 tipicamente tedesco.